me lo domandavo in quanto stavo notando come dal sat ( area BI-VC-AL-NO-PV) siano ben definte e di superficie considerevole.... e forse una loro influenza sulle condizioni climatiche e determinante per vari aspetti....
a livello microclimatico certamente, come influisce un bel bosco esteso sulle T, UR dei luoghi circostanti
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Non ricordo dove, ma lessi tempo fa un confronto tra Vercelli e il resto del Piemonte nell'estate 2003 (o era una conferenza ?) da cui risultava evidente una temperatura molto più bassa nel vercellese, a fronte di condizioni di caldo molto più afoso, proprio a causa del terreno allagato delle risaie e della conseguente evaporazione.
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
Adesso non ho il dato preciso al decimo, ma nell'agosto 2003, mentre altrove si viaggiava sui 40, nel vercellese ci si fermò a 36 (fonte "Vercelli e il suo tempo" - Mercalli)
Credo che influisca leggermente anche nelle dinamiche temporalesche, a causa dell'inerzia termica dell'acqua e del differente rilascio di calore a seconda delle ore del giorno
Durante le ore centrali, l'acqua che ha accumulato il freddo notturno, tende ad indebolire-non influire sulle celle convettive, mentre in serata-notte, a causa del calore accumulato durante il giorno, tende a intensificarle
Un fenomeno tipico di queste zone durante le ondate di calore estive è la generazione di mesolinee temporalesche che percorrono diverse decine di km da N a S, in assenza di configurazioni depresse (ovvio, servono gpt bassi)
I temporali di calore che si formano tra pomeriggio e sera sull'arco alpino, quando sono numerosi e intensi generano un intenso flusso di aria fredda discendente, causato dalla convergenza dei vari outflow.
Nel caso l'aria fredda incontri dew point alti porta alla formazione di nuove celle in pianura, che, a loro volta, ne generano altre ancora più a sud
Si origina quindi una specie di linea di multicelle che si muove da N a S rinfrescando le afose serate estive
E' un fenomeno diffuso in pianura padana, ma risulta accentuato nelle zone ove si conserva calore e umidità, indi in presenza di grandi laghi (come i al NW o il Garda) oppure nell'area del novarese-vercellese-pavese, proprio per la presenza delle risaie
In presenza di un vero e proprio in nesco frontale è quella una zona molto soggetta a fenomeni violenti, per lo stesso motivo, specie nelle ore serali
Idem, come già detto, i laghi prealpini
Giovanni
Avatar: la grande nevicata a Peio il 20 gennaio 2009
http://golfodigaeta.altervista.org/
Webcam Formia su http://www.meteoliri.it/#!prettyPhoto/10/
Stazione meteo http://www.wunderground.com/weathers...p?ID=ILAZIOFO2
Hai fatto bene a precisare......a causa della differente massa d'acqua e alle sue dinamiche interne, la capacità termica del lago è differente da quella delle risaie
Effettivamente il lago, essendo un bacino attivo durante tutto l'anno e possedendo una grande massa d'acqua sempre in movimento, ha un bilancio termico che agisce a lungo termine.....cioè disperde il calore durante il freddo invernale, mitigando in negativo le temperature durante la prima parte del semestre caldo, e accumula il calore durante l'estate, mitigando in positivo le temperature in autunno-inverno.....l'inerzia termica del lago è ben maggiore di quella delle risaie e si manifesta con un lag temporale di un paio di mesi
Al contrario le risaie, poichè contengono acqua stagnante alta solo 20-30 cm e vengono riempite solo in primavera, si scaldano subito e disperdono calore immediatamente con le prime notti fresche di fine agosto-settembre, quando vengono nuovamente svuotate
Infatti la temperatura superficiale più alta viene raggiunta a fine luglio-inizio agosto per le risaie, a settembre per il lago
Segnalibri