*******
Da foto e video si evince che le rotture degli argini non sono avvenute per tracimazione.
I cunicoli di animali, tipo tasso, hanno attivato "fontanazzi" i quali poi allargandosi provocano il cedimento argine.
Serve monitoraggio preventivo capillare e minuzioso degli argini stessi.
Amante della Natura:Monti,meteo,mare,una piccola margherita.....
Non posso che dir grazie a tanto Artefice!
Dopo 36 ore di precipitazioni gli argini diventano più fragili comunque. Le rotture non si sono verificate in un punto a caso, il Sillaro ha rotto proprio in corrispondenza di una curva del fiume dove la pressione era massima. È impressionante ed indicativo il fatto che il "nuovo corso" che si è creato abbia intercettato la maggior parte dell'acqua tanto che a valle il fiume era notevolmente più basso.
Il Lamone ha rotto l'argine immediatamente prima di un ostacolo che ha creato in ulteriore accumulo di acqua ostacolando il deflusso, il ponte della ferrovia.
Poi ci saranno stati tassi, volpi Istrici e nutrie, ma c'erano anche in passato ( a parte le nutrie ).
È che finché tutto è tranquillo fa comodo a tutti considerare i fiumi come dei canali quindi sono stati costretti nel minor spazio possibile perché il terreno attorno faceva comodo, quindi le golene sono scomparse o coltivate, le cassa di colmata sono diventate zone edificate ecc. ecc.
La tutela e la cura del territorio sono cose che alla politica fanno venire l' orticaria perché spesso costringono a scelte impopolari e in un paese dove si vota spesso questo non paga in termini elettorali, ed i risultati si vedono solo alla distanza. Quindi avanti così e che il cielo c'è la mandi buona.
Inviato dal mio moto g 5G utilizzando Tapatalk
Casse di espansione efficienti e ben curate per far sfogare le piene prima di ingrossare troppo i fiumi
Alvei con poche ostruzioni e ben progettati per sopportare ed evacuare le piene a diversi livelli e non fare arrivare onde di piena
Argini rafforzati e piantumati (e magari trasformati in fantastiche piste ciclabili) e non deturpati da ogni specie vivente sia vegetale che animale (mi fanno ridere che un argine che deve essere largo 50 metri si apre per la tana di un tasso una nutria o un gambero killer.... fatelo 60 mt perdiana, non potremo sterminare flora e fauna vita natural durante....o aspettiamo altri 100 anni per vedere se le cose si sistemano da sole?)
Campi agricoli limitrofi a zone a rischio usati in emergenza come ulteriori casse di espansione
Incentivazione di sistemi di protezione per privati
Sono tutte cose che sento blaterare da che ho memoria, ma ci vengono in mente solo dopo i disastri.
Ho la passione della pesca e, frequentando fiumi e canali vedo con i miei occhi lo stato in cui si trovano i nostri corsi d'acqua e le "opere di manutenzione" fatte con soldi Nostri
La cosa più agghiacciante di tutte è che proprio all'interno delle stesse autorità che dovrebbero occuparsi di queste cose non ci sono visioni comuni sulle soluzioni da adottare ne tantomeno le competenze, quindi per sicurezza non si fa nulla.
Poi, come detto e sottolineato da altri, l'evento è stato veramente estremo e magari anche con opere importanti realizzate qualche danno accadeva comunque.....ma almeno ci avevi provato.....
Un cosa che nessuno ha messo in evidenza, il Lamone prima di rompere a Bagnacavallo stava superando gli argini nella stessa località, ci sono immagini sulla pagina di emiliaromagna meteo che lo mostrano chiaramente
344548988_3645071625724732_608977428771056175_n.jpg
Quindi la rottura è stata sucessiva, tral'altro come sempre succede in questi casi, mors tua vita mea, l'allagamento di quella zona ha salvato tutte quelle a valle. A Mezzano Tra Ravenna e Alfonsine si aspettavano la catastrofe che non è arrivata, l'acqua si è scaricata prima. Spazi dove fare defluire le onde di piena, qualche secolo fa lo si faceva.
si si forse mi sono espresso male...
l'acqua non è necessario che passi sopra per far cedere un argine. Nei punti critici, come ad esempio curve forzate, l'incremento della velocità del flusso provoca erosione della sponda esterna...in più la sponda si inzuppa di acqua, anche grazie a come dici te alla presenza di tane di animali che inconsapevolmente, contribuiscono a minare la stabilità dell'argine, facilitandone la penetrazione dell'acqua al suo interno...ma il grosso problema è il livello del letto che talvolta è superiore al livello del piano di campagna che sta al di la dell'argine. Per questo motivo, l'acqua esercita una spinta maggiore sull'ergine stesso che cede più facilmente perchè la quota del battente dell'acqua è più alta ed esercita più pressione...poi se inizia ad infiltrarsi l'acqua anche alle fondamenta degli argini ecco che si manifesta il problema. ripeto: serve prevenzione e cura nel mantenere puliti i torrenti e gli argini, perchè pensarci dopo che è piovuto potrebbe essere tardi.
A Pinerolo ha destato dei malumori la chiusura di un sottopasso per allagamenti...
...dopo un inverno passato in compagnia del fohn, che ha fatto volare di tutto, in un sottopasso al di sotto del piano circostante, con sponde erbose piene di ogni schifezza e arbusto, dove si raccolgono foglie e ogni immondizia buttata dai finestrini delle auto, in cui l'unico scarico sono 2 grate ai lati della strada nel punto più basso, cosa vuoi che succeda alla prima pioggia seria, se non passa nessuno a pulire prima?
"Noi non sappiamo aver pazienza. Vogliamo l'uovo, il culo caldo e la gallina. Ma quella, appena ha fatto l'uovo se ne va, e il culo caldo non ce l'hai. So che è un pò volgare, ma è così...." 07-06-2011 G.Trapattoni
Sì c'erano, tutto però inserito nel processo di bonifica terminato nella prima metà di questo secolo: la cassa di colmata Lamone (di cui esistono ancora vestigia) è raccontata qua e nacque da una rotta pesantissima del Lamone...
- La rotta del Lamone che cambio radicalmente Ammonite - Bonifica Lamone
Ciao ragazzi.
Purtroppo abbiamo ricevuto una bruttissima notizia: è venuto a mancare Fabio Ferri (fabio66) di Rocca San Casciano, signore appassionato di meteorologia (soprattutto di neve) che ha partecipato attivamente ai forum meteo fin dagli albori, con le sue preziose segnalazioni da Rocca. Siamo davvero dispiaciuti perché era una gran persona. Il suo osservatorio meteo è sempre stato un punto di riferimento per le colline Forlivesi.
È nostra intenzione portare avanti il suo progetto di monitoraggio meteo di Rocca San Casciano.
Per chi volesse partecipare i funerali si terranno domani pomeriggio alle 14.30 a Rocca S.Casciano
Davvero una brutta notizia.
Inviato dal mio M2007J17G utilizzando Tapatalk
Ultima modifica di alessandro_85; 04/05/2023 alle 20:23
Sarsina: http://meteoforli.altervista.org/sarsina.php
Rete Monitoraggio Romagna: https://www.meteoforlicesena.it/rete.php
L'ho conosciuto anni fa quando lavorava a Forli. E' veramente una brutta notizia questa.
Hai presente cosa vorrebbe dire abbassare gli alvei di migliaia di km di fiumi?? Impossibile economicamente ma controproducente per tutte le opere di attraversamento o di contenimento laterali perché si innescherebbe erosione di fondo come in buona parte dei fiumi piemontesi... La soluzione è una soltanto: casse di espansione e allargamento argini per laminazione piena in golene o pioppeti , tutto il resto sono chiacchiera perché inattuabili
Inviato dal mio MAR-LX1B utilizzando Tapatalk
Segnalibri