Ma i fondovalle del NE io li includo in montagna Invece per fondovalle del NW, giusta precisazione da fare, intendo zone che da noi sarebbero pedemontane (Cuneo, Torino, Basso Piemonte, laghi lombardi ecc.) che per altitudine e vicinanza alle catene montuose non sarebbero a rigore in pianura (nemmeno Torino). Poi magari andrebbero incluse anche realtà come Milano, Piacenza ecc. Ma non posso far sempre un elenco dettagliato ad ogni post...
Ah quindi Trento, Rovereto, Ala, Tolmezzo, Cavazzo, Villa Santina li consideri montagna? Scusami ma non è propriamente cosi, sono zone di fondovalle alpino o pedemontane come hai scritto anche tu, non certo paragonabili alla montagna. Dimostrazione che un inverno così non si vedeva da anni in suddette zone.
Comunque per chiudere il discorso e ricollegarsi ai modelli, nei primi 40 giorni di questo inverno abbiamo avuto essenzialmente due tipi di tempo:
- fortemente perturbato, inizio dicembre e fine dicembre - inizio gennaio, con forti nevicate su Alpi e poi Prealpi (a quote via via più basse a cavallo del Capodanno) e a tratti anche in pianura, ma pure con richiami miti consistenti (sia a inizio dicembre che a inizio gennaio, pur se brevi);
- un anticiclone "spurio", pressione sui 1020-1025hPa ma copertura nuvolosa continua dovuta al passaggio delle depressioni atlantiche oltralpe; periodo che è passato quasi senza colpo ferire sulle Alpi, ma che ha "devastato" le medie di dicembre in pianura (un normale anticiclone invernale con inversione, avrebbe abbassato le medie mensili di 1-2°C senza problemi).
Negli ultimi giorni è quindi arrivata la terza fase, quella del freddo (moderato) secco, con temperature poco sotto le medie di riferimento mensili e in progressivo calo. Cosa ci riserverà quindi il futuro? Difficile a dirsi: i modelli cambiano più in fretta del colore delle regioni. Un buon punto di partenza è che, a differenza di dicembre, il "vero" gelo è finalmente sceso anche sulla Russia Europea; inoltre c'è la ben nota situazione sull'Artico. Tuttavia, il rischio ben evidente oggi è lo "sprofondamento" dell'indice NAO verso valori molto negativi, se le masse fredde dovessero preferire una direzione più settentrionale ed "oceanica" rispetto all'Europa Centrale. Non escluderei però due scenari potenzialmente interessanti:
- la via di mezzo: le masse fredde puntano le Isole Britanniche, quindi non puntano direttamente le Alpi o l'Italia, ma ci (Nord) coinvolgono comunque marginalmente; ipotesi potenzialmente "umida";
- la "sparata oceanica": le masse fredde penetrano talmente ad ovest, da far rimontare l'anticiclone subtropicale sull'Iberia e poi verso la Francia e la Germania, attivando però così una circolazione secondaria fredda direttamente dall'Europa Orientale; ipotesi tendenzialmente "secca".
@FilTur sulle “briciole altrui” beh ci sarà un motivo se le nostre pianure sono così poco nevose, la verità è che con qualsiasi configurazione ci sarà qualcuno che becca più di noi tranne rari casi.
dai gfs, facci fare il cuscino quotidiano e poi sommergici
"la putenza l'è nagòtt senza el cuntroll"
Lavoro: Breuil-Cervinia
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