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  1. #5221
    Uragano
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    Predefinito Re: Monitoraggio sismico in Italia e nel mondo: qui!

    291 ultimo dato, il sindaco di Amatrice ha detto ci sono ancora 15-20 dispersi.
    Anche Roma paga un alto prezzo, dato che moltissime vittime erano di Roma, oppure ci vivevano da molti anni

  2. #5222
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    Predefinito Re: Monitoraggio sismico in Italia e nel mondo: qui!

    Citazione Originariamente Scritto da Paolazzo Visualizza Messaggio
    Ah scusami... allora non ho capito la tua domanda... il nesso tra cosa?
    Là per là ho pensato che tu stessi dando credito a millantate e truffaldine operazioni dell'INGV!
    Al contrario! Volevo far notare questa differenza in tempi non sospetti... mi dici te che motivo ci sarebbe ad abbassare un 4.2 portandolo a 4.0? è evidente che le misurazioni sono proprio così...
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  3. #5223
    Burrasca L'avatar di -=VeNoSa=-
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    Predefinito Re: Monitoraggio sismico in Italia e nel mondo: qui!

    Citazione Originariamente Scritto da ToreMatera Visualizza Messaggio
    Tornando al monitoraggio vero e proprio e alle scosse che possano anticipare eventi maggiori, terrei d'occhio la zona della Garfagnana dove si sono registrate alcune scosse ravvicinate.
    Un'altra zona è a Petralia Soprana nel Palermitano con numerose scosse ed infine un'altra nel beneventano nella ahimè nota Irpinia.
    Al momento sono queste tre le piu "attive" esclusa ovviamente la zona del centro Italia.

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    Purtroppo quella è la faglia del Sannio, che a differenza di quelle Irpine, è ancora carica ed altamente rischiosa.

  4. #5224
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    Predefinito Re: Monitoraggio sismico in Italia e nel mondo: qui!

    Citazione Originariamente Scritto da Beppe Visualizza Messaggio
    Puoi chiedere al tuo esperto dove ha letto queste baggianate?
    Quindi, secondo l'esperto, tuitti i palazzi di 28 piani in c.a., dobbiamo costruirli in un giorno solo, ma soprattutto con un'unica gettata
    Digli che pilastri e solai, legano tra di loro per mezzo dei ferri, e non della "calce"( a parte che è calcestruzzo e non calce)
    Se poi vuole anche farsi un giretto in qualche azienda italiana, che produce materiali e componenti per le ristrutturazioni e i consolidamenti, forse impara anche che ci sono leganti utilizzabili anche a distanza di anni, che permettono di legare due strutture completamente diverse , e realizzate in tempi diversi( anche a distanza di anni)
    Per esperienza conoscendo bene "l'esperto" ti suggerisco di lasciare perdere di farlo ragionare, si autoconvince delle cose ed è difficile smontarlo...

    In zona una persona ha liberato un arcata da una porta garage che presumo fosse stata costruita in aggiuntasotto di essa (non so come spiegarmi meglio) senza fare nemmeno un graffio all'arcata che presumo sia un punto di scarico del peso della parete sovrastante...
    Lui sostiene che il palazzo a causa di questi lavori è a rischio di crollo per aver scavato ( e secondo me hanno solo tolto del materiale aggiunto successivamente) sotto l'arcata...

    Non sono ferreo nel mestiere ma non vedo alcun rischio, discorso diverso se intaccavi l'arcata ben allora ovvio che la parete sovrastante rischiava...

    Io ho trovato qualcosa di simile detta "dall'esperto" al punto 5 di questo link... TERREMOTO: LE 9 REGOLE PER UNA CASA ANTISISMICA | 6aprile.it
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  5. #5225
    Burrasca forte L'avatar di ToreMatera
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    Predefinito Re: Monitoraggio sismico in Italia e nel mondo: qui!

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Si tratta semplicemente di magnitudo interno e magnitudo momento, questa utilizzata dagli americani (L'Aquila era 5,8 MI e 6,3 Mw) tutto qui
    Questo perchè la Ml (magnitudo locale) è misurabile entro 600km dall'ipocentro. A maggiore distanza si calcolano le ampiezze delle onde sismiche (Mw magnitudo momento). Ciò determine differenze sostanziali tra le misurazioni ovviamente.

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    Dati realtime da San Vito di Spilamberto (MO)


    Always looking at the sky...

  6. #5226
    Burrasca L'avatar di -=VeNoSa=-
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    Predefinito Re: Monitoraggio sismico in Italia e nel mondo: qui!

    Citazione Originariamente Scritto da Rws Visualizza Messaggio

    ....
    Nelle zone terremotate attuali si spenderanno soldi per la ricostruzione ed anche per la prevenzione, ma per quest'ultimo aspetto probabilmente le stesse zone in una ipotetica classifica di priorità dovrebbero essere le ultime ad avere fondi. Semplicemente perchè la storia insegna che difficilmente le stesse zone saranno colpite a breve-medio termine (credo si possa tranquillamente azzardare almeno un 20-30 anni).
    Provo a spiegarmi meglio:
    aver avuto oggi a L'Aquila edifici messi in sicurezza è stato sostanzialmente inutile, considerata la distanza.
    Dopo il terremoto dell'Aquila sarebbe stato importante mettere in sicurezza soprattutto le zone adiacenti, considerato anche il fatto che molti esperti si aspettavano un terremoto proprio nelle zone interessate oggi, non L'Aquila.

    L'esempio di Norcia messa in sicurezza dopo i suoi terremoti costituisce una eccezione, e comunque Norcia ha goduto della sua sicurezza oggi e per un lungo periodo di tempo in cui altre zone colpite da terremoti gravi non lo erano.

    Nella sostanza se vuoi metterti in sicurezza con i fondi pubblici devi sperare in un terremoto che non ti ammazzi prima.
    Questo è il motivo per cui insisto anche sull'iniziativa privata.
    Che fondi possono aspettarsi oggi le zone (penso al Sannio e alla Calabria) che ora sono le principali candidate al prossimo terremoto distruttivo?
    E' un ragionamento pericoloso, ed in parte, superficiale.
    Proprio l'esempio di Norcia è lampante, una zona appena disastrata da un sisma alla quale urgono interventi, per logica è la prima che viene a beneficiare delle dovute adeguazioni. Sarebbe controproducente "apparare i danni" al momento ed intervenire, dopo qualche decennio con gli adeguamenti.
    Altra questione, con la quale definisco pericoloso e superficiale il tuo discorso, è il fatto che non tutti i terremoti sono uguali e nulla è scontato.
    Sarà che una faglia scarica tutta la sua energia per starsene "buona" nei decenni successivi ma non è una regola.
    Da tener conto poi, e qui mi collego all'esempio di Norcia, che buona parte dell'Appennino è interessata da più faglie ravvicinate.
    Ad esempio nella zona di S.Giuliano si potrebbe dormire su 7 cuscini, avendo la faglia sottostante scaricato tutta l'energia (?) nel sisma del 2002.
    Ma se la zona del Sannio tirasse una steccata, senza adeguamenti, anche quella zona verrebbe devastata.
    Pensa poi a zone che sono circondate da 4-5 faglie cosa rischiano in ogni istante, e Norcia non è nemmeno fra queste...

  7. #5227
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Monitoraggio sismico in Italia e nel mondo: qui!

    Citazione Originariamente Scritto da Valdelsano80 Visualizza Messaggio
    I miei accirgimenti alle scosse non sono conseguenza del sisma del centro Italia, ma bensì facenti capo di una situazione locale... negli ultimi due anni si sono avuti anche importanti sciami in zona con scosse ben avvertite... tutto questo si chiama osservazione...

    Se non ti torna che io faccia osservazione locale... come mi spieghi che a Roma paragonando facciano tanto puzzo per un po' di nevischio in inverno come fosse un nevone abruzzese...

    Quindi sto parlando del mio "nevischio"...

    Se poi stucca che uno elabori, arricchisca di dati informativi della propria zona per rendere partecpi deòòa situazione, allora tanto vale tenernersili per se...

    Le pagine addietro di questo TD parlano di mie osservazioni passate, ecco per cui rettifico che non rientro in quella cerchia che citi chge dici "arriva" solamente perchè ha acceso la tv...
    Io non potevo saperlo, sono intervenuto perché ho pensato (erroneamente da quanto mi dici) che volessi arrivate lì a parare. Chiedo venia anche se si può evitare di essere così permalosi.
    Si vis pacem, para bellum.

  8. #5228
    TT-chaser L'avatar di Nico
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    Predefinito Re: Monitoraggio sismico in Italia e nel mondo: qui!

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Un geologo ha detto che la carta sismica italiana va aggiornata perchè vecchia di 10 anni.
    Arquata, ha detto, risultava in zona 2 anzichè 1
    Anche se dovesse rientrare in zona 1 con una nuova classificazione, i comuni classificati in zona 2 non è che siano più "tranquilli", è semplicemente un po' meno probabile che in un certo periodo di tempo avvenga un terremoto disastroso. Se dovesse rimanere in zona 2 non sarebbe per nulla strano.

    Citazione Originariamente Scritto da -=VeNoSa=- Visualizza Messaggio
    Purtroppo quella è la faglia del Sannio, che a differenza di quelle Irpine, è ancora carica ed altamente rischiosa.
    La zona del sannio è davvero una bomba ad orologeria, zona molto molto sismica in quiescenza da secoli. Una stecca over 7.0 richter potrebbe tirarla in qualsiasi momento :/
    Stesso discorso per Sila e Aspromonte.
    Ultima modifica di Nico; 28/08/2016 alle 01:36

  9. #5229
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    Predefinito Re: Monitoraggio sismico in Italia e nel mondo: qui!

    Ancora numerose scosse in provincia di Rieti e Perugia.
    La più forte di 3,4 ad Amatrice ( RI ) alle 23:30 circa .
    Le uniche scosse fuori zona sono registrate a: Rezzoaglio ( GE ) alle 20:40 circa con 2,0 ed a Finale Emilia all' 1:40 circa con 2,2,.

    tramite Tapatalk

  10. #5230
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    Predefinito Re: Monitoraggio sismico in Italia e nel mondo: qui!

    Citazione Originariamente Scritto da -=VeNoSa=- Visualizza Messaggio
    E' un ragionamento pericoloso, ed in parte, superficiale.
    Proprio l'esempio di Norcia è lampante, una zona appena disastrata da un sisma alla quale urgono interventi, per logica è la prima che viene a beneficiare delle dovute adeguazioni. Sarebbe controproducente "apparare i danni" al momento ed intervenire, dopo qualche decennio con gli adeguamenti.
    Altra questione, con la quale definisco pericoloso e superficiale il tuo discorso, è il fatto che non tutti i terremoti sono uguali e nulla è scontato.
    Sarà che una faglia scarica tutta la sua energia per starsene "buona" nei decenni successivi ma non è una regola.
    Da tener conto poi, e qui mi collego all'esempio di Norcia, che buona parte dell'Appennino è interessata da più faglie ravvicinate.
    Ad esempio nella zona di S.Giuliano si potrebbe dormire su 7 cuscini, avendo la faglia sottostante scaricato tutta l'energia (?) nel sisma del 2002.
    Ma se la zona del Sannio tirasse una steccata, senza adeguamenti, anche quella zona verrebbe devastata.
    Pensa poi a zone che sono circondate da 4-5 faglie cosa rischiano in ogni istante, e Norcia non è nemmeno fra queste...
    Ti sei dimenticato la parte più importante

    Citazione Originariamente Scritto da Rws Visualizza Messaggio
    E qui veniamo a considerazioni che portano ad evidenti paradossi e contraddizioni.

    Nelle zone terremotate attuali si spenderanno soldi per la ricostruzione ed anche per la prevenzione, ma per quest'ultimo aspetto probabilmente le stesse zone in una ipotetica classifica di priorità dovrebbero essere le ultime ad avere fondi. Semplicemente perchè la storia insegna che difficilmente le stesse zone saranno colpite a breve-medio termine (credo si possa tranquillamente azzardare almeno un 20-30 anni).
    Provo a spiegarmi meglio:
    aver avuto oggi a L'Aquila edifici messi in sicurezza è stato sostanzialmente inutile, considerata la distanza.
    Dopo il terremoto dell'Aquila sarebbe stato importante mettere in sicurezza soprattutto le zone adiacenti, considerato anche il fatto che molti esperti si aspettavano un terremoto proprio nelle zone interessate oggi, non L'Aquila.

    L'esempio di Norcia messa in sicurezza dopo i suoi terremoti costituisce una eccezione, e comunque Norcia ha goduto della sua sicurezza oggi e per un lungo periodo di tempo in cui altre zone colpite da terremoti gravi non lo erano.

    Nella sostanza se vuoi metterti in sicurezza con i fondi pubblici devi sperare in un terremoto che non ti ammazzi prima.
    Questo è il motivo per cui insisto anche sull'iniziativa privata.
    Che fondi possono aspettarsi oggi le zone (penso al Sannio e alla Calabria) che ora sono le principali candidate al prossimo terremoto distruttivo?
    Mi pare evidente poi che quando suddivido in spese per ricostruzione e prevenzione è sottinteso che la ricostruzione comprenda anche la prevenzione, con nuove costruzione a norma. Per semplice prevenzione intendo adeguamento a norma di edifici che non hanno avuto danni rilevanti.
    A L'Aquila ho ottimi motivi di pensare che siano stati messi in sicurezza con fondi pubblici anche edifici non gravemente danneggiati.
    Non sono crollati allora, figurati se avevano danni col terremoto di questi giorni.
    Oggi tutti gli esperti dicono che in quella zona il sistema di faglie si è scaricato.
    Ha senso investire velocemente nell'adeguamento in quella zona oggi con la scarsità dei fondi che ci sono?
    Secondo me no. Ci fossero per tutti ok, ma non ci sono.
    Il problema vero è che i fondi per tutti non li hanno trovati in epoche di vacche grasse, figurarsi oggi.
    Ed il motivo per cui non si farà quasi nulla oggi è proprio per le tue considerazioni sulla mia "pericolosità", che se ho inteso bene è riferita alla possibilità che oggi spendo qua e domani il terremoto distrugge la.

    Questa è una evenienza che ovviamente ritengo scontata ma l'alternativa è che non si farà nulla da nessuna parte.
    Se sono un padre e i miei figli 10 figli sono tutti in pericolo ma so che ogni anno ho i soldi per metterne in sicurezza uno solo che faccio, aspetto 10 anni per metterli in sicurezza tutti, col rischio che ne trovo qualcuno morto tra tutti, o spendo ogni hanno quel poco che ho per salvare almeno quello che ritengo più in pericolo?

    La risposta è banalmente scontata.

    E da questo punto di vista posso accettare il "pericoloso" ma non il superficiale.
    I terremoti sono "imprevedibili" ma fino ad un certo punto.
    La sequenza dei terremoti storici distruttivi è ben nota, e la sovrapposizione storica della zone interessate da vittime, perchè credo sia questo ciò che più interessa, è irrilevante.
    Prima lista che ho trovato.

    ECCO TUTTI I TERREMOTI PIÙ FORTI DI M.5,5 DELLA STORIA D'ITALIA | 6aprile.it |

    Quando non si sa cosa scegliere si agisce per priorità, per lo stato la priorità è l'edilizia pubblica, in particolare scuole ed ospedali.
    Da dove si comincia? Dal maggior rischio. La mappa sismica con le maggiori accelerazioni è nota. E la scienza ci dice che alcune di queste zone sono scariche, forse è meglio partire da altre. Il privato ha già le detrazioni, posso immaginare ulteriori agevolazioni per chi ha basso reddito.
    Ma oltre non si va. Molto interessante sarebbe il certificato antisismico da abbinare ad assicurazione obbligatoria. Vedrai come cala il premio se metti in sicurezza. E una vera campagna di informazione.

    Ultima modifica di Rws; 28/08/2016 alle 09:23

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