291 ultimo dato, il sindaco di Amatrice ha detto ci sono ancora 15-20 dispersi.
Anche Roma paga un alto prezzo, dato che moltissime vittime erano di Roma, oppure ci vivevano da molti anni
CAMPIONE - Totometeo 2014
Per esperienza conoscendo bene "l'esperto" ti suggerisco di lasciare perdere di farlo ragionare, si autoconvince delle cose ed è difficile smontarlo...
In zona una persona ha liberato un arcata da una porta garage che presumo fosse stata costruita in aggiuntasotto di essa (non so come spiegarmi meglio) senza fare nemmeno un graffio all'arcata che presumo sia un punto di scarico del peso della parete sovrastante...
Lui sostiene che il palazzo a causa di questi lavori è a rischio di crollo per aver scavato ( e secondo me hanno solo tolto del materiale aggiunto successivamente) sotto l'arcata...
Non sono ferreo nel mestiere ma non vedo alcun rischio, discorso diverso se intaccavi l'arcata ben allora ovvio che la parete sovrastante rischiava...
Io ho trovato qualcosa di simile detta "dall'esperto" al punto 5 di questo link...TERREMOTO: LE 9 REGOLE PER UNA CASA ANTISISMICA | 6aprile.it
CAMPIONE - Totometeo 2014
Questo perchè la Ml (magnitudo locale) è misurabile entro 600km dall'ipocentro. A maggiore distanza si calcolano le ampiezze delle onde sismiche (Mw magnitudo momento). Ciò determine differenze sostanziali tra le misurazioni ovviamente.
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E' un ragionamento pericoloso, ed in parte, superficiale.
Proprio l'esempio di Norcia è lampante, una zona appena disastrata da un sisma alla quale urgono interventi, per logica è la prima che viene a beneficiare delle dovute adeguazioni. Sarebbe controproducente "apparare i danni" al momento ed intervenire, dopo qualche decennio con gli adeguamenti.
Altra questione, con la quale definisco pericoloso e superficiale il tuo discorso, è il fatto che non tutti i terremoti sono uguali e nulla è scontato.
Sarà che una faglia scarica tutta la sua energia per starsene "buona" nei decenni successivi ma non è una regola.
Da tener conto poi, e qui mi collego all'esempio di Norcia, che buona parte dell'Appennino è interessata da più faglie ravvicinate.
Ad esempio nella zona di S.Giuliano si potrebbe dormire su 7 cuscini, avendo la faglia sottostante scaricato tutta l'energia (?) nel sisma del 2002.
Ma se la zona del Sannio tirasse una steccata, senza adeguamenti, anche quella zona verrebbe devastata.
Pensa poi a zone che sono circondate da 4-5 faglie cosa rischiano in ogni istante, e Norcia non è nemmeno fra queste...
Si vis pacem, para bellum.
Anche se dovesse rientrare in zona 1 con una nuova classificazione, i comuni classificati in zona 2 non è che siano più "tranquilli", è semplicemente un po' meno probabile che in un certo periodo di tempo avvenga un terremoto disastroso. Se dovesse rimanere in zona 2 non sarebbe per nulla strano.
La zona del sannio è davvero una bomba ad orologeria, zona molto molto sismica in quiescenza da secoli. Una stecca over 7.0 richter potrebbe tirarla in qualsiasi momento :/
Stesso discorso per Sila e Aspromonte.
Ancora numerose scosse in provincia di Rieti e Perugia.
La più forte di 3,4 ad Amatrice ( RI ) alle 23:30 circa .
Le uniche scosse fuori zona sono registrate a: Rezzoaglio ( GE ) alle 20:40 circa con 2,0 ed a Finale Emilia all' 1:40 circa con 2,2,.
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Ti sei dimenticato la parte più importante
Mi pare evidente poi che quando suddivido in spese per ricostruzione e prevenzione è sottinteso che la ricostruzione comprenda anche la prevenzione, con nuove costruzione a norma. Per semplice prevenzione intendo adeguamento a norma di edifici che non hanno avuto danni rilevanti.
A L'Aquila ho ottimi motivi di pensare che siano stati messi in sicurezza con fondi pubblici anche edifici non gravemente danneggiati.
Non sono crollati allora, figurati se avevano danni col terremoto di questi giorni.
Oggi tutti gli esperti dicono che in quella zona il sistema di faglie si è scaricato.
Ha senso investire velocemente nell'adeguamento in quella zona oggi con la scarsità dei fondi che ci sono?
Secondo me no. Ci fossero per tutti ok, ma non ci sono.
Il problema vero è che i fondi per tutti non li hanno trovati in epoche di vacche grasse, figurarsi oggi.
Ed il motivo per cui non si farà quasi nulla oggi è proprio per le tue considerazioni sulla mia "pericolosità", che se ho inteso bene è riferita alla possibilità che oggi spendo qua e domani il terremoto distrugge la.
Questa è una evenienza che ovviamente ritengo scontata ma l'alternativa è che non si farà nulla da nessuna parte.
Se sono un padre e i miei figli 10 figli sono tutti in pericolo ma so che ogni anno ho i soldi per metterne in sicurezza uno solo che faccio, aspetto 10 anni per metterli in sicurezza tutti, col rischio che ne trovo qualcuno morto tra tutti, o spendo ogni hanno quel poco che ho per salvare almeno quello che ritengo più in pericolo?
La risposta è banalmente scontata.
E da questo punto di vista posso accettare il "pericoloso" ma non il superficiale.
I terremoti sono "imprevedibili" ma fino ad un certo punto.
La sequenza dei terremoti storici distruttivi è ben nota, e la sovrapposizione storica della zone interessate da vittime, perchè credo sia questo ciò che più interessa, è irrilevante.
Prima lista che ho trovato.
ECCO TUTTI I TERREMOTI PIÙ FORTI DI M.5,5 DELLA STORIA D'ITALIA | 6aprile.it |
Quando non si sa cosa scegliere si agisce per priorità, per lo stato la priorità è l'edilizia pubblica, in particolare scuole ed ospedali.
Da dove si comincia? Dal maggior rischio. La mappa sismica con le maggiori accelerazioni è nota. E la scienza ci dice che alcune di queste zone sono scariche, forse è meglio partire da altre. Il privato ha già le detrazioni, posso immaginare ulteriori agevolazioni per chi ha basso reddito.
Ma oltre non si va. Molto interessante sarebbe il certificato antisismico da abbinare ad assicurazione obbligatoria. Vedrai come cala il premio se metti in sicurezza. E una vera campagna di informazione.
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Ultima modifica di Rws; 28/08/2016 alle 09:23
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