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  1. #1
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Che succede alle estati del Sud?

    Nel corso di quest'estate avevo intenzione di aprire un thread in cui mi cimentavo in proiezioni sul futuro dell'estate al Sud usando sempre come riferimento le temperature a 850 hPa che sono democratiche e valide per tutti.
    Non ho tempo ancora di farlo, ma la discussione di stamane nella stanza nazionale con Borea associata a tante altre domande da parte di appassionati sconcertati dall'andamento recentissimo (dal 2021) delle nostre estati mi ha portato a voler anticipare l'apertura del thread, a scopo didattico per il momento.

    Premetto che non mi sento nessuno per insegnare qualcosa ad altri, non sono climatologo nè meteorologo, ma nel corso degli ultimi anni, soprattutto dopo l'exploit dell'estate dal 2021, ho studiato a modo mio sempre più l'argomento per capire cosa stia succedendo all'estate del Meridione, e capire dove si stia andando. La conoscenza che ho della serie storica dei radiosondaggi, così come quella delle temperature di Brindisi, sono elementi che non hanno fatto altro che rinforzare le conclusioni di quanto leggevo.



    Andando al sodo, in questo come nei prossimi interventi spiegherò quali, in parte a mio parere dopo anni di analisi dei dati ed in parte secondo la comunità scientifica, sono le modificazioni in atto e che purtroppo, mi duole dirlo, sono irreversibili. Sul concetto di irreversibilità e cosa intenda, ad ogni modo, ci tornerò in un altro post.
    Sintetizzando, ciò che sta cambiando il clima in estate sono fondamentalmente 3 fattori:

    1. il feedback di lapse rate positivo
    2. l'aumento dei geopotenziali
    3. il cambiamento nelle dinamiche circolatorie

    Ho deciso di numerarle in quello che ritengo essere l'ordine di importanza, ma la verità è che sono tutti strettamente interconnessi: non esiste un cambiamento circolatorio senza l'aumento dei gpt, ad esempio, perchè semplicemente è proprio l'aumento dei gpt che già di fatto modifica la circolazione. Vale anche l'opposto: i cambiamenti circolatori vanno nella direzione di far aumentare i gpt.



    Prima di passare ad analizzare il primo punto, voglio dire che questo thread non è monolaterale come altre volte: non sarò solo il "professore", colui che viene ad esporvi le sue scoperte o la sua conoscenza così da condividerla, sarò anche interlocutore. Il mio intento è generare un confronto tra più appassionati, a partire dai dati che ho esposto, così da valutare insieme cosa stia appunto accadendo. Voglio insistere su quest'aspetto: non voglio imporre la mia opinione, ma anzi vorrei vedere cosa possa nascerne da un "dibattito".

  2. #2
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Che succede alle estati del Sud?

    Capitolo 1


    FEEDBACK DI LAPSE RATE, o "Antò, fa (sempre più) caldo!"



    Tra tutti i tre fattori che ho sopra elencato, quello più importante di tutti, il primum inter pares, è il meccanismo che va sotto il nome di "feedback di lapse rate (positivo)". Questo feedback è sostanzialmente la causa prima delle nostre estati sempre più roventi, perchè è sua colpa se fa così tanto caldo. Se non ci fosse, pur avendo gli altri 2 fattori, il caldo non sarebbe così esasperato.




    Il lapse rate è in meteorologia il gradiente termico verticale, con cui si esprime come la temperatura scende salendo di quota. Ogni clima ha il suo gradiente verticale, in generale quando l'atmosfera è ricca di umidità tende a quello adiabatico saturo (0,5° ogni 100 m), quando ne è povera tende verso quello adiabatico secco (fino a 1° ogni 100 m).

    Ora, in estate il clima del mediterraneo è particolarmente secco, tanto che il tratto distintivo del nostro clima è proprio l'avere il minimo precipitativo nella stagione estiva, in contrasto a molti altri climi temperati. Già di suo, quindi, il nostro gradiente verticale tende all'adiabatico secco in estate, il che implica che se ad esempio a 850 hPa c'è una +15, faccio per dire, al suolo, 1500 m sotto, la temperatura sia più alta, perchè ogni 100 m la temperatura non aumenta di +0,5° o +0,6° ma aumenta di +0,7/+0,8° magari.

    La CO2 sta determinando uno squilibrio radiativo, dunque viene trattenuta più energia termica nell'atmosfera di quanto ne viene irradiata nello spazio. Questa energia ha effetti differenti a seconda che la colonna sia secca o umida: nel primo caso (colonna secca), determina un'accentuazione del gradiente verticale verso quello adiabatico secco rispetto al passato (caso 4), nel secondo caso (colonna umida), determina viceversa un'accentuazione del gradiente verticale verso quello adiabatico umido (caso 3):

    image4x04.png


    In estate il nostro clima è secco, dunque noi rientriamo nel caso 4, "positive lapse rate feedback". Come si nota, rispetto al profilo atmosferico imperturbato (caso 1) da noi (nel Mediterraneo) risulta un maggiore riscaldamento nella fascia atmosferica vicina al suolo. Questo tratto lo dimostrano anche i dati: a 500 hPa, ad esempio, le ondate di caldo più intense non vanno comunque oltre i +5° dalla media, mentre a 850 hPa possiamo registrare anomalie anche di +8°. Se si consulta il mio resoconto sull'ondata di Luglio 2023 o di Giugno 2021 questo quadro emerge chiaramente.

    Questa caratteristica accomuna tutti i climi con estate secca, peggio del Mediterraneo stanno messe infatti solo le aree desertiche del Sahara occidentale e del Medio Oriente dove il clima è ancora più secco.

    Ciò che accade dunque è questo: finchè la nostra circolazione resta "extratropicale", nel senso che il getto è ancora sufficientemente basso da portarci perturbazioni, noi del Sud Italia (in generale il Mediterraneo) rientriamo ancora in quella fascia atmosferica con bassi gpt e colonna atmosferica più umida, e dunque non risentiamo del feedback di lapse rate positivo, anzi, c'è forse un feedback di lapse rate negativo che ha l'effetto opposto di rendere il riscaldamento in alta troposfera più intenso che nei bassi strati (guarda caso il tipico atteggiamento dei mesi invernali sul Mediterraneo, prendi gli anticicloni di Natale che vedono isoterme a 500 hPa sulla -15° che sono a +8° dalla media, cosa che in estate non esisterebbe mai e poi mai, già è tanto se arrivi a +3/+4° dalla media).
    Il problema sorge dunque quando su di noi si impone la "circolazione tropicale", espressione fortemente impropria ma che ho usato per intendere che entriamo di tutto diritto sotto la fascia anticiclonica subtropicale, evento che di solito negli ultimi anni avviene attorno al solstizio. Ecco, da quando entriamo in questo tipo di circolazione risentiamo a tutta potenza del feedback di lapse rate positivo, e il riscaldamento raggiunge livelli assolutamente imparagonabili rispetto al passato, cosa che invece ogni tanto possiamo ancora aspirare ad avere finchè vige la "circolazione extratropicale", vedi ad esempio Maggio nel 2019, inizio Giugno stesso nel 2021 o nel 2020. Provare invece a citare un Agosto freddo quanto uno di quelli degli anni 60 e 70, o anche solo un Luglio: non ne esiste manco uno dal 2005/2006.



    Il feedback di lapse rate determina dunque un accumulo di calore nei bassi strati atmosferici tra Mediterraneo e Sahara, e i suoi effetti si ripercuotono sull'estensione (areale) delle isoterme roventi che negli ultimi 50-70 anni è nettamente aumentato.


    Isoterme medie a 850 hPa in estate (JJA) sul comparto euro-africano tra 1950 e 1990:

    1950-1990 T850 hPa.png

    Isoterme medie a 850 hPa in estate (JJA) sul comparto euro-africano tra 2015 e 2023:

    2015-2023 T850 hPa.png

    Isoterme medie a 850 hPa in estate (JJA) sul Mediterraneo Occidentale e Algeria tra 1950 e 1990:

    1950-1990 T850 hPa Med.png

    Isoterme medie a 850 hPa in estate (JJA) sul Mediterraneo Occidentale e Algeria tra 2015 e 2023:

    2015-2023 T850 hPa Med.png


    Tra 1950-1990 e 2015-2023 le isoterme a 850 hPa sono aumentate di oltre +2/+3° sul Mediterraneo e Algeria, decisamente meno invece sulla Libia; faccio notare l'Arabia in cui si intravede il forte aumento delle temperature che è altrettanto acuto attorno al golfo Persico, non ripreso.

    Delta T850 hPa 1950-1990 vs 2015-2023.png


    Ci si potrebbe chiedere a questo punto: come mai il riscaldamento risparmia l'Africa subsahariana? La risposta è che nei mesi estivi lì sono attivi i monsoni, il famoso ITCZ che si piazza grosso modo su quelle latitudini e apportando umidità impedisce il feedback di lapse rate positivo.
    E sulla Libia e l'Algeria meridionale? Perchè l'aumento termico non è stato eguale a quello dell'Algeria centro-settentrionale o del Medio Oriente? La domanda, in realtà, dovrebbe essere fatta al contrario: perchè l'aumento termico è stato maggiore nel Mediterraneo? La risposta necessita dell'introduzione degli altri due fattori, l'aumento dei gpt e la modifica circolatoria, che saranno però analizzati nei prossimi post.




    output_RSoRLI.gifgifmaker_me.gif
    Ultima modifica di burian br; 21/06/2024 alle 00:15

  3. #3
    Brezza tesa L'avatar di CheccoLau
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    Predefinito Re: Che succede alle estati del Sud?

    Molto interessante, non vedo l'ora di leggere il seguito...noto con desolazione da quello che scrivi che l'aumento di temperatura sfavorisce le aree meridionali e occidentali del mediterrano...triste vedere i cambiamenti nelle carte che hai postato di tutta la fascia costiera della Francia meridionale, dove stando ai colori, si è avuto il gap più grande rispetto al passato

  4. #4
    Vento forte L'avatar di Andrea92
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    Predefinito Re: Che succede alle estati del Sud?

    Come al solito complimenti Gian, rimaniamo in attesa dei prossimi capitoli

    Alla tua ottima analisi integro qualche ricerca effettuata estrapolando i dati del radiosondaggio di Trapani e relativi al trimestre estivo e alle più forti ondate di calore divise per decenni:

    2.jpg 3.jpg

    Il primo grafico è relativo alla media trimestrale delle estati a partire dal 1976. Si nota come fino al 2011 non si è mai avuta una media di +20°C (avvicinata solamente dal 2003 e in misura minore dal 1982) mentre negli ultimi 12 anni 3 estati (2012, 2021 e 2022) ci sono riuscite. Se dividiamo per decenni, dal 1980 al 1989 risultano 7 estati sopramedia e 3 sottomedia, dal 1990 al 1999 5 sopramedia e 5 sottomedia, dal 2000 al 2009 4 sopramedia e 6 sottomedia, dal 2010 al 2019 3 sopramedia e 7 sottomedia e dal 2020 al 2029 al momento 3 sopramedia e 1 sottomedia. Il bilancio parla di 22 estati sopramedia e 22 sottomedia fino al 2023 ma con una differenza che risulta determinante nonostante il pareggio. Infatti, calcolando la media dello scarto dalla media (scusate il giro di parole) delle estati sottomedia abbiamo un -0.6°C globale mentre calcolando la media dello scarto dalla media delle estati sopramedia abbiamo un +1.0°C netto, che ci indica come nonostante il bilancio in pareggio, le anomalie positive prevalgono su quelle negative. Ad esempio l'estate più fredda (tolta quella del 1976) è quella del 1992 con un -1.8°C rispetto alla 81-10 mentre l'estate più calda, quella del 2021, ha uno scarto di +2.6°C sempre sulla 81-10.

    Il secondo grafico invece è relativo sempre alle medie trimestrali estive ma divise per decenni. Si nota un lievissimo calo (roba di un decimo) negli anni '90 a cui è seguito uno scalino verso l'altro nei primi anni '10 del nuovo millennio a cui è seguito un nuovo lievissimo calo nei successivi 10. Con l'inizio degli anni '20 scalino nuovamente su in maniera netta, anche se abbiamo all'attivo solamente 4 estati (5 con quella in corso).



    Altri dati da aggiungere riguardano le ondate di calore e la loro durata. Sempre dividendo per decenni, ecco il quadro delle più forti e durature ondate di calore prendendo come riferimento 7 giorni consecutivi di temperature ≥ +20°C a 850 hPa:

    1.jpg


    • decennio 1980-1989 = 4 ondate (9.3 gg over 20, 4.5 gg over 25, 0 gg over 28)
    • decennio 1990-1999 = 4 ondate (8.8 gg over 20, 2.5 gg over 25, 0 gg over 28)
    • decennio 2000-2009 = 9 ondate (9.6 gg over 20, 1.9 gg over 25, 0 gg over 28)
    • decennio 2010-2019 = 6 ondate (8.5 gg over 20, 1.5 gg over 25, 0 gg over 28)
    • decennio 2020-2029 = 6 ondate (13.5 gg over 20, 4.3 gg over 25, 0.7 gg over 28)


    Aggiungiamo anche il numero di volte in cui è comparsa una +28 a 850 hPa:


    • decennio 1980-1989 = 11 volte
    • decennio 1990-1999 = 10 volte
    • decennio 2000-2009 = 9 volte
    • decennio 2010-2019 = 1 volta
    • decennio 2020-2029 = 12 volte


    Dall'analisi di questi numeri, si nota un lieve calo della durata delle ondate di calore negli anni '90 rispetto agli anni '80 che ha avuto numeri importanti considerando l'epoca climatica, alcune delle più potenti ondate di calore sono avvenute proprio in questo periodo (giugno 1982, luglio 1983, luglio 1988). Nel primo decennio del XXI secolo abbiamo un nuovo aumento della durata ma solo riferito alla +20 mentre la +25 continua a diminuire, raddoppia il numero delle ondate passando da 4 a 9 (tra le più famose sicuramente quelle del 2003 e 2007). Nel successivo decennio nuovo calo sia della durata che del numero degli eventi per avendo avuto episodi importanti (2012, 2015, 2017, 2019). Il decennio tutt'ora in corso segna molto probabilmente lo spartiacque con i precedenti visto che in quattro estati abbiamo avuto già ben 6 ondate di calore. Tra queste sono da ricordare quelle di giugno e agosto 2021, giugno 2022, agosto 2022 e la regina fino ad ora, ossia luglio 2023. Regina perchè è stata la più lunga ondata di calore da quando si hanno a disposizione i radiosondaggi, avendo raggiunto ben 20 giorni consecutivi di temperature over +20, 10 giorni over +25 e 2 giorni over +28. Ma è proprio dall'estate 2021 che si è avuto uno scalino verso l'alto, se sarà solo una fase transitoria o duratura solo il tempo e i dati in nostro possesso potranno dirlo. Di certo, la potenza e la durata delle ondate è aumentata rispetto a 30-40 anni fa.
    Ultima modifica di Andrea92; 22/06/2024 alle 16:11


    Davis Vantage Pro 2 - Installazione urbana su tetto

    ESTREMI ASSOLUTI (dal 2010):


    Massima più alta: 46.1°C il 25-07-2023
    Minima più alta: 30.4°C il 25-07-2023
    Massima più bassa: 6.3°C il 07-01-2017
    Minima più bassa: 1.3°C il 07-01-2017
    Heat Index più alto: 49.5°C il 24-07-2023
    Windchill più basso: -5.3°C ​il 07-01-2017
    Dew Point più alto: 27.8°C il 22-07-2023
    Dew Point più basso: -8.8°C il 25-04-2013
    Accumulo maggiore in 24h: 91.2 mm il 13-10-2021
    Rain rate più alto: 218.4 mm/hr il 20-08-2018
    Livello pressione più alto: 1036.8 hPa il 17-03-2010
    Livello pressione più basso: 984.6 hPa il 23-03-2016
    Raffica di vento più forte: 119 km/h il 06-03-2013

  5. #5
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Che succede alle estati del Sud?

    @Andrea92 leggerò il tutto più nel dettaglio più tardi, ma complimenti per il lavoro!

  6. #6
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    Predefinito Re: Che succede alle estati del Sud?

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Capitolo 1


    FEEDBACK DI LAPSE RATE, o "Antò, fa (sempre più) caldo!"



    Tra tutti i tre fattori che ho sopra elencato, quello più importante di tutti, il primum inter pares, è il meccanismo che va sotto il nome di "feedback di lapse rate (positivo)". Questo feedback è sostanzialmente la causa prima delle nostre estati sempre più roventi, perchè è sua colpa se fa così tanto caldo. Se non ci fosse, pur avendo gli altri 2 fattori, il caldo non sarebbe così esasperato.




    Il lapse rate è in meteorologia il gradiente termico verticale, con cui si esprime come la temperatura scende salendo di quota. Ogni clima ha il suo gradiente verticale, in generale quando l'atmosfera è ricca di umidità tende a quello adiabatico saturo (0,5° ogni 100 m), quando ne è povera tende verso quello adiabatico secco (fino a 1° ogni 100 m).

    Ora, in estate il clima del mediterraneo è particolarmente secco, tanto che il tratto distintivo del nostro clima è proprio l'avere il minimo precipitativo nella stagione estiva, in contrasto a molti altri climi temperati. Già di suo, quindi, il nostro gradiente verticale tende all'adiabatico secco in estate, il che implica che se ad esempio a 850 hPa c'è una +15, faccio per dire, al suolo, 1500 m sotto, la temperatura sia più alta, perchè ogni 100 m la temperatura non aumenta di +0,5° o +0,6° ma aumenta di +0,7/+0,8° magari.

    La CO2 sta determinando uno squilibrio radiativo, dunque viene trattenuta più energia termica nell'atmosfera di quanto ne viene irradiata nello spazio. Questa energia ha effetti differenti a seconda che la colonna sia secca o umida: nel primo caso (colonna secca), determina un'accentuazione del gradiente verticale verso quello adiabatico secco rispetto al passato (caso 4), nel secondo caso (colonna umida), determina viceversa un'accentuazione del gradiente verticale verso quello adiabatico umido (caso 3):

    image4x04.png

    Immagine

    In estate il nostro clima è secco, dunque noi rientriamo nel caso 4, "positive lapse rate feedback". Come si nota, rispetto al profilo atmosferico imperturbato (caso 1) da noi (nel Mediterraneo) risulta un maggiore riscaldamento nella fascia atmosferica vicina al suolo. Questo tratto lo dimostrano anche i dati: a 500 hPa, ad esempio, le ondate di caldo più intense non vanno comunque oltre i +5° dalla media, mentre a 850 hPa possiamo registrare anomalie anche di +8°. Se si consulta il mio resoconto sull'ondata di Luglio 2023 o di Giugno 2021 questo quadro emerge chiaramente.

    Questa caratteristica accomuna tutti i climi con estate secca, peggio del Mediterraneo stanno messe infatti solo le aree desertiche del Sahara occidentale e del Medio Oriente dove il clima è ancora più secco.

    Ciò che accade dunque è questo: finchè la nostra circolazione resta "extratropicale", nel senso che il getto è ancora sufficientemente basso da portarci perturbazioni, noi del Sud Italia (in generale il Mediterraneo) rientriamo ancora in quella fascia atmosferica con bassi gpt e colonna atmosferica più umida, e dunque non risentiamo del feedback di lapse rate positivo, anzi, c'è forse un feedback di lapse rate negativo che ha l'effetto opposto di rendere il riscaldamento in alta troposfera più intenso che nei bassi strati (guarda caso il tipico atteggiamento dei mesi invernali sul Mediterraneo, prendi gli anticicloni di Natale che vedono isoterme a 500 hPa sulla -15° che sono a +8° dalla media, cosa che in estate non esisterebbe mai e poi mai, già è tanto se arrivi a +3/+4° dalla media).
    Il problema sorge dunque quando su di noi si impone la "circolazione tropicale", espressione fortemente impropria ma che ho usato per intendere che entriamo di tutto diritto sotto la fascia anticiclonica subtropicale, evento che di solito negli ultimi anni avviene attorno al solstizio. Ecco, da quando entriamo in questo tipo di circolazione risentiamo a tutta potenza del feedback di lapse rate positivo, e il riscaldamento raggiunge livelli assolutamente imparagonabili rispetto al passato, cosa che invece ogni tanto possiamo ancora aspirare ad avere finchè vige la "circolazione extratropicale", vedi ad esempio Maggio nel 2019, inizio Giugno stesso nel 2021 o nel 2020. Provare invece a citare un Agosto freddo quanto uno di quelli degli anni 60 e 70, o anche solo un Luglio: non ne esiste manco uno dal 2005/2006.



    Il feedback di lapse rate determina dunque un accumulo di calore nei bassi strati atmosferici tra Mediterraneo e Sahara, e i suoi effetti si ripercuotono sull'estensione (areale) delle isoterme roventi che negli ultimi 50-70 anni è nettamente aumentato.


    Isoterme medie a 850 hPa in estate (JJA) sul comparto euro-africano tra 1950 e 1990:

    1950-1990 T850 hPa.png

    Isoterme medie a 850 hPa in estate (JJA) sul comparto euro-africano tra 2015 e 2023:

    2015-2023 T850 hPa.png

    Isoterme medie a 850 hPa in estate (JJA) sul Mediterraneo Occidentale e Algeria tra 1950 e 1990:

    1950-1990 T850 hPa Med.png

    Isoterme medie a 850 hPa in estate (JJA) sul Mediterraneo Occidentale e Algeria tra 2015 e 2023:

    2015-2023 T850 hPa Med.png


    Tra 1950-1990 e 2015-2023 le isoterme a 850 hPa sono aumentate di oltre +2/+3° sul Mediterraneo e Algeria, decisamente meno invece sulla Libia; faccio notare l'Arabia in cui si intravede il forte aumento delle temperature che è altrettanto acuto attorno al golfo Persico, non ripreso.

    Delta T850 hPa 1950-1990 vs 2015-2023.png


    Ci si potrebbe chiedere a questo punto: come mai il riscaldamento risparmia l'Africa subsahariana? La risposta è che nei mesi estivi lì sono attivi i monsoni, il famoso ITCZ che si piazza grosso modo su quelle latitudini e apportando umidità impedisce il feedback di lapse rate positivo.
    E sulla Libia e l'Algeria meridionale? Perchè l'aumento termico non è stato eguale a quello dell'Algeria centro-settentrionale o del Medio Oriente? La domanda, in realtà, dovrebbe essere fatta al contrario: perchè l'aumento termico è stato maggiore nel Mediterraneo? La risposta necessita dell'introduzione degli altri due fattori, l'aumento dei gpt e la modifica circolatoria, che saranno però analizzati nei prossimi post.




    output_RSoRLI.gifgifmaker_me.gif
    In relazione alla carta che hai postato sull'aumento delle isoterme a 850 hPa negli ultimi 30 anni, quest'ultima combacia esattamente con il cambio circolatorio che si è avuto sul Mediterraneo, penso ne parlerai nei prossimi capitoli ma il "succo" è tutto qui

    https://www.cpc.ncep.noaa.gov/data/teledoc/ea.timeseries.png

    PS: pauroso vedere come questo indice che ormai è obsoleto proprio per il cambio di circolazione che si è avuto, non riesce a scendere sotto il valore di +2 da quasi 12 mesi.... quindi la circolazione che vede una anomalia negativa di pressione a ridosso delle coste Atlantiche Europee e una forte anomalia di pressione positiva su Mediterrraneo e europa sudorientale è assimilabile al principale cambio circolatorio che si è avuto sul nostro territorio... certo bastava vedere i fatti con le 18 avvezioni da sud/sudovest sul meridione dal 1° gennaio...

  7. #7
    Uragano L'avatar di Alessandro(Foiano)
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    Predefinito Re: Che succede alle estati del Sud?

    citazione
    "Ciò che accade dunque è questo: finchè la nostra circolazione resta "extratropicale", nel senso che il getto è ancora sufficientemente basso da portarci perturbazioni, noi del Sud Italia (in generale il Mediterraneo) rientriamo ancora in quella fascia atmosferica con bassi gpt e colonna atmosferica più umida, e dunque non risentiamo del feedback di lapse rate positivo,....."


    Quale getto? Se parli di un getto che si alza in estate deduco che ti riferisci al getto polare.
    Invece a parere mio dovresti prendere in considerazione il getto subtropicale che scorre alla latitudini di Canarie e Nord Africa meno presente nelle ultime estati:





    direi che la differenza è notevole visto ad occhio.

    Come vedi il getto polare è sempre lì alla solita latitudine, quello che cambia è più in basso alle latitudini di Canarie e Africa nord occidentale

  8. #8
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: Che succede alle estati del Sud?

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro(Foiano) Visualizza Messaggio
    citazione
    "Ciò che accade dunque è questo: finchè la nostra circolazione resta "extratropicale", nel senso che il getto è ancora sufficientemente basso da portarci perturbazioni, noi del Sud Italia (in generale il Mediterraneo) rientriamo ancora in quella fascia atmosferica con bassi gpt e colonna atmosferica più umida, e dunque non risentiamo del feedback di lapse rate positivo,....."


    Quale getto? Se parli di un getto che si alza in estate deduco che ti riferisci al getto polare.
    Invece a parere mio dovresti prendere in considerazione il getto subtropicale che scorre alla latitudini di Canarie e Nord Africa meno presente nelle ultime estati:

    Immagine


    Immagine


    direi che la differenza è notevole visto ad occhio.

    Come vedi il getto polare è sempre lì alla solita latitudine, quello che cambia è più in basso alle latitudini di Canarie e Africa nord occidentale
    Sì, nei prossimi capitoli esaminerò le modifiche circolatorie, quindi i due getti saranno presi in considerazione.


    Bisogna dire che spesso getto polare e getto subtropicale sul Mediterraneo occidentale si sovrappongono, non c'è una netta demarcazione tra i due delle volte, comunque in quella parte specifica che hai citato mi riferivo al getto polare.
    Nello specifico, volevo sottolineare come quel meccanismo del feedback di lapse rate positivo diviene preponderante al passaggio stagionale che grosso modo si consuma attorno al 21 Giugno, quando cioè il getto (sia polare sia subtropicale) si alza irreversibilmente di latitudine.

    Infatti dalle reanalisi si nota come a Giugno il getto (polare/subtropicale) sia più basso che nel bimestre successivo:

    Jet streams June.pngJet streams JA.png

    Questo coincide con il sollevamento dell'ITCZ e dunque della cella di Hadley, che raggiunge la sua massima posizione a nord appunto nel bimestre Luglio-Agosto e non ancora a Giugno.

    Ad ogni modo, nel momento in cui sul Mediterraneo l'influenza del getto polare diviene secondaria ecco che sul Sud Italia a prevalere sono quei meccanismi di feedback di lapse rate positivo visto che il clima si fa secco e si entra a pieno titolo sotto la cappa anticiclonica subtropicale.

  9. #9
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    Predefinito Re: Che succede alle estati del Sud?

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Sì, nei prossimi capitoli esaminerò le modifiche circolatorie, quindi i due getti saranno presi in considerazione.


    Bisogna dire che spesso getto polare e getto subtropicale sul Mediterraneo occidentale si sovrappongono, non c'è una netta demarcazione tra i due delle volte, comunque in quella parte specifica che hai citato mi riferivo al getto polare.
    Nello specifico, volevo sottolineare come quel meccanismo del feedback di lapse rate positivo diviene preponderante al passaggio stagionale che grosso modo si consuma attorno al 21 Giugno, quando cioè il getto (sia polare sia subtropicale) si alza irreversibilmente di latitudine.

    Infatti dalle reanalisi si nota come a Giugno il getto (polare/subtropicale) sia più basso che nel bimestre successivo:

    Jet streams June.pngJet streams JA.png

    Questo coincide con il sollevamento dell'ITCZ e dunque della cella di Hadley, che raggiunge la sua massima posizione a nord appunto nel bimestre Luglio-Agosto e non ancora a Giugno.

    Ad ogni modo, nel momento in cui sul Mediterraneo l'influenza del getto polare diviene secondaria ecco che sul Sud Italia a prevalere sono quei meccanismi di feedback di lapse rate positivo visto che il clima si fa secco e si entra a pieno titolo sotto la cappa anticiclonica subtropicale.
    direi che il getto polare a Giugno non è più basso come scrivi rispetto a Luglio e Agosto e si vede bene come rimanga alla stessa latitudine!




  10. #10
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    Predefinito Re: Che succede alle estati del Sud?

    La differenza la vedi bene confrontando col passato le latitudini subtropicali e non le medie latitudini interessate dal polare





    Getto polare più intenso nelle ultime estati a sfavore di una debolezza del getto subtropicale.

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