Non vi è piu alcuna evidenza vulcanica su Toba(che ora è un lago dato il collasso di tutta la struttura dopo l'esplosione). Cosa che invece si ha sia su Yellowstone o sui Campi Flegrei ad esempio(attività di vulcanesimo secondario). Poi sarebbe gradito che argomentassi anche un pò le tue frasi e non solo contraddire le altre senza dare un minimo di spiegazione.
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Occhio, Yellowstone e Campi Flegrei sono ben altro che caldere "quasi inattive", sono attivissime e molto rischiose, apena negli anni 70 si e', il bradisismo era la lava che stava gonfiando ... idem Yellowstone, e' sotto stretta osservazione e l'anno scorso c'e' stato anche un allarme. Possono esplodere da un momento all'altro.
Toba esiste eccome, e' sempre li e minacciosissimo.
Come vulcani ce ne sono centinaia che possono esplodere da un momento all'altro, tanti sono attivi tutt'ora in modo leggero, il Tambora stesso lo scorso anno ha dato segnali poi, pare, rientrati.
Per il clima i + pericolosi sono quelli vicini all'equatore.
Vedi, il 12 di dicembre scorso, a Tokyo cè stato un vertice tra l'Universita' nipponica e il nostro Ente equivalente l'INGV, proprio sullo stato del Vesuvio, prorio perché l'Istituto Italiano ha chiesto pareri laggiu' che d'esperienza ne han fatta,come per i sismi. E loro han detto in seguito alla relazione e a presidi e visite precedenti che oltre al fattore urbano, il vulcano presenta una tra le caratteristiche piu' pericolose in generale: quella che non si sa dove erutti e ove possa colar giu' il materiale con piu' energia,perche' il Vesuvio ha sempre eruttato in modo diverso,cioè da un lato geografico, tanto che il Monte omma che s'erge sul lato est/nord est e d arriva sino al margine nord, è un esempio di accumulo di materiale ben diverso dall'eruzione di Pompei ed Ercolano che viceversa si trovano sul lato opposto. Sul clima concordo, perché in effetti gran sconvolgimenti almeno di quelli a livello emisferico non ne ha portati. E son quelli principali, gli altri piuttosto secondari, come visto dall'islandese di recente.
Ma tutta la paura è concentrata su d'un eruzione da qualche parte? E gli Oceani..,e l'attivita' solare.. ? Io credo che sia interessante anche sul post iniziato, se effettivamente una parte del surplus che s'è riscontrato fino a poco tempo fa, sia in parte davvero "inglobato" o "assorbito" dagli oceani, che ne occultano cosi' una possibile risalita o fanno registrare neutro il valore, come un arresto. E l'attivita' solare pure, che ha fatto registrare si' una diminuzione in questo quasi quinquennio ma che pero' ha mostrato altre forti attivita' di superfice, quali tempeste magnetiche e forti fluttuazioni del plasma. Tutte ricollegabili alle possibili fluttuazioni climatiche prossime. Quanto o meno d'un eruzione non so, li' è imprevedibile se non a poche ore, questi invece ritengo siano piu' osservabili e soprattutto, monitorabili.
"Una NAO persistentemente negativa può favorire il wave break del VPS ed indebolirlo con conseguente predisposizione del pattern AO-, introducendo così una sorta di feedback che si ripercuote sul segno della stessa NAO e sulle SSTA atlantiche."
Il Vesuvio è palesemente un vulcano pericoloso, anche abbastanza sosterrei. Ci sono fiumi di relazioni in tal senso e sono per lo piu', internazionali. Quasi dei moniti. Per quel che concerne l'evaquazione dell'area interessata, non mi pronuncio, è cosa nota, come fu' per Zafferana Etnea, quando Sgarbi lo fece e fu' mangiato. Ma è chiara la cosa,no..se l'area urbana è a debita distanza...il discorso quasi non si pone. Ma è fin dall'antichita', che è noto il fatto che i terreni vulcanici sono superfertili e producono gran vini,cosa che ha sempre attirato popoli in quelle aree.
Segnalibri