
Originariamente Scritto da
Gigiometeo
Dipende. Nelle nubi stratificate il livello di riferimento è quello di 700 hPa, mentre le nubi convettive (a sviluppo verticale) rappresentano un capitolo a parte. Il riferimento a 700 hPa nelle nubi stratificate o comunque quelle legate ai fronti ben organizzati, è dovuto al fatto che le nubi per poter precipitare devono avere al loro interno la fase liquida e solida dell'acqua contemporaneamente (nubi fredde), altrimenti non parte il processo di Bergeron-Wegener-Findeisen. Al limite nelle nubi "calde" (solo acqua liquida) si può contare sul processo della coalescenza, ma è roba più che altro per le latitudini tropicali, anche se in piccola parte ricoprono un ruolo alle latitudini temperate nella stagione calda.
Intorno ai 700 hPa siamo ai livelli nei quali più spesso troviamo la zona mista delle nubi (acqua, acqua sopraffusa e ghiaccio), per cui quel livello troposferico è indicativo, anche se sarebbe meglio considerare uno spessore (thickness 500-850 hPa o se vogliamo 600-800 hPa; più alto in estate più basso in inverno).
Le nubi convettive raramente obbediscono alla disposizione dei venti su determinato piano isobarico, poichè lo storm motion (che è una cosa diversa dal cell motion) è il risultato di diverse componenti alla mesoscala nate dall'interazione tra correnti ascensionali (updraft) ed inflow e quelle discendenti (donwdraft) ed outflow, con il cool pool legato alla fase della precipitazione al suolo che riveste un ruolo preponderante. Solo le singole celle (e non il sistema temporalesco qualora sia mulricellulare) obbediscono grosso modo al mid level wind intorno ai 600 hPa in aria calda (tropopausa più alta) ed intorno ai 700 hPa in aria fredda (tropopausa più bassa). Tutto questo al netto delle forzanti orografiche che nelle nostre zone possono tranquillamente determinare evoluzioni diverse, particolarmente in bassa troposfera.
Il fatto che a volte i sistemi precipitanti possano seguire determinati contorni delle isoipse o isoterme a 500 hPa può essere favorito, in estate o in avvezione calda nei bassi strati, dalla presenza di aria più fredda a quelle quote che incrementa il gradiente termico verticale, aiutando l'innesco delle nubi cumuliformi. Ma non è comunque una regola.


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