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Risultati da 31 a 40 di 56
  1. #31
    Vento forte L'avatar di debris74
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    Predefinito Re: World headed for irriversible climate change, IEA warns

    quello che voglio dire è che il processo x ridurre le emissioni di CO2 e di ridistribuzione delle ricchezze energetiche su scala globale, richiederà almeno 100-300 anni. prima di questo tempo, non vedo come possano diminuire le emissioni di CO2, se non attraverso catastrofi apocalittiche...
    Ultima modifica di debris74; 28/11/2011 alle 15:01

  2. #32
    Brezza leggera
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    Predefinito Re: World headed for irriversible climate change, IEA warns

    Citazione Originariamente Scritto da debris74 Visualizza Messaggio
    e anche qui sono d'accordo: i primi che dovrebbero dare l'esempio sono gli americani, ma non possono farlo, perchè altrimenti crollerebbe tutto il sistema capitalista.
    Non siamo tanto lontani da che ciò avvenga.... forse più vicini che rispetto all'esaurimento di energie NON rinnovabili...

  3. #33
    Uragano L'avatar di FunMBnel
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    Predefinito Re: World headed for irriversible climate change, IEA warns

    Citazione Originariamente Scritto da Hydraulics Visualizza Messaggio
    Non sarebbe più corretto ragionare per emissioni pro capite?
    Che guarda caso è la posizione sponsorizzata dai Paesi in via di sviluppo e osteggiata da quelli sviluppati, USA in primis.
    Neutrofilo, normofilo, fatalistofilo: il politically correct della meteo
    27/11: fuori a calci i pregiudicati. Liberazione finalmente.

  4. #34
    Vento fresco
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    Predefinito Re: World headed for irriversible climate change, IEA warns

    Comunque anche pro capite le emissioni cinesi non sono più basse, nel 2010 sono state uguali a quelle italiane e superiori a francia e spagna mentre rimangono tuttora inferiori alla media europea ma considerati anche gli ultimi dati sulla produzione di carbone (3.11 miliardi di tonnellate nei soli primi 10 mesi del 2011 contro 3.24 dello scorso anno) il sorpasso è oramai vicino; rimangono lontani gli usa,canada e australia.
    Tra i grandi paesi quelli che consumano ancora poco pro capite sono India,Brasile e Indonesia.

    In tonnellate di co2 pro-capite:
    Italia: 6.8
    Francia: 5.9
    Spagna: 6.3
    Germania: 10.0
    EU-27: 8.1
    USA: 16.9
    Cina: 6.8
    India: 1.5
    Indonesia: 1.9
    Brasile: 2.2

    Global CO2 emissions soar despite efforts by industrialised countries - News & events - JRC - European Commission



  5. #35
    Vento forte L'avatar di debris74
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    Predefinito Re: World headed for irriversible climate change, IEA warns

    Citazione Originariamente Scritto da elz Visualizza Messaggio
    Comunque anche pro capite le emissioni cinesi non sono più basse, nel 2010 sono state uguali a quelle italiane e superiori a francia e spagna mentre rimangono tuttora inferiori alla media europea ma considerati anche gli ultimi dati sulla produzione di carbone (3.11 miliardi di tonnellate nei soli primi 10 mesi del 2011 contro 3.24 dello scorso anno) il sorpasso è oramai vicino; rimangono lontani gli usa,canada e australia.
    Tra i grandi paesi quelli che consumano ancora poco pro capite sono India,Brasile e Indonesia.

    In tonnellate di co2 pro-capite:
    Italia: 6.8
    Francia: 5.9
    Spagna: 6.3
    Germania: 10.0
    EU-27: 8.1
    USA: 16.9
    Cina: 6.8
    India: 1.5
    Indonesia: 1.9
    Brasile: 2.2

    Global CO2 emissions soar despite efforts by industrialised countries - News & events - JRC - European Commission



    il brasile e l'india, due paesi enormi, tenderanno a salire verso i livelli cinesi. per questo dico che se l'IEA ci da x spacciati tra 5 anni, possiamo pure stappare le bottiglie buone e fare festa, un po' come facevano duarante la peste bubbonica...




  6. #36
    Vento forte L'avatar di debris74
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    Predefinito Re: World headed for irriversible climate change, IEA warns

    da notare come alcuni tra i paesi che hanno manenuto di più le promesse di kyoto, siano anche tra quelli che stanno agonizzando di più per la crisi economica:

  7. #37
    Vento forte L'avatar di debris74
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    Predefinito Re: World headed for irriversible climate change, IEA warns

    e qui la lista di chi emette in totale più gas serra:
    1. China1 – 17%, 5.8
    2. United States3 – 16%, 24.1
    3. European Union-273 – 11%, 10.6
    4. Indonesia2 – 6%, 12.9
    5. India – 5%, 2.1
    6. Russia3 – 5%, 14.9
    7. Brazil – 4%, 10.0
    8. Japan3 – 3%, 10.6
    9. Canada3 – 2%, 23.2
    10. Mexico – 2%, 6.4

  8. #38
    Burrasca L'avatar di steph
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    Predefinito Re: World headed for irriversible climate change, IEA warns

    Citazione Originariamente Scritto da debris74 Visualizza Messaggio
    da notare come alcuni tra i paesi che hanno manenuto di più le promesse di kyoto, siano anche tra quelli che stanno agonizzando di più per la crisi economica:
    D'altra parte, la crisi è partita dagli USA che non hanno firmato Kyoto, per tutt’altra ragione. Il primo paese europeo ad essere colpito è stata l’Islanda che è fuori dalla Comunità Europea e dall’euro e di certo non ha problemi energetici. Insomma: il legame fra Kyoto e l’attuale crisi è tutt'altro che evidente.
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  9. #39
    Vento forte L'avatar di debris74
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    Predefinito Re: World headed for irriversible climate change, IEA warns

    Citazione Originariamente Scritto da steph Visualizza Messaggio
    D'altra parte, la crisi è partita dagli USA che non hanno firmato Kyoto, per tutt’altra ragione. Il primo paese europeo ad essere colpito è stata l’Islanda che è fuori dalla Comunità Europea e dall’euro e di certo non ha problemi energetici. Insomma: il legame fra Kyoto e l’attuale crisi è tutt'altro che evidente.

    eh qui entriamo in un discorso ancora più complesso. gli USA secondo le mie lmitate conoscenze economiche non hanno firmato kyoto (1997) perchè già erano un po' alle corde. cioè gli USA è dalla crisi del '75 che perdono colpi. dopo l'11 settembre la spesa militare è diventata enorme. a Bush nemmeno gli è passato per la mente Kyoto. idem Obama nel 2011.

    nonostante questo c'è stata una crisi economica globale per dei mutui subprime americani. forse davvero non ci azzecca molto, ma non vorrei che l'accettare le condizioni di kyoto di allora, fosse per gli USA una cosa impossibile da fare, anche perchè avrebbe signifcato la fine del capitalismo cioè del mondo così come lo conosciamo.

    voglio dire: il capitalismo ed in particolare europa e USA sono già in crisi di loro, se poi chiediamo anche di fare sacrifici per la CO2... non so se qualcuno di voi è mai stato in Texas. io si e ci sono andato in vacanza per 6 anni di fila. non ho mai visto tante pale eoliche come nel Texas. Non è che gli americani non stanno cercando di fare il possibile per implementare nuove forme energetiche pulite, è proprio che più di così sembra impossibile al momento fare - altrimenti si finisce per far crollare il sistema e quindi si parla di crisi globali al livello di quelle del '29.

    ora che cosa preferiamo: morire di fame tramite la svalutazione di ogni nostro bene (case e conti in banca) da un giorno con l'altro, oppure accettare che la T. media di Gaia sia di 0.6° sopra la media con tendenza ad aumentare?

    io preferisco sinceramente la seconda delle due. cmq questa è una mia teoria e spero che nessuno confermi che dobbiamo per forza scegliere tra le due cose...



    Ultima modifica di debris74; 29/11/2011 alle 02:03

  10. #40
    Vento teso L'avatar di Simone Lussardi
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    Predefinito Re: World headed for irriversible climate change, IEA warns

    Citazione Originariamente Scritto da ldanieli Visualizza Messaggio
    Simone,
    francamente nell'articolo non ho letto, come te, tutto questo livore verso la Cina. D'altra parte se il nostro problema è ridurre le emissioni di carbonio, mi pare piuttosto naturale che venga interpellato il paese che oggi ne produce in maggiore quantità e che numeri alla mano, ne produrrà sempre di più (ho letto che da quelle parti vengono immatricolate qualcosa come 100000 auto al giorno, cmq una cifra del genere, spaventosa).
    Il taglio dell'articolo mi sembrava piuttosto scientifico; se vogliamo spostarci sul piano morale etico, che esula da questa discussione, per quel che vale (cioè zero) la mia opinione può essere vicina alla tua, perchè è chiaro che la responsabilità storica maggiore è dell'occidente e in particolare degli USA, che pure avendo potenzialmente le maggiori capacità tecnologiche, rifiutano di cambiare rotta.
    E poi è pur sempre l'occidente il responsabile indiretto di molto inquinamento cinese, dato che compriamo la loro produzione (non credo di sbagliarmi, ma penso che il 90 per cento dei giocattoli che gli europei acquisteranno per Natale, arrivano da lì).
    Però con le polemiche sull'attribuzione delle colpe non si va da nessuna parte, perchè i gas climalteranti non si fermano ai confini degli stati e le conseguenze restano globali, sono solo scuse per perdere tempo, rimandare e non fare nulla.

    ciao,
    Lorenzo
    Non discuto certamente sulle quantita' di CO2, che sono probabilmente vere. Ci sarebbe da chiedersi pero' come vengano generate. Ad esempio, una cospicua parte e' generata da multinazionali d'oltre-oceano che hanno de-localizzato qui le loro produzioni, come giustamente hai intuito (piu' che comperare produzione, sono loro stessi che producono !)... L'argomento e' troppo complesso per non sfociare fuori tema. Da qui si arriva comunque a una conclusione: senza un accordo globale e' inutile pensare che uno stato (anche il piu' "emettitore") possa o debba porre rimedio da se'.

    ...chat con James Reynolds, www.typhoonfury.com

    James says:
    http://www.wmo.int/pages/mediacentre...nfo_58_en.html
    Simone says:
    holy s**t....
    James says:
    now that's something I'd like to film!!
    Always looking at the sky...

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