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  1. #21
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale DICEMBRE 2024

    stamattina bagnato per terra e giusto qualche goccia.
    attualmente cielo molto nuvoloso con massima che ha toccato i 10°C

    leggera imbiancata a Padola, sublimata nella mattinata.

    attendiamo con "ansia" un peggioramento da 30/50 mm, perchè se nevoso a quote medie, sarebbe tanta roba e sistemerebbe anche le festività.
    Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!

  2. #22
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale DICEMBRE 2024

    Super per le montagne friulane. Era ora..Ma Entrando una saccatura artico marittima con temperature di -32/-34 sopra le nostre teste a 5000m e con un minimo sull'alto adriatico con richiamo di venti tesi da nord est speravo di vedere qualcosina sui 200 / 300m.
    Ma ovviamente le gioie a queste quote per quanto concerne la neve in Friuli da anni a sta parte non sono più contemplate. Hu

  3. #23
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale DICEMBRE 2024

    Non c'è freddo prima (ce n'è poco), non c'è freddo ad est. Non si può sperare in troppe cose. Ma sulle zone interne e con la giusta intensità

  4. #24
    Vento forte L'avatar di appassionato_meteo
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale DICEMBRE 2024

    Cielo variabile per nubi alte, meglio durante il pomeriggio con qualche parziale schiarita; ora sempre variabile per nubi alte, +2.2°C.

    Citazione Originariamente Scritto da basso_piave Visualizza Messaggio
    Non c'è freddo prima (ce n'è poco), non c'è freddo ad est. Non si può sperare in troppe cose. Ma sulle zone interne e con la giusta intensità
    Esatto; ormai ho imparato che con l'aria artico marittima o fa freddo (per bene) in precedenza o niente neve al piano; essa da sola va bene per portare molta neve sui monti eventualmente sino a fondovalle, ma non in pianura.
    Come pure le dinamiche in cui la quota neve è inizialmente piuttosto alta e poi essa scende rapidamente: la dinamica è sicuramente spettacolare, ma la neve non riesce quasi mai ad arrivare in pianura.
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
    http://forum.meteotriveneto.it/showt...tiche-in-quota

  5. #25
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale DICEMBRE 2024

    Stamattina abbiamo strappato una minima negativa. Dolina Campoluzzo -23,5°C
    Per la dinamica del weekend, vedo, come sempre, un limare il freddo in ingresso. Anche se stavolta i modelli stanno caricando le precipitazioni.
    Per cui mi aspetto neve che nelle valli, per omotermia, potrebbe scendere fino in basso. Sulle zone esposte invece sarà neve attorno ai 1000 m.

  6. #26
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale DICEMBRE 2024

    Ottimo peggioramento in arrivo per le nostre Alpi, con tempistica perfetta nel periodo dell'Avvento

    Dagli aggiornamenti, siamo passati da tutto ad est con gran neve a Tarvisio e poco in Carnia / Cadore.. ad invece una possibile gran nevicata a Sappada, Forni, Cadore/Comelico... con meno precipitazioni verso est
    E se la Val Tagliamento per caso va in omotermia domenica, chissà, vediamo

  7. #27
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale DICEMBRE 2024

    Massima 9.1, giornata limpida e asciutta.
    Minima che si raggiungerà entro mezzanotte, attuali 0.3

  8. #28
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale DICEMBRE 2024

    Leggermente sotto zero ma velato. Peccato si poteva fare una minima buona senza la nuvolosità in transito stanotte

  9. #29
    Vento forte L'avatar di appassionato_meteo
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale DICEMBRE 2024

    Minima della scorsa notte di -1.7°C con forte brinata; cielo sereno con massima di 9°C, ora zero gradi spaccati.
    Giornata invernale.

    Ecco la parte finale di novembre per la stazione Osmer di Udine S.Osvaldo:

    • Media ad 850 hPa 1°C, -1°C dalla media 1991/2020, estremi -3.1°C/5.6°C, diciottesimo posto su 44 tra le più fredde insieme al 2022, nove valori sotto lo zero ed uno sopra i cinque gradi.
    • Quota media ZT 2183 metri, +215 dalla media, estremi 1083/3581 metri, sedicesimo posto fra le più alte, dieci valori sotto i duemila metri (di cui cinque inferiori ai 1500) e quattro sopra i tremila (di cui uno oltre i 3500).
    • Geopotenziali a 500 hPa 5598 metri, +26 dalla media, estremi 5300/5790 metri, quindicesimo posto fra i più alti.

    Terza decade un po' sottomedia per la temperatura, ma sopra ad essa per lo zero termico ed i geopotenziali.
    Sono arrivate le prime isoterme negative in quota ed i primi valori dello zero termico inferiori ai 1500 metri, proprio a partire dal giorno 21; essi sono stati di passaggio come accade quasi sempre durante novembre, ma grazie anche ad una debole perturbazione è arrivata anche un po' di neve su parte della pianura (se ricordo bene non succedeva dal 2010).
    Per il resto non c’è molto da dire, la decade è stata un po' sottomedia per la temperatura come non succedeva da inizio ottobre ma il suo scarto negativo è stato largamente insufficiente per poter compensare quello positivo della prima decade.
    Riguardo lo zero termico ed i geopotenziali, essa ha avuto scarti positivi un po' superiori a quella della seconda, d’altro canto i valori sotto la media sono stati davvero pochi e di passaggio.

    Ecco il riassunto mensile:

    • Media ad 850 hPa 4.8°C, +1.4°C dalla media 1991/2020, estremi -3.1°C/13.6°C, sesto posto su 44 tra i più caldi insieme al 2011 e 2012, nove valori negativi e 25 sopra i cinque gradi (di cui otto superiori ai dieci).
    • Quota media ZT 2670 metri, +443 dalla media, estremi 1083/4282 metri, quinto posto tra le più alte, diciotto valori sotto i duemila metri (di cui cinque inferiori ai 1500) ed altrettanti oltre i tremila (di cui dodici superiori ai 3500 e sei sopra i quattromila).
    • Geopotenziali 500 hPa 5673 metri, +71 dalla media, estremi 5300/5860 metri, sesto posto fra i più alti.

    Riassumendo, abbiamo avuto un mese di novembre complessivamente mite, con zero termico e geopotenziali elevati.
    Esso non è riuscito ad insidiare i mesi con le medie più alte, ma si è posizionato ugualmente fra i primi dieci perché la classifica nella parte alta è un po' sgranata.
    La prima decade è stata molto calda, con zero termico e geopotenziali molto alti: per la temperatura è rimasta dietro solamente alla 2015 e 2020, per lo zero termico ed i geopotenziali è rimasta dietro solamente alla 2015, per queste due grandezze essa è stata praticamente estiva.
    Con il trascorrere dei giorni le anomalie positive si sono gradualmente attenuate, poi la terza decade ha portato le prime temperature negative ed i primi valori dello zero termico inferiori ai 1500 metri; da questo punto di vista questo novembre si è comportato similmente agli ultimi (la data della prima temperatura negativa, a partire dal 2019, è stata il 1° dicembre, 21, 29, 21, 25 e 21 novembre).
    Da segnalare che se in quota la temperatura è andata sotto lo zero solamente a partire dal giorno 21, al suolo avevamo già registrato temperature negative già da vari giorni: in effetti le giornate brevi e l’inversione termica ormai si fanno sentire e la correlazione fra temperature in quota ed al suolo diminuisce rispetto ai mesi estivi.
    Quest’anno l’arrivo della prima sfreddata invernale si è fatto notare anche per la prima neve che è caduta su parte della pianura triveneta; andando a memoria credo che un tale evento mancasse dal 2010.
    In ogni caso, è evidente come le nevicate novembrine fino in pianura si verificavano ogni qualche anno e che esse si siano drasticamente ridotte per scomparire quasi completamente a partire dagli anni Dieci; di conseguenza, a mio avviso un episodio così di questi tempi fa sicuramente ben più notizia rispetto al passato.
    Tornando a novembre nel suo complesso, la terza decade ha sì portato un anticipo di inverno ma essa da sola non ha potuto compensare completamente il gran caldo della prima decade ed il moderato sopra media della seconda; è un fatto che si sta ripetendo spesso da molto tempo, i periodi sotto la media sono ancora presenti ma spesso sono di magnitudo ben inferiore rispetto a quelli sopra la media.
    Essa è stata complessivamente quasi invernale per la temperatura, ha avuto un’anomalia negativa come non accadeva da inizio ottobre; riguardo lo zero termico ed i geopotenziali non è andata così, a mio parere medie di 2200 e 5600 metri non sono prettamente invernali.
    A mio parere si è trattato di un novembre come diversi altri di questo periodo; quindi, non freddo e con i primi scampoli invernali relegati verso la sua fine.
    Se in quota è andata un po' peggio rispetto agli ultimi, al suolo è andata un po' meglio complici le molte giornate serene con inversione termica; non dimentichiamo anche la breve nevicata del giorno 21, evento che era quasi completamente scomparso durante novembre.
    Per le temperature minime novembre è al quarto posto tra i più freddi insieme al 1991 e 1995, per le medie è undicesimo insieme al 2011 e 2023, per le massime invece esso è al sesto posto tra i più caldi insieme al 2004.
    Molto elevati sia l’escursione termica (secondo), il soleggiamento (record, batte il 2011) e la pressione atmosferica (terzo); mese molto secco (secondo) con appena due giorni piovosi.

    Ora passo al grafico delle temperature ad 850 hPa:

    Distribuzione_T850.jpg Decenni T850.png

    Anche la temperatura in quota è aumentata, ma l’incremento totale è stato maggiore rispetto al suolo ed il salto maggiore è avvenuto nel passaggio dagli anni Duemila al decennio scorso (quindi al successivo cambio di decennio).
    Infatti la temperatura è salita di ben 1.7°C dagli anni ’80 (e di 1.9°C dagli anni ’90), passando da 2.8°C a 2.6°C poi a 3.1°C ed infine a 4.5°C; abbiamo perso quattro giornate con temperatura sottozero (passate da sette a tre) e guadagnate cinque con valori sopra i cinque gradi (sono passate da otto a tredici).
    A differenza di quanto accaduto al suolo, novembre non è sempre stato il mese più rigido di tutti perché nel 2003 è stato superato da ottobre e c’era mancato pochissimo anche nel 1994 e 2015; la distanza minima da settembre è di 4.2°C, registrati nel 2014.
    Durante questo mese sono ancora possibili temperature sopra i dieci gradi, un mese su due ne ha avuto almeno un valore; essi sono possibili pure in terza decade, anche se si sono verificati in poche occasioni (1981, 1992, 1994, 2003, 2006, 2009 e 2014, nel caso del 1994 il valore è la punta massima mensile).
    In tre casi (1992, 2004 e 2015) abbiamo perfino raggiunto o superato i quindici gradi; generalmente i valori in doppia cifra sono pochi (si contano quasi sempre sulle dita di una mano), ma nel 1981 abbiamo avuto complessivamente 5.5 giornate oltre tale soglia, nel 1992 4.5, nel 2004 cinque e nel caldissimo 2015 addirittura dodici (!!!).
    Dall’altro lato novembre è il primo mese del semestre freddo in cui la presenza delle isoterme negative si fa apprezzabile: esse sono quasi scontate e possono essere registrate lungo tutto l’arco del mese (del resto si verificavano anche in ottobre, fino al 2012 compreso), esse non sono arrivate nel 1984, 1994, 2009, 2014 e 2019.
    Come dicevo, le temperature negative sono raggiungibili durante tutto l’arco del mese; tuttavia dal 2008 in poi esse sono quasi scomparse dalla prima decade e si sono un po' rarefatte anche nella parte centrale.
    Esse non erano scontate neppure in precedenza, ma ora sono ancora più rare: basti pensare che solo il novembre 2016 ha avuto isoterme negative nella prima parte (ossia una volta sola durante gli ultimi 17 novembri).
    Tenuto conto del fatto che ottobre non riesce più a scendere sotto lo zero dal 2013, ne consegue che ora tocca attendere metà novembre per avere le prime vere sfreddate invernali; a scanso di equivoci, non intendo dire che nel lontano passato non accadesse mai quanto descritto, ma che la data di arrivo della prima isoterma negativa si è mediamente spostata ben più avanti rispetto al passato.
    Come si vede dal primo grafico, le isoterme negative solitamente arrivano a qualche grado sotto lo zero ma in alcuni casi siamo scesi sotto i -5°C (a volte pure di parecchio) avendo così vere e proprie ondate di freddo di stampo invernale: questo è accaduto nel 1981, 1983, 1985, 1988, 1989, 1993, 1995, 1996, 1997, 1998, 1999, 2002, 2003, 2005, 2008, 2010, 2013 e 2016.
    Fra questi valori, sono senz’altro notevolissimi quelli raggiunti nel 1998, 1993 e 1998; si tratta di valori veramente molto bassi per il periodo, che dal 2013 in poi sono quasi scomparsi perfino durante dicembre.
    I novembri più freddi, alcuni aventi medie attorno al grado o perfino inferiore, si concentrano in massima parte tra la fine degli anni ’80 e la prima metà dei Duemila: la classifica dei più rigidi vede il 1998, 1985, 1988, 1993, 2005, 2007, 1995, 1999, 2001, 2017 (unico tra quelli recenti ad arrivare così in alto), 1989 e 1990.
    I mesi più caldi sono il 2015, 2014, 1994, 2020, 1984, 2024, 2012, 2011, 1982, 2006, 1992, 2022, 2009, 2021, 2019 e 2018; alla luce di quanto scritto sopra, non stupisce che si trovino diversi novembri a partire dagli anni Dieci in poi.

    Adesso metto lo ZT:

    Distribuzione_ZT.jpg Decenni ZT.png

    L’andamento dello ZT è molto simile a quello della temperatura ad 850 hPa: durante gli anni ’90 novembre raggiunge il minimo, poi si porta leggermente sopra i livelli degli anni ’80 ed in seguito registra un forte aumento della propria media decennale.
    Infatti l’incremento complessivo è di 275 metri (che diventano ben 410 dagli anni ’90); nel corso del tempo abbiamo perso 6-8 giornate con ZT inferiore a duemila metri (passate da 13-15 a sette) e guadagnate 5-7 con ZT oltre i 2500 (passate da 8-10 a quindici).
    In questo caso novembre è stato scavalcato da ottobre per quattro volte (1992, 2003, 2015 e 2020); la distanza minima da settembre è stata di appena 321 metri nel 1984.
    Durante questo mese è ancora possibile che lo ZT salga sopra i 3500 metri e perfino i quattromila; in quest’ultimo caso novembre è l’ultimo mese dell’anno in cui è possibile superare i quattromila metri, poi solitamente bisogna attendere maggio (2024 a parte, quando il primo valore superiore ai quattromila metri si è verificato durante aprile).
    Sono stati superati i quattromila metri nel 1981, 1992, 1999, 2009, 2015 e 2024, il valore più tardivo risale al 17 novembre 2009 (4050 metri).
    Il superamento dei 3500 è un evento frequente, non si è verificato per tredici volte; in alcuni casi lo ZT non ha raggiunto nemmeno i tremila metri, come accaduto nel 1988, 1995, 2002 e 2019.
    Solitamente si hanno pochi giorni con ZT sopra i tremila metri, ma in alcuni casi sono stati parecchi: ben 17.5 nel 2015, 13.5 nel 2020, 13 nel 1984 e nove nel 1986, 2009 e 2024.
    Dall’altro lato vediamo che quasi scontato avere valori di stampo invernale, ossia inferiori a 1500 metri; non ne abbiamo avuti solamente nel 1994, 2011 e 2014.
    è frequente avere anche lo ZT sotto i mille, questo fatto non è successo nel 1982, 1984, 1986, 1990, 1991, 1992, 1994, 2000, 2004, 2009, 2011, 2012, 2014, 2019, 2020, 2022, 2023 e 2024, ossia per 18 volte su 44; notiamo come questo fatto sia diventato decisamente più frequente dalla fine degli anni Dieci.
    I valori inferiori ai mille metri sono possibili anche all’inizio del mese, anche se non sono frequenti e possono passare anni tra un evento e l’altro.
    I novembri che hanno avuto molti giorni con ZT inferiore ai 1500 metri sono il 1998 (ben 17), 1985 (14), 2005 (11.5), 1993 (undici) ed il 1999 (10.5).
    Analogamente alla temperatura, i mesi con le medie più basse si concentrano tra le fine degli anni ’80 e la prima metà degli anni Duemila; in seguito novembre ha aumentato in maniera apprezzabile le proprie medie mensili, in effetti si può notare come siano diminuiti gli episodi di stampo invernale (quindi neve a quote medio-basse e/o brinate fino in pianura) a favore di piogge con nevicate a quote alte o di fasi anticicloniche con clima caldo anche in montagna.
    I mesi aventi le medie più basse sono il 1998, 1985, 1993, 1995, 1988, 1989, 1999, 2007, 2005, 1997, 1990 e 1996; quelli più recenti che si trovano nella prima metà della classifica sono il 2023 (sedicesimo), 2016, 2017 (diciannovesimo) ed il 2019 (subito dietro).
    I novembri aventi le medie più alte sono il 2020, 2015, 2011, 1984, 2024, 1994, 2012, 2014, 2006, 1992, 1986, 2009 e 1982 ai primi tredici posti, al quindicesimo e sedicesimo troviamo il 2021 e 2018; vediamo che otto di essi appartengono al periodo iniziato dagli anni Dieci e solo due al periodo fine anni ’80 – metà anni Duemila.

    Infine le medie dei primi undici mesi del 2024:

    • Media ad 850 hPa 8.6°C, +1.1°C dalla media 1991/2020, nuova media record su 43 (battuto il 2022 di otto decimi).
    • Quota media ZT 2959 metri, +320 dalla media, nuova media record (battuto il 2020 di 79 metri).
    • Geopotenziali 500 hPa 5692 metri, +37 dalla media, secondo posto tra i più alti.

    Ormai è pressoché certo che il 2024 è stato caldissimo, con zero termico e geopotenziali molto alti: maggio e settembre sono stati i mesi meno anomali, essi sono stati in media per zero termico e geopotenziali ed hanno avuto leggere anomalie positive per la temperatura.
    Per il resto le anomalie positive sono state da moderate a forti, con anche vari record molto importanti come la prima metà primaverile, la seconda dell’estate, lo zero termico ed i geopotenziali estivi, lo zero termico ed i geopotenziali della seconda metà autunnale, tutte e tre le medie di agosto ed altri ancora, senza contare altri periodi che non sono stati da record ma hanno avuto comunque medie molto alte (ad esempio febbraio).
    I record annuali sono: 7.3°C (2023), 2779 (2020) e 5684 metri (2022), notiamo che tutti e tre i primati sono recentissimi.
    Affinché il 2024 li possa almeno eguagliare, dicembre dovrebbe avere le medie seguenti: -7.1°C / -5.9°C, 892 metri / 943 metri e 5954 metri / 6055 metri.
    Dico subito che tutte e tre le medie sono irrealizzabili: una temperatura media mensile di -6°C/-7°C non si è mai verificata per nessun mese dal 1981 in poi, quello più rigido è stato il febbraio 2003 con -5.1°C.
    Una temperatura media così bassa è impossibile per dicembre, esso al massimo era arrivato a -3°C nel 2001, figurarsi di questi tempi dato che dicembre si è vistosamente scaldato rispetto a vent’anni fa.
    Un discorso simile si può fare per lo zero termico: il miglior dicembre, sempre il 2001, si era fermato a 1026 metri, francamente penso sia impossibile che ora questo mese possa avere una media di circa 900, anche in questo caso dicembre ha vistosamente aumentato le proprie medie da una decina d’anni a questa parte.
    Anche la media calcolata dei geopotenziali è irraggiungibile per qualunque mese, ma perché essa è troppo alta: il migliore è stato lo scorso agosto con 5850 metri, dicembre non può assolutamente avvicinare il record di agosto ed a maggior ragione la media calcolata in precedenza.
    Stiamo avendo l’ennesimo anno con medie altissime a distanza ravvicinata dai precedenti, batteremo dei record stabiliti da pochi anni, credo che non servano ulteriori commenti.
    Discussione che raccoglie medie e statistiche sulle grandezze in quota (principalmente medie ad 850 hPa, quota ZT, geopotenziali a 500 hPa) di Udine:
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  10. #30
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    Predefinito Re: Nowcasting FVG - Veneto Orientale e Centrale DICEMBRE 2024

    Temperatura scesa intorno a - 2 a mezza notte. Adesso leggermente in positivo.
    Parzialmente nuvoloso

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