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  1. #1
    Vento forte
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    Predefinito Universi a bolle, è pronto il test

    Articolo molto interessante, qui:
    Universi a bolle, è pronto il test « MEDIA INAF

    Per chi mastica l'inglese, c'è anche l'intervista con la ricercatrice:
    Hiranya Peiris, da Londra, sul multiverso e l'inflazione eterna

    - Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, dev'essere la verità -
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  2. #2
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: Universi a bolle, è pronto il test

    Bello interessantissimo. Se non sbaglio anche nella teoria delle stringhe è contemplata una cosa del genere, che però sono chiamate brane.

  3. #3
    Vento forte
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    Predefinito Re: Universi a bolle, è pronto il test

    Beh, la teoria delle stringhe pur essendo intrigante e spiegando elegantemente alcuni fatti, non credo potrà mai essere dimostrata sul campo (purtroppo), forse si potrà avere qualche indizio a suo supporto se si dovessero scoprire particelle supersimmetriche al LHC, ma è ancora molto presto per spingersi in considerazioni.
    La cosa interessante di questa notizia, invece, è che potrebbe essere possibile ottenere qualche, seppur minima, misura sperimentale di eventuali collisioni con altre bolle spaziali generatesi durante la fase di inflazione.
    La stessa inflazione, per quanto oramai accettata dai più, non è stata mai dimostrata con misure, ma dedotta dai fatti, per questo la campagna misurativa in corso è molto interessante.
    Staremo a vedere

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  4. #4
    Vento forte
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    Predefinito Re: Universi a bolle, è pronto il test

    Questo articolo (sempre sull'argomento) è ancora più affascinante, lo avevo già postato a suo tempo, ma non trovo più il thread, lo riposto...

    IL BIGLIETTO DA VISITA DEL CREATORE.pdf

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  5. #5
    Vento forte L'avatar di debris74
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    Predefinito Re: Universi a bolle, è pronto il test

    Citazione Originariamente Scritto da ambrogio Visualizza Messaggio
    Questo articolo (sempre sull'argomento) è ancora più affascinante, lo avevo già postato a suo tempo, ma non trovo più il thread, lo riposto...




    all'inizio questo articolo cita il principio antropico cosmologico, che in pratica se non erro, può essere interpretato come una teoria che spiega come noi viviamo in un universo creato dall'uomo stesso, che in un'altro universo ha raggiunto un grado tecnologico tale da poterlo fare. da qui poi si pensa che almeno nella nostra galassia non esistano altre civiltà aliene (non umane) evolute. il libro di John D. Barrow e Frank Tipler dedica un capitolo intero a questo tema, mostrando calcoli matematici che dimostrerebbero il paradosso di Fermi


    La renterpretazione dell'enunciato di Carter effettuata da John D. Barrow e Frank J. Tiplernel nel 1986 all'interno del libro The Anthropic Cosmological Principle (il principio antropico cosmologico) ha destato diverse controversie mediatiche, in quanto gli autori discussero una nuova tipologia di "principio antropico" denominata "principio antropico ultimo", allo scopo di enunciare le coincidenze apparentemente incredibili che permettono l'esistenza del nostro universo e della vita intelligente, nella fattispecie l'umanità, all'interno di esso. Infatti, nel testo, Barrow e Tipler sottolinearono che tutte le caratteristiche dell'universo in cui viviamo sembrano dipendere dai valori di un insieme di costanti cosmologiche fondamentali, che allo stato attuale di conoscenza vengono considerate come fra di esse indipendenti. Siccome non tanto lo sviluppo di vita intelligente, ma la stessa esistenza dell'universo così come noi lo conosciamo cesserebbero di esistere in caso di variazioni infinitesime di questi valori, conclusero Barrow e Tipler, non si potrebbe studiare la struttura attuale dell'universo senza tenere in conto le esigenze fisiche alla base della nostra esistenza.Nel loro libro John D. Barrow e Frank Tipler enunciano tre nuove versioni del principio antropico, divergendo dall'enuciato di Carter:
    • Principio antropico debole: "I valori osservati di tutte le quantità fisiche e cosmologiche non sono equamente probabili ma assumono valori limitati dal prerequisito che esistono luoghi dove la vita basata sul carbonio può evolvere e dal prerequisito che l'universo sia abbastanza vecchio da aver già permesso ciò."

    • Principio antropico forte: "L'universo deve avere quelle proprietà che permettono alla vita di svilupparsi al suo interno ad un certo punto della sua storia."

    • Principio antropico ultimo: "Deve necessariamente svilupparsi una elaborazione intelligente dell'informazione nell'universo, e una volta apparsa, questa non si estinguerà mai."
    Barrow e Tipler derivano il principio antropico ultimo da quello forte, considerando che non ha senso che un universo che ha la capacità di produrre la vita intelligente non duri a sufficienza per svilupparla.

  6. #6
    Vento forte
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    Predefinito Re: Universi a bolle, è pronto il test

    Mah, qui si va piu' sulla filosofia che sulla scienza.
    Comunque mi piace la teoria che durante la fase di inflazione si siano sviluppati infiniti (e qui si intende non un numero elevato, ma proprio infiniti) universi, ognuno con le proprie caratteristiche (vedi le costanti tipiche che abbiamo anche noi nel nostro universo).
    E' evidente che fra gli infiniti universi si sia sviluppato proprio il nostro, il quale ha permesso lo sviluppo di forme di vita intelligenti che dunque, adesso, stanno interrogandosi sulla propria origine.
    Questo spiegherebbe anche le tipiche domande del tipo: perche' la costante di struttura fine e' esattamente quella che servirebbe per far (alla fine) sviluppare la vita ?
    La risposta e' che semplicemente noi siamo qui ad osservare proprio perche' siamo nell'universo "giusto", altrimenti non avremmo nemmeno potuto porci la domanda.
    Comunque, come detto in partenza, questa e' filosofia, senza dimostrazioni non esiste la scienza.

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  7. #7
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: Universi a bolle, è pronto il test

    Citazione Originariamente Scritto da ambrogio Visualizza Messaggio
    Mah, qui si va piu' sulla filosofia che sulla scienza.
    Comunque mi piace la teoria che durante la fase di inflazione si siano sviluppati infiniti (e qui si intende non un numero elevato, ma proprio infiniti) universi, ognuno con le proprie caratteristiche (vedi le costanti tipiche che abbiamo anche noi nel nostro universo).
    E' evidente che fra gli infiniti universi si sia sviluppato proprio il nostro, il quale ha permesso lo sviluppo di forme di vita intelligenti che dunque, adesso, stanno interrogandosi sulla propria origine.
    Questo spiegherebbe anche le tipiche domande del tipo: perche' la costante di struttura fine e' esattamente quella che servirebbe per far (alla fine) sviluppare la vita ?
    La risposta e' che semplicemente noi siamo qui ad osservare proprio perche' siamo nell'universo "giusto", altrimenti non avremmo nemmeno potuto porci la domanda.
    Comunque, come detto in partenza, questa e' filosofia, senza dimostrazioni non esiste la scienza.

    Come fai ad affermare così sicuramente che il nostro universo è l'unico che può ospitare la vita se non abbiamo la benchè minima idea di come possano essersi sviluppati gli altri. Visto che dici che le costanti e le leggi possano essere diverse, anche la vita intelligente può svilupparsi diversamente e su diverse basi. Cioè se parti dall'assunto che può esistere un universo fisicamente diverso (come leggi) dal nostro, allora se tale universo può esistere anche la vita può esistere fondata su altre basi.

  8. #8
    Uragano L'avatar di Marco.Iannucci
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    Predefinito Re: Universi a bolle, è pronto il test

    Per me l'universo è nato perchè c'è l'uomo o l'intelligenza a osservarlo. Cioè io credo un giorno si capirà che è proprio insito nell'essere (nell'universo quindi) l'intelligenza stessa.

  9. #9
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    Predefinito Re: Universi a bolle, è pronto il test

    Citazione Originariamente Scritto da Marco.Iannucci Visualizza Messaggio
    Come fai ad affermare così sicuramente che il nostro universo è l'unico che può ospitare la vita se non abbiamo la benchè minima idea di come possano essersi sviluppati gli altri. Visto che dici che le costanti e le leggi possano essere diverse, anche la vita intelligente può svilupparsi diversamente e su diverse basi. Cioè se parti dall'assunto che può esistere un universo fisicamente diverso (come leggi) dal nostro, allora se tale universo può esistere anche la vita può esistere fondata su altre basi.
    Infatti non lo affermo, sto semplicemente facendo il ragionamento che una delle varie specie nei vari universi stanno magari facendo in questo momento.
    Attenzione, pero', il valore di alcune costanti fa in modo proprio che in certi universi la materia non si possa aggregare, percio' e' evidente che li' la vita non potrebbe proprio nascere.
    Poi, visto che stiamo parlando di infiniti universi, e' certo che ce ne siano altri che magari con un diversa organizzazione di costanti possano in qualche modo ospitare la vita.
    Questi discorsi, pero', sono un po' inutili, visto che difficilmente qualcuno sara' in grado di avere contatti con uno di questi altri universi.

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  10. #10
    Vento forte L'avatar di debris74
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    Mah, qui si va piu' sulla filosofia che sulla scienza.
    Comunque mi piace la teoria che durante la fase di inflazione si siano sviluppati infiniti (e qui si intende non un numero elevato, ma proprio infiniti) universi, ognuno con le proprie caratteristiche (vedi le costanti tipiche che abbiamo anche noi nel nostro universo).
    E' evidente che fra gli infiniti universi si sia sviluppato proprio il nostro, il quale ha permesso lo sviluppo di forme di vita intelligenti che dunque, adesso, stanno interrogandosi sulla propria origine.
    Questo spiegherebbe anche le tipiche domande del tipo: perche' la costante di struttura fine e' esattamente quella che servirebbe per far (alla fine) sviluppare la vita ?
    La risposta e' che semplicemente noi siamo qui ad osservare proprio perche' siamo nell'universo "giusto", altrimenti non avremmo nemmeno potuto porci la domanda.
    Comunque, come detto in partenza, questa e' filosofia, senza dimostrazioni non esiste la scienza.


    si il principio antropico sconfina sia nella filosofia che nella teologia, ammettendo l'esistenza di un disegno intelligente antropico che sta alla base della creazione dell'Universo. a me questa idea piaceva perchè è davvero ottimista e risolverebbe molte questioni. nel senso che la vita può essere considerata come una lotta contro l'entropia e se l'uomo stesso è il creatore, significa che ci sono possibilità di vincere l'entropia e sopravvivere alla morte stessa dell'universo, creandone un altro.

    poi però mi è venuto in mente che questo creatore se è umano può aver fatto qualche sbaglio di "programmazione" e che il nostro universo non è poi così perfetto come dice il principio antropico ultimo: "Deve necessariamente svilupparsi una elaborazione intelligente dell'informazione nell'universo, e una volta apparsa, questa non si estinguerà mai."

    in ogni caso anche la teoria del big bang è stata ipotizzata per primo da un prete cattolico.



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