io amo coltivare sia le piante dei climi freddi che quelle dei climi caldi,o meglio mi piacciono le sfide difficili.
Sul mio balcone,a seconda delle varie esposizioni si passa da una betulla ,un faggio,vari aceri,un pino silvestre,un abete bianco,sul lato nord;mentre sul lato sud-est ho acclimatato piante mediterranee,ed in un angolo ancora più riparato cactacee ed agrumi.Certamente il tutto è gradevole a vedersi soltanto se, piante tanto diverse non siano vicine da vederle insieme (sarebbe un minestrone inguardabile).
Questa grande varietà è possibile,perchè il clima dove abito (clima delle querce a foglia caduca) non è troppo freddo per le piante mediterranee,e nemmeno troppo caldo per quelle nordiche.Quelle più delicate,gli agrumi,comunque devo proteggerle,anche se beneficiano della posizione urbana e collinare ripara dalle gelate dei fondovalle.Insomma tutto dipende dai microclimi che si hanno e che spesso cambiano,nelle nostre città,nel giro di pochi metri tra una facciata esposta a nord ed una esposta a sud.
Nei giardini però,non si dovrebbe mai esagerare con inserimenti esotici,dove il paesaggio circostante è di tutt'altra natura.
Vero che quella montagna assolata protegge dal freddo,e che il versante sud delle Alpi permette adattamenti di piante esotiche,che non sarebbero possibili in pianura padana o nel versante nord dell'Appennino settentrionale,però certi inserimenti vanno fatti con una certa cautela.
Io ad esempio le palme le vedo bene solo lungo le riviere (specialmente liguri-tirreniche e nelle zone più meridionali della Penisola.Altrove sono fuori posto paesaggisticamente parlando.
Io essendo bonsaista sto coltivando decine e decine di essenze diverse...La maggior parte sono conifere di montagna quindi larici, pini cembri, pini silvestri, pini neri, mughi, abeti rossi, ginepri...
Ma coltivo anche latifoglie come faggi, bagolari, quercie, olivi, tigli e chi più ne ha più ne metta... Abito in una zona di pianura dove l'escursione termica da inversione è molto elevata anche in estate sia in negativo che in positivo...D'inverno quasi ogni anno va sui -10 con rarissime punte di albedo con neve fino a -15/-16 ogni 5 anni circa... D'estate le minime non superano mai i 20gradi(tranne in casi estremi) e le massime possono toccare i 38/39gradi con facilità....
Insomma ho un clima ideale per coltivare le conifere di montagna senza troppi guai(basta non far mancare l'acqua) che invece in città piena soffrono molto, soprattutto i larici..
Ho provato a coltivare piante tropicali come i ficus o altre essenze(persino baobab e le acacie africane) con successi molto scarsi...Ho avuto successo solo con le bouganville quindi ho abbandonato quelle essenze e uso solo quelle nostrane che onestamente mi piacciono di più...
libeccio rulez
nulla di trascendentale,è solo un balcone-terrazzo ,neanche tanto grande,che gira su tre lati dell'appartamento.
Sul forum del sito Giardinaggio .it,nella stanza Giardinaggio,alla pagina 2,trovi il 3d "le stagioni da un balcone" appunto il mio ,dove ho postato da tempo delle immagini durante le varie stagioni.
si... ogni inverno rimane un moncone di tronco dal quale a primavera rispuntano foglie cilindriformi che poi s'allargano a formare la foglia matura... ma non vengono protette da niente, per questo muoiono...
personalmente stonano, non si possono vedere... almeno non accanto ad un abete come nella foto che ho messo...
mio cugino in val di non ha un piccolo babano in vaso! e non è certo una valle calda
PS: non per dire ma qui prima delle minime sottozero germogliavano alcune vigne
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Ma di che palme si parla? perchè la Trachicarpus fortunei resiste anche a -15 senza problemi
libeccio rulez
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