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  1. #1
    Tempesta L'avatar di paolino79
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    Predefinito Re: Romagna dal 21 al 27 gennaio 2019

    Citazione Originariamente Scritto da Peval85 Visualizza Messaggio
    Ciao a tutti, sono Paolo e scrivo da Santarcangelo
    Questa mattina salendo verso novafeltria nuova neve al suolo da ponte verucchio ( 115 mslm), 4-5 cm a pietracuta, 7-8 a secchiano e 10 abbondanti a novafeltria. Negli anni ho notato che in molte nevicate tra la valmarecchia e la valconca ci sono anche diverse centinaia di metridi differenza della quota neve. Sapete dirmi a cosa a cosa è dovuto, visto che npn sono molto esperto?
    L'ho notato spesso anche io , e ho elaborato una mia teoria.
    Nei peggioramenti tipo quello di ieri, la Valconca è più esposta al richiamo mite da sud est che erode le temperature dai 900/1000 mt in giù, mentre la dorsale San Marino, Monte San Paolo e Carpegna fanno da sbarramento a questa risalita mite nei bassi strati.
    Al contrario, quando iniziano le precipitazioni e si attiva il CAD (correnti più fredde che risistemano la colonna d'aria) dall' Appennino Tosco Romagnolo verso sud est, sempre la suddetta dorsale San Marino San Paolo Carpegna tende a bloccare queste correnti da nord ovest, con una notevole differenza dello zero termico da un versante all' altro del Carpegna.
    Tantissime volte è capitato di avere neve a 300 mt nel fondovalle Marecchiese, mentre nel versante opposto lato Valconca fatica ad accumulare a 800 mt.
    Ti allego sotto una carta plottata da un lam lo scorso inverno , con l'altezza dello zero termico. Si nota chiaramente lo sbarramento della Carpegna alle correnti da nw con anche un piccolo effetto favonico nel versante sottovento.


  2. #2
    Uragano L'avatar di vigna
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    Predefinito Re: Romagna dal 21 al 27 gennaio 2019

    Citazione Originariamente Scritto da paolino79 Visualizza Messaggio
    L'ho notato spesso anche io , e ho elaborato una mia teoria.
    Nei peggioramenti tipo quello di ieri, la Valconca è più esposta al richiamo mite da sud est che erode le temperature dai 900/1000 mt in giù, mentre la dorsale San Marino, Monte San Paolo e Carpegna fanno da sbarramento a questa risalita mite nei bassi strati.
    Al contrario, quando iniziano le precipitazioni e si attiva il CAD (correnti più fredde che risistemano la colonna d'aria) dall' Appennino Tosco Romagnolo verso sud est, sempre la suddetta dorsale San Marino San Paolo Carpegna tende a bloccare queste correnti da nord ovest, con una notevole differenza dello zero termico da un versante all' altro del Carpegna.
    Tantissime volte è capitato di avere neve a 300 mt nel fondovalle Marecchiese, mentre nel versante opposto lato Valconca fatica ad accumulare a 800 mt.
    Ti allego sotto una carta plottata da un lam lo scorso inverno , con l'altezza dello zero termico. Si nota chiaramente lo sbarramento della Carpegna alle correnti da nw con anche un piccolo effetto favonico nel versante sottovento.

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    Paolino in pompissima
    28/01/2025: ore 12.14, +19,9 di scirocco.
    Il GW è una cagata pazzesca!!!!!!
    Dama ritorna presto. Ti aspetto.

  3. #3
    Brezza tesa L'avatar di meteoPaolo
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    Predefinito Re: Romagna dal 21 al 27 gennaio 2019

    Per la cronaca...
    caduti 7/8 cm stanotte con temperatura attorno allo 0°.
    Neve pesante e bagnata...una fatica a spalarla!
    Attualmente -0,5 e stazione entro le nubi.
    Stazione Meteo Cà Micci (RN) - Monte S.Paolo 590 m slm https://meteocamicci.altervista.org/wp-content/index.html

  4. #4
    Vento forte L'avatar di stefano64
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    Predefinito Re: Romagna dal 21 al 27 gennaio 2019

    Citazione Originariamente Scritto da paolino79 Visualizza Messaggio
    L'ho notato spesso anche io , e ho elaborato una mia teoria.
    Nei peggioramenti tipo quello di ieri, la Valconca è più esposta al richiamo mite da sud est che erode le temperature dai 900/1000 mt in giù, mentre la dorsale San Marino, Monte San Paolo e Carpegna fanno da sbarramento a questa risalita mite nei bassi strati.
    Al contrario, quando iniziano le precipitazioni e si attiva il CAD (correnti più fredde che risistemano la colonna d'aria) dall' Appennino Tosco Romagnolo verso sud est, sempre la suddetta dorsale San Marino San Paolo Carpegna tende a bloccare queste correnti da nord ovest, con una notevole differenza dello zero termico da un versante all' altro del Carpegna.
    Tantissime volte è capitato di avere neve a 300 mt nel fondovalle Marecchiese, mentre nel versante opposto lato Valconca fatica ad accumulare a 800 mt.
    Ti allego sotto una carta plottata da un lam lo scorso inverno , con l'altezza dello zero termico. Si nota chiaramente lo sbarramento della Carpegna alle correnti da nw con anche un piccolo effetto favonico nel versante sottovento.

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    Applausi! Grande spiegazione

  5. #5
    Uragano L'avatar di vigna
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    Predefinito Re: Romagna dal 21 al 27 gennaio 2019

    In attesa del Para.. Icon per lunedì può essere lavorabile
    28/01/2025: ore 12.14, +19,9 di scirocco.
    Il GW è una cagata pazzesca!!!!!!
    Dama ritorna presto. Ti aspetto.

  6. #6
    Brezza tesa L'avatar di meteoPaolo
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    Predefinito Re: Romagna dal 21 al 27 gennaio 2019

    Citazione Originariamente Scritto da paolino79 Visualizza Messaggio
    L'ho notato spesso anche io , e ho elaborato una mia teoria.
    Nei peggioramenti tipo quello di ieri, la Valconca è più esposta al richiamo mite da sud est che erode le temperature dai 900/1000 mt in giù, mentre la dorsale San Marino, Monte San Paolo e Carpegna fanno da sbarramento a questa risalita mite nei bassi strati.
    Al contrario, quando iniziano le precipitazioni e si attiva il CAD (correnti più fredde che risistemano la colonna d'aria) dall' Appennino Tosco Romagnolo verso sud est, sempre la suddetta dorsale San Marino San Paolo Carpegna tende a bloccare queste correnti da nord ovest, con una notevole differenza dello zero termico da un versante all' altro del Carpegna.
    Tantissime volte è capitato di avere neve a 300 mt nel fondovalle Marecchiese, mentre nel versante opposto lato Valconca fatica ad accumulare a 800 mt.
    Ti allego sotto una carta plottata da un lam lo scorso inverno , con l'altezza dello zero termico. Si nota chiaramente lo sbarramento della Carpegna alle correnti da nw con anche un piccolo effetto favonico nel versante sottovento.

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    Giustissima osservazione!

    La "dorsale" Titano-Monte San Paolo fa da sbarramento vero e proprio.
    Anche in caso di nebbia fitta che si trova sul versante "Marecchiese" la dorsale fa da sbarramento e solo in casi veramente particolari risale per scollinare sul versante della Valconca.
    Stazione Meteo Cà Micci (RN) - Monte S.Paolo 590 m slm https://meteocamicci.altervista.org/wp-content/index.html

  7. #7
    Uragano L'avatar di vigna
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    Predefinito Re: Romagna dal 21 al 27 gennaio 2019

    Citazione Originariamente Scritto da meteoPaolo Visualizza Messaggio
    Giustissima osservazione!

    La "dorsale" Titano-Monte San Paolo fa da sbarramento vero e proprio.
    Anche in caso di nebbia fitta che si trova sul versante "Marecchiese" la dorsale fa da sbarramento e solo in casi veramente particolari risale per scollinare sul versante della Valconca.
    altro crocevia climatico più a monte (più a larga scala) è anche questo... il passo di Serra San Marco..

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    28/01/2025: ore 12.14, +19,9 di scirocco.
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  8. #8
    Burrasca forte L'avatar di meteolorix
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    Predefinito Re: Romagna dal 21 al 27 gennaio 2019

    Tutto corretto e non solo, aggiungo che anche rimini citta' e' spesso divisa in due, nel giro di 3/4km da dove abito io marebello andando verso nord spesso ci sono differenze di temperatura ed anche di innevamento, la linea di demarcazione immaginaria passa proprio lungo la direttrice della statale di san marino e giu' verso il mare

    Citazione Originariamente Scritto da paolino79 Visualizza Messaggio
    L'ho notato spesso anche io , e ho elaborato una mia teoria.
    Nei peggioramenti tipo quello di ieri, la Valconca è più esposta al richiamo mite da sud est che erode le temperature dai 900/1000 mt in giù, mentre la dorsale San Marino, Monte San Paolo e Carpegna fanno da sbarramento a questa risalita mite nei bassi strati.
    Al contrario, quando iniziano le precipitazioni e si attiva il CAD (correnti più fredde che risistemano la colonna d'aria) dall' Appennino Tosco Romagnolo verso sud est, sempre la suddetta dorsale San Marino San Paolo Carpegna tende a bloccare queste correnti da nord ovest, con una notevole differenza dello zero termico da un versante all' altro del Carpegna.
    Tantissime volte è capitato di avere neve a 300 mt nel fondovalle Marecchiese, mentre nel versante opposto lato Valconca fatica ad accumulare a 800 mt.
    Ti allego sotto una carta plottata da un lam lo scorso inverno , con l'altezza dello zero termico. Si nota chiaramente lo sbarramento della Carpegna alle correnti da nw con anche un piccolo effetto favonico nel versante sottovento.

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    "...Lasciamo perdere poi il 1985, chi non c'era non può capire: la neve la mattina dell'8 coi i primi fiocchi a -16°C, il cielo buio con i lampioni accesi anche di giorno, le uova crepate nel pollaio, gli schiocchi dei tronchi delle piante da frutto che scoppiavano, etc. etc." Gigiometeo

  9. #9
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    Predefinito Re: Romagna dal 21 al 27 gennaio 2019

    Citazione Originariamente Scritto da paolino79 Visualizza Messaggio
    L'ho notato spesso anche io , e ho elaborato una mia teoria.
    Nei peggioramenti tipo quello di ieri, la Valconca è più esposta al richiamo mite da sud est che erode le temperature dai 900/1000 mt in giù, mentre la dorsale San Marino, Monte San Paolo e Carpegna fanno da sbarramento a questa risalita mite nei bassi strati.
    Al contrario, quando iniziano le precipitazioni e si attiva il CAD (correnti più fredde che risistemano la colonna d'aria) dall' Appennino Tosco Romagnolo verso sud est, sempre la suddetta dorsale San Marino San Paolo Carpegna tende a bloccare queste correnti da nord ovest, con una notevole differenza dello zero termico da un versante all' altro del Carpegna.
    Tantissime volte è capitato di avere neve a 300 mt nel fondovalle Marecchiese, mentre nel versante opposto lato Valconca fatica ad accumulare a 800 mt.
    Ti allego sotto una carta plottata da un lam lo scorso inverno , con l'altezza dello zero termico. Si nota chiaramente lo sbarramento della Carpegna alle correnti da nw con anche un piccolo effetto favonico nel versante sottovento.


    Ciao ragazzi, interessantissima spiegazione, che tra l’altro condivido.
    Aggiungo inoltre alcune considerazioni personali visto che abito a Rimini in settimana ed a Monte Grimano nel weekend, inoltre ho la morosa di Piandimeleto e quindi conosco anche la valle del foglia e dell’Isauro.
    La linea che fa da sbarramento alle correnti padane è grossomodo quella disegnata in rosso nella figura:
    La prima parte va da Rimini via Covignano, a Ventoso ricalcando via Santa Cristina .
    Vi posso garantire che già questa bassa linea che in media è sui 200 m circa già causa circa mezzo grado di differenza, come credo vi potrà dire Vigna. Io lavoro a Rovereta, vicino a Reggini, e spesso se a Rovereta inizia ad attaccare, a Corpolò c’è già un dito.
    Dopo Ventoso c’è una piccola bocca, che spesso fa passare molti spifferi a Borgo, da notare infatti la grande differenza di neve Tra il Mc Donald di borgo e Montegriardino paese per esempio.
    La seconda parte, va dalle torri di san Marino al San Paolo, passando per Fiorentino che è spesso ventilato perchè è il confine tra due valli (freccia blu). Passando per via del passetto a Fiorentino noterete sempre La vallata verso Chiesanuova bianca fino in fondo, mentre la vallata verso il Marano bella verde. Inoltre varcando il confine si arriva a Montelicciano: da qui generalmente girando per Monte Grimano, perdi cm di accumulo ogni chilometro che fai! Arrivando a Montegrimano poi la differenza è abissale, Montegrimano con i suoi 520, generalmente riceve quasi la metà della neve di cà micci (il buon meteo paolo potrà confermare).
    Tornando alla linea, si riprende dal San Paolo per arrivare fino a Villagrande: in questo passaggio si abbassa fino a 630 m circa in corrispondenza della Cuccagna (freccia blu). Questo è il motivo per cui Monte Cerignone gode di buona nevosità pur essendo a 500 m di quota (godendo anche del piccolo sbarramento del Monte Faggiola 800mslm).
    Da Villagrande, la linea ricalca il crinale fino ad arivare all’eremo, per poi scendere alla cantoniera, risalire a sasso simone e così via.
    Anche qui potete notare come Pennabilli (550m) accumula a palate e Carpegna (750m) ha solo un velo.
    Tutto questo vale quando ci sono condizioni al limite, come in questi giorni, dove il Maestrale nei bassi strati decide precipitazioni e quota neve.

    Il discorso cambia molto quando nevica con bora e magari abbiamo una -5/-6 a 850 hpa:
    In questo caso Monte Grimano accumula molto meglio di borgo e fiorentino, ma il nevone lo raccolgono Monte Cerignone, Carpegna, Villagrande, Pugliano e la solita cà micci. Un esempio lampante è il febbraio 2018 o il 2012.



    Saluti a tutti!

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  10. #10
    Tempesta L'avatar di alessandrosilvestri
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    Predefinito Re: Romagna dal 21 al 27 gennaio 2019

    Citazione Originariamente Scritto da luca_cek Visualizza Messaggio
    Ciao ragazzi, interessantissima spiegazione, che tra l’altro condivido.
    Aggiungo inoltre alcune considerazioni personali visto che abito a Rimini in settimana ed a Monte Grimano nel weekend, inoltre ho la morosa di Piandimeleto e quindi conosco anche la valle del foglia e dell’Isauro.
    La linea che fa da sbarramento alle correnti padane è grossomodo quella disegnata in rosso nella figura:
    La prima parte va da Rimini via Covignano, a Ventoso ricalcando via Santa Cristina .
    Vi posso garantire che già questa bassa linea che in media è sui 200 m circa già causa circa mezzo grado di differenza, come credo vi potrà dire Vigna. Io lavoro a Rovereta, vicino a Reggini, e spesso se a Rovereta inizia ad attaccare, a Corpolò c’è già un dito.
    Dopo Ventoso c’è una piccola bocca, che spesso fa passare molti spifferi a Borgo, da notare infatti la grande differenza di neve Tra il Mc Donald di borgo e Montegriardino paese per esempio.
    La seconda parte, va dalle torri di san Marino al San Paolo, passando per Fiorentino che è spesso ventilato perchè è il confine tra due valli (freccia blu). Passando per via del passetto a Fiorentino noterete sempre La vallata verso Chiesanuova bianca fino in fondo, mentre la vallata verso il Marano bella verde. Inoltre varcando il confine si arriva a Montelicciano: da qui generalmente girando per Monte Grimano, perdi cm di accumulo ogni chilometro che fai! Arrivando a Montegrimano poi la differenza è abissale, Montegrimano con i suoi 520, generalmente riceve quasi la metà della neve di cà micci (il buon meteo paolo potrà confermare).
    Tornando alla linea, si riprende dal San Paolo per arrivare fino a Villagrande: in questo passaggio si abbassa fino a 630 m circa in corrispondenza della Cuccagna (freccia blu). Questo è il motivo per cui Monte Cerignone gode di buona nevosità pur essendo a 500 m di quota (godendo anche del piccolo sbarramento del Monte Faggiola 800mslm).
    Da Villagrande, la linea ricalca il crinale fino ad arivare all’eremo, per poi scendere alla cantoniera, risalire a sasso simone e così via.
    Anche qui potete notare come Pennabilli (550m) accumula a palate e Carpegna (750m) ha solo un velo.
    Tutto questo vale quando ci sono condizioni al limite, come in questi giorni, dove il Maestrale nei bassi strati decide precipitazioni e quota neve.

    Il discorso cambia molto quando nevica con bora e magari abbiamo una -5/-6 a 850 hpa:
    In questo caso Monte Grimano accumula molto meglio di borgo e fiorentino, ma il nevone lo raccolgono Monte Cerignone, Carpegna, Villagrande, Pugliano e la solita cà micci. Un esempio lampante è il febbraio 2018 o il 2012.



    Saluti a tutti!

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    Davvero complimenti

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