Semplice...l'Abruzzo prima dell'Unità d'Italia apparteneva al Regno delle Due Sicilie, influenzandone il dialetto...anche il Cassinate e la zona di Formia-Gaeta hanno una cadenza simil-campana più che centrale per lo stesso motivo. Credo dipenda appunto dalle vecchie divisioni territoriali...
Ad esempio il dialetto della Tuscia viterbese rientra in quelli umbro-laziali, ma basta attraversare immediatamente il confine col grossetano (ex Granducato di Toscana) che il dialetto cambia radicalmente...o meglio, abbiamo diverse forme grammaticali in comune (abbreviazione dei verbi, uso dell'articolo "la" davanti ai nomi femminili, uso del si impersonale ecc), ma è proprio la cadenza a risultare diversa...c'è un confine ben preciso dovuto essenzialmente a questa ragione.
Anno 2019
Pioggia: 601,0 mm (Agg. 3 Ottobre)
Neve: 4,5 cm.
Diciamo che il confine del Regno delle due Sicilie ha ricalcato(ma non sempre) quello più antico linguistico.Infatti l'Aquila(città)e Tagliacozzo pur essendo in Abruzzo,ed essendo già nel regno delle due sicilie,hanno comunque mantenuto un dialetto centrale(erano discendenti quelle aree dagli antichi sabini) a dispetto del fatto che erano inglobate nel regno meridionale.Sembra incredibile,ma i nostri dialetti italiani ricalcano gli antichi confini dei popoli preromani(basta pensare all'area celtica,o di influenza celtica, o a quella osca,per cui dalla prima discendono i dialetti del nord sino a Senigallia,e dalla seconda tutti i dialetti dall'Abruzzo in giù(escluso il Salento e la parte sud della Calabria,che insieme alla Sicilia fa parte di un'altra macroarea).Se leggi un carme di Catullo(mi pare il n° 85 o 83 non ricordo) rimarrai colpito dal fatto che gli stessi "difetti" di pronuncia dei toscani di oggi erano i medesimi degli etruschi di ieri.
Un'ultima curiosità,a Roma fino al 1300 si parlava un dialetto di tipo meridionale(che era diventato meridionale nel tempo per il massicci flussi migratori dalla "Campania felix" già in epoca romana tarda).Ci pensarono i Papi medicei a riportarlo al centro.
Poi tornando al Granducato di Toscana,è chiaro che ci sono state influenze che hanno finito per fissare determinati confini,togliendo alcune aree già etrusche per l'influenza di Roma nel viterbese.
P.S. il carme di Catullo dovrebbe essere il n°84
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 15/10/2013 alle 13:47
Uhm Ennio però la parlata aquilana non mi pare molto centrale, è si meno pronunciata rispetto a quella del basso Abruzzo, però definirlo dialetto centrale...
Stefano non lo dico io ma gli studiosi:poi attenzione io parlo della città dell'Aquila,non della provincia,ossia da Aquila verso nord-ovest(Cagnano amiterno):già se vai alla periferia est,il dialetto sfuma gradualmente nei dialetti meridionali.Il confine(che vale pure per Frosinone) è dato dalla perdita delle finali con le vocali pronunciate chiare che si perdono in una finale in "E" indistinta.Stessa cosa dicasi per il confine linguistico che passa tra Tagliacozzo(che ricorda per chi viene dall'adriatico il dialetto laziale) e quello della vicinissima Avezzano molto più meridionale.Guardati su wikipedia la cartina dei dialetti centrali e troverai i riscontri.
Interessante! Qui, probabilmente di derivazione etrusca, abbiamo un difetto di pronuncia delle lettere C e G seguite dalle I...ad esempio cucIna diventa cuscina oppure bugIa diventa buscia, cacIo è cascio...c'è una sorta di strascicazione...problema che non si riscontra al Nord o al Sud Italia e Sardegna
Anno 2019
Pioggia: 601,0 mm (Agg. 3 Ottobre)
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Un'altra particolarità di qui è dare del "voi" alle persone anziane...come forma di rispetto...
Per quanto riguarda l'articolo davanti ai nomi, si usa mettere "la" davanti ai femminili, in particolare nei confronti delle persone anziane: "la Maria", "la Giovanna"...ecc
Non si usa invece "il" davanti ai nomi maschili inizianti per consonanti...ma solo davanti a nomi che iniziano per vocale...es. "l'Umberto"
Si usa soprattutto nei paesi
Anno 2019
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State parlando di dialetti?
Proprio l'altro giorno dicevo a casa di quanto è impressionante la differenza di accento che c'è a Roma con quella che c'è a Pescara
cioè una cosa da far impallidire
il dialetto Romano è simpatico comunque , cosi come la gente , che è molto gentile
Ondata di gelo Febbraio 2012
Pineto 1.10m di neve ; 10/2/12 80cm!!!!!
Un giorno potrò dire : io c'ero !
il dialetto romano(ammesso poi che sia un dialetto,è piuttosto una parlata intellegibile da tutta l'Italia) ha secondo me una particolarità,è contagioso.Rischi di prenderlo in poco tempo.Il che per un abruzzese non è che sia un male(da abruzzese ti dico che il nostro dialetto è tuttaltro che piacevole a sentirsi).
Hai stramega ragione !
Non ho detto esplicitamente che il dialetto Romano è molto meglio , ma l'ho detto tra le righe ...
il nostro dialetto per me non è un problema , infatti non ho il benchè minimo accento del dialetto Pescarese ( qui infatti quando vado all'università i ragazzi non capiscono di dove sono , perchè non ho un accento particolare )
Ondata di gelo Febbraio 2012
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