World headed for irriversible climate change, IEA warns

[Marco P.]

L'ultimo che ho visto è questo

I cambiamenti climatici su RAI Storia - Il Kyoto fisso

ma non so come si possa scaricare.

Ma più che un documentario ti consiglierei un buon libro scritto da qualcuno che che si occupa del problema in prima linea, qui ne trovi tanti:

MeteoShop - Elenco articoli

[debris74]

Secondo la mia opinione, tutto il valore scientifico di questo articolo scade verso lo zero assoluto con l'abuso dell'accanimento verso una Stato (Cina) emettendo frammenti di informazioni, magari anche vere, con il solo scopo di puntare il dito, intrinsecamente, contro un "colpevole".

La Cina avrebbe potuto fare decine di centrali a carbone per far fronte al deficit energetico che qui vige da qualche anno, invece hanno instaurato un regime di razionalizzazione per intere zone industriali (specie in estate) distribuendo l'energia, un po' come si fa con l'acqua quando scarseggia dopo una stagione secca. Comunque non voglio entrare in alcuna di queste discussioni, veramente tristi (come ha scritto mi pare anche Debris), perche' si finisce fuori tema.

Cordiali Saluti,
Simone

ma quando si fa demagogia e propaganda, bisogna sempre puntare il dito su un qualche colpevole.. bisogna poi usare toni duri e apocalittici per riuscire a spaventare le persone e portarle dalla propria parte. quell'articolo dell'IEA fa tendenziosamente questo, o almeno questa è la mia opinione, l'idea che me ne son fatto, dopo averlo letto. ripeto parlo dell'articolo e quindi del modo di educare le persone sul GW di quell'articolo.



cmq alla fine ho visto quel documentario, postato su quella pagina di Utube da cui prima ho citato i 2-3 commenti:





ce ne sono 525 di commenti, più o meno tutti simili a quelli che ho quotato. il documentario è fatto in pratica solo da riprese e panorami dall'alto della Terra, con una voce fuori campo che parla per luoghi comuni. questa sera guarderò il doc. consigliato qui sul forum che sarà meglio sicuramente!

[ldanieli]

Secondo la mia opinione, tutto il valore scientifico di questo articolo scade verso lo zero assoluto con l'abuso dell'accanimento verso una Stato (Cina) emettendo frammenti di informazioni, magari anche vere, con il solo scopo di puntare il dito, intrinsecamente, contro un "colpevole".

La Cina avrebbe potuto fare decine di centrali a carbone per far fronte al deficit energetico che qui vige da qualche anno, invece hanno instaurato un regime di razionalizzazione per intere zone industriali (specie in estate) distribuendo l'energia, un po' come si fa con l'acqua quando scarseggia dopo una stagione secca. Comunque non voglio entrare in alcuna di queste discussioni, veramente tristi (come ha scritto mi pare anche Debris), perche' si finisce fuori tema.

Cordiali Saluti,
Simone

Simone,
francamente nell'articolo non ho letto, come te, tutto questo livore verso la Cina. D'altra parte se il nostro problema è ridurre le emissioni di carbonio, mi pare piuttosto naturale che venga interpellato il paese che oggi ne produce in maggiore quantità e che numeri alla mano, ne produrrà sempre di più (ho letto che da quelle parti vengono immatricolate qualcosa come 100000 auto al giorno, cmq una cifra del genere, spaventosa).
Il taglio dell'articolo mi sembrava piuttosto scientifico; se vogliamo spostarci sul piano morale etico, che esula da questa discussione, per quel che vale (cioè zero) la mia opinione può essere vicina alla tua, perchè è chiaro che la responsabilità storica maggiore è dell'occidente e in particolare degli USA, che pure avendo potenzialmente le maggiori capacità tecnologiche, rifiutano di cambiare rotta.
E poi è pur sempre l'occidente il responsabile indiretto di molto inquinamento cinese, dato che compriamo la loro produzione (non credo di sbagliarmi, ma penso che il 90 per cento dei giocattoli che gli europei acquisteranno per Natale, arrivano da lì).
Però con le polemiche sull'attribuzione delle colpe non si va da nessuna parte, perchè i gas climalteranti non si fermano ai confini degli stati e le conseguenze restano globali, sono solo scuse per perdere tempo, rimandare e non fare nulla.

ciao,
Lorenzo

[debris74]

Simone,
francamente nell'articolo non ho letto, come te, tutto questo livore verso la Cina. D'altra parte se il nostro problema è ridurre le emissioni di carbonio, mi pare piuttosto naturale che venga interpellato il paese che oggi ne produce in maggiore quantità e che numeri alla mano, ne produrrà sempre di più (ho letto che da quelle parti vengono immatricolate qualcosa come 100000 auto al giorno, cmq una cifra del genere, spaventosa).
Il taglio dell'articolo mi sembrava piuttosto scientifico; se vogliamo spostarci sul piano morale etico, che esula da questa discussione, per quel che vale (cioè zero) la mia opinione può essere vicina alla tua, perchè è chiaro che la responsabilità storica maggiore è dell'occidente e in particolare degli USA, che pure avendo potenzialmente le maggiori capacità tecnologiche, rifiutano di cambiare rotta.
E poi è pur sempre l'occidente il responsabile indiretto di molto inquinamento cinese, dato che compriamo la loro produzione (non credo di sbagliarmi, ma penso che il 90 per cento dei giocattoli che gli europei acquisteranno per Natale, arrivano da lì).
Però con le polemiche sull'attribuzione delle colpe non si va da nessuna parte, perchè i gas climalteranti non si fermano ai confini degli stati e le conseguenze restano globali, sono solo scuse per perdere tempo, rimandare e non fare nulla.

ciao,
Lorenzo

io quoto tutto di questo tuo intervento, a parte il fatto che quell'articolo sia scientifico. Non riesco a capire dove stia la scienza. Te probabilmente che hai già le conoscienze scientifiche sul GW, potrai essere d'accordo sull'allarme dell'IEA, ma qull'articolo non è una pubblicazione scientifica: è un'allarme catastrofista.

poi spuntano documentari come quello che ho postato che più volte ripetono che gli scienziati sono sempre più allarmati, che la colpa è della cina in maggor parte (anche in quel documentario lo dicono), etc.. e poi arriva la gente, persone che lavorano 8/5 e che inquinano il mondo producendo inutilità materiali: queste persone si sfogano dicendo che facciamo pena, che dobbiamo morire come razza umana, etc..

insomma un quadretto non certo allegro a partire dal fatto che se mancano solo 5 anni, prima che sia del tutto irreversibile, come dice l'IEA, oramai è troppo tardi e possiamo pure fare festa tutti i giorni e goderci la vita. almeno (eogisticamente) parlando per me e quelli come me che hanno avuto l'intuito di non riprodursi . ma come è ben chiaro anche dal tuo esempio sui giocattoli di natale, il problema è talmente enorme e globale che è irrisolvibile.

Cina? Russia? India? tra poco Brasile? poi chi? paesi nord africani, altri paesi sud americani, etc.. tutti tenderanno a puntare al benessere USA. adesso loro staranno li a subire le sanzioni di protocolli vari, quando una persona negli USA consuma energia ed inquina come 10 mila persone del bangladesh (cifra detta a caso)?

il problema in cui rientra la tematica del GW e quella energetica è di origine e cause socio-psico-culturali (struttura potere). sino a che avremo divisioni alll'esterno ed all'interno di noi stessi, non riusciremo a risolvere ed invertire quella linea rossa della temperatura che sale verso chissà dove.

[Hydraulics]

La Cina avrebbe potuto fare decine di centrali a carbone per far fronte al deficit energetico che qui vige da qualche anno, invece hanno instaurato un regime di razionalizzazione per intere zone industriali (specie in estate) distribuendo l'energia, un po' come si fa con l'acqua quando scarseggia dopo una stagione secca.

E cosa glielo ha impedito? Forse i deficit energetici - e conseguenti razionamenti - sono conseguenza di un'offerta che non è in grado di star dietro alla domanda, nonostante l'aumento impetuoso nella produzione (nel solo 2010 circa 100 GW in nuovi impianti, portando il totale a 960, e con l'intenzione di arrivare a 1.44 TW nel 2015)?
La corsa al carbone è comune anche a India e Sud Africa (ne ho accennato qui).

D'altra parte se il nostro problema è ridurre le emissioni di carbonio, mi pare piuttosto naturale che venga interpellato il paese che oggi ne produce in maggiore quantità e che numeri alla mano, ne produrrà sempre di più [...]

Non sarebbe più corretto ragionare per emissioni pro capite?

[debris74]

per sdrammatizzare un po:


sapete che poco prima dell'nvenzione dell'auto, quando ci si spostava solo con carrozze e cavalli, c'era il Global Shitting. Non scherzo... tutti erano preoccupati perchè la cacca dei cavalli sulle strade aumentava a ritmi vertiginosi (lol) e non si faceva in tempo a ripulire. Si pensava che da li a pochi anni finissimo tutti sepolti dalla cacca...

[geonovanta_chianti]

Beh... la cacca che ci sommerge oggi è molta di più, solo che abbiam fatto abitudine alla puzza.

[debris74]

Beh... la cacca che ci sommerge oggi è molta di più, solo che abbiam fatto abitudine alla puzza.

ehehe... io giuro che non ho la minima idea di come facciano quelli che fanno Jogging dalle 17 in poi in pieno centro oppure quelli che vanno in bici in strada sempre nelle ore di punta. ma non è pericoloso respirare così "direttamente" le schifezze che buttano fuori le auto?? io a volte, quando cammino, devo mettermi il fazzoletto su bocca e naso, perchè non resisto dalla puzza.



\fp\

[ldanieli]

Non sarebbe più corretto ragionare per emissioni pro capite?[/QUOTE]


non sono un esperto di questioni energetiche, ma ad occhio dovrebbe essere quello il sistema corretto. Un sistema che, a quanto ne so, inchioderebbe gli USA-ensi alle loro responsabilità.

[debris74]

non sono un esperto di questioni energetiche, ma ad occhio dovrebbe essere quello il sistema corretto. Un sistema che, a quanto ne so, inchioderebbe gli USA-ensi alle loro responsabilità.

e anche qui sono d'accordo: i primi che dovrebbero dare l'esempio sono gli americani, ma non possono farlo, perchè altrimenti crollerebbe tutto il sistema capitalista.