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Discussione: Habitat dell'olivo

  1. #31
    Burrasca L'avatar di paxo
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    Predefinito Re: Habitat dell'olivo

    Citazione Originariamente Scritto da Immota manet Visualizza Messaggio
    Per quel che riguarda la conca Aquilana, posso confermarti che qui l'ulivo non solo non fruttifica, ma i pochi che hanno provato a piantarlo, si sono ritrovati la pianta morta dopo la prma invernata, nonostante ultimamente gli inverni siano decisamente più miti rispetto anche solo a 15/20 anni fa. Io abito a 630 metri ed un mio caro amico ad aprile 2012 ha piantato una pianta di ulivo nel giardino, con buona esposizone, vicino alla casa e riparato dai venti più freddi invernali che provengono principalemnte da est. Un anno dopo al risveglio primaverile, la pianta era completamente marrone e non ha germogliato. L'unico caso che conosco di ulivo che ha attecchito, ma senza fruttificare, è quello di un mio collega di lavoro, che abita in pendio esposto a sud, rialzato di circa 150 mt dal fondovalle. Si tratta di una pianta di medie dimensioni interrata nel 2013, che pur senza grossi cenni di crescita, germoglia ogni anno. Va detto che da quando è stata trapiantata, gli inverni sono stati decisamente clementi, ma probailmente il fatto che si stia acclimatando, la renderà più forte.

    Le zone sopra Capestrano citate da te, è vero che sono in alta quota, ma sono molto rialzate dal fondovalle che li in zona si trova 3/400 mt più in basso, e quindi con scarsa inversione termica ed in più non beneficiano del riparo offerto dall'appennino alle correnti più miti provenienti dall'adriatico.

    L'altra zona della provincia dell'Aquila dove l'ulivo fruttifica è la Valle Roveto nella Marsica, al confine con il Lazio.

    Menzione particolare per il Fucino, dove prima del prosciugamento del lago avvenuto alla fine del 1800 (completato nel 1877), l'ulivo era molto diffuso grazie ad un clima più mite rispetto a quello attuale, poichè privo di escursione termica grazie all'ampia estensione del bacino idrico.
    Attualmente invece, resistono delle coltivazioni sui versanti esposti a sud e localmente nella valle del Giovenco.
    Nella Valle Subequana?

  2. #32
    Vento moderato L'avatar di Immota manet
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    Predefinito Re: Habitat dell'olivo

    Citazione Originariamente Scritto da paxo Visualizza Messaggio
    Nella Valle Subequana?
    Non sono a conoscenza di coltivazioni in zona, anche perchè la vallata è stretta, umida e fredda, ed in inverno soprattutto, molto poco assolata.
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  3. #33
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Habitat dell'olivo

    Ho visto una volta tre ulivi,in un pendio di bassa quota,nell'appennino modenese,trattati come reliquie.

  4. #34
    Burrasca
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    Predefinito Re: Habitat dell'olivo

    Citazione Originariamente Scritto da fm1976 Visualizza Messaggio
    TUTTAVIA tutti sanno che il clima sta cambiando, sempre più spesso le nebbie avvolgono le colline più basse e gli inverni sono sempre più miti pertanto molti stanno iniziando a coltivare al nord Italia in zone impensabili fino a dieci o venti anni fa. Vi ricordo che dove c'è nebbia l'ulivo sta malissimo perché vuole tanto sole diretto e ossigeno tra le fronde (per questo la potatura).
    Citazione Originariamente Scritto da RubenBG Visualizza Messaggio
    Qui da me in tutte le abitazioni private c'è un olivo nonostante nebbie e anche gelate sopravvivono. Hanno superato anche il freddo 2012. Parlo di zona di pianura sotto Bergamo

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    Fate molta attenzione, perché il clima sta cambiando, ma non è ancora cambiato: al momento le fasce climatiche in Italia sono più o meno sempre le stesse, con minime variazioni. Quella che è già cambiata, a volte sensibilmente, è la frequenza di certi eventi meteorologici, che però non sono ancora scomparsi. Il risultato può dunque essere demenziale per queste coltivazioni.
    Mi spiego. Nei secoli passati, dove le fonti di finanziamento erano scarse, le malattie delle piante diffuse e spesso non trattabili, le assicurazioni inesistenti ecc. Introdurre una nuova coltivazione era sempre un grosso rischio, e si tendeva magari ad andare più "sul sicuro"; inoltre la memoria storica era forse più diffusa, e si pensava più a lungo termine, non solo nel breve, massimo medio. Infine, pur in una rete di commerci già globale dopo il 1492, era comunque difficile e lento introdurre le "novità" anche da zone vicine. Se insomma c'era qualche anno più favorevole, non era affatto detto che si introducessero colture diverse. Oggi invece basta un decennio buono, e si corre a introdurre l'olivo nelle pianure del Nord Italia piuttosto che la vite nel Nord Europa: non c'è nulla di male, è un rischio imprenditoriale che se si conferma il trend meteorologico e climatico, potrebbe pagare sul lungo termine; ma appunto è un rischio, e lapalissianamente bisogna tenere conto dei rischi. Perché poi un conto è avere olivi secolari in Puglia, un altro è avere olivi trapiantati che vivono 10-20 anni prima di morire. L'esempio lampante fu nella Bassa Friulana, nel dicembre 2009: negli anni precedenti, erano state impiantate delle coltivazioni di olivo abbastanza estese, approfittando di anni con episodi di gelo non eccezionali; quando però si raggiunsero i -19°C a pochi km dal mare, anche se l'episodio durò pochi giorni, fu una strage di piante.
    Lo stesso per gli olivi da giardino, diffusi ormai ovunque al Nord. Sono piante spesso sradicate dalle zone mediterranee, a volte secolari, a volte in maniera illegale (c'era stata un'inchiesta anni fa, per questi traffici dalla Puglia al Nord). Di solito non fruttificano, e muiono appunto in pochi anni, anche se hanno secoli di vita sulle spalle in altre aree. Insomma parliamo di piante ornamentali ed in giardino, non di "coltivazione dell'olivo" che è cosa diversa. Se esistono zone tradizionali e limitate di coltivazione dell'olivo, es. in Veneto la zona del Garda ed i pendii meridionali delle colline sopra la linea delle inversioni termiche, un motivo insomma c'è.

  5. #35
    Brezza tesa L'avatar di fm1976
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    Predefinito Re: Habitat dell'olivo

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    Fate molta attenzione, perché il clima sta cambiando, ma non è ancora cambiato[...]
    sono d'accordo con te, io non mi azzarderei mai a impiantare una coltivazione di ulivi sopra la Toscana o coste liguri, mi pare una forzatura

  6. #36
    Burrasca
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    Citazione Originariamente Scritto da fm1976 Visualizza Messaggio
    sono d'accordo con te, io non mi azzarderei mai a impiantare una coltivazione di ulivi sopra la Toscana o coste liguri, mi pare una forzatura
    Al momento decisamente sì. Quando magari la media trentennale sarà simile al 2015*, allora potrebbe davvero essere conveniente. Anche se pure l'agricoltura risponde alle mode, ed al momento tra l'Adige e l'Isonzo va di gran moda il prosecco.


    * La media annua 2014 è stata in realtà superiore, ma non so se l'estate perturbata e relativamente fresca gioverebbe all'olivo.

  7. #37
    Uragano
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    Predefinito Re: Habitat dell'olivo

    Citazione Originariamente Scritto da fm1976 Visualizza Messaggio
    sono d'accordo con te, io non mi azzarderei mai a impiantare una coltivazione di ulivi sopra la Toscana o coste liguri, mi pare una forzatura
    Ci sono coltivazioni anche nel Biellese e in altre zone, e l'olio viene anche buono

  8. #38
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    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Ci sono coltivazioni anche nel Biellese e in altre zone, e l'olio viene anche buono
    Sì, ma un conto sono i microclimi collinari e lacustri dove l'olivo viene coltivato da secoli. Per esempio, sui Colli Euganei anche nella metà settentrionale, con grandi differenze anche in pochi km, quando passi dai versanti assolati con gli olivi a quelli in ombra che d'inverno sono quasi sempre ghiacciati (brina che dura anche tutto il giorno). Oppure quella che secondo me è la zona più "esotica", la "valle degli olivi" dietro Bassano all'imbocco della Valsugana, dove sei in un microclima particolare (le brezze notturne quasi costanti moderano molto le gelate, o addirittura le prevengono) e sembra davvero un piccolo "mondo perduto", un angolo mediterraneo tra le nebbie padane e le nevi (pre)alpine.
    Al contrario, piantare l'olivo laddove non è tipico e magari ogni 20-30 anni ti "spara" un -20°C, più punte a -10°C quasi annuali, non mi sembra il massimo, nemmeno quando ci sono decenni con gruppi di 2-3 inverni miti di seguito.

  9. #39
    Brezza tesa L'avatar di fm1976
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    Predefinito Re: Habitat dell'olivo

    Citazione Originariamente Scritto da FilTur Visualizza Messaggio
    [...]Oppure quella che secondo me è la zona più "esotica", la "valle degli olivi" dietro Bassano all'imbocco della Valsugana, dove sei in un microclima particolare (le brezze notturne quasi costanti moderano molto le gelate, o addirittura le prevengono) e sembra davvero un piccolo "mondo perduto", un angolo mediterraneo tra le nebbie padane e le nevi (pre)alpine.
    Al contrario, piantare l'olivo laddove non è tipico e magari ogni 20-30 anni ti "spara" un -20°C, più punte a -10°C quasi annuali, non mi sembra il massimo, nemmeno quando ci sono decenni con gruppi di 2-3 inverni miti di seguito.
    mi hai fatto venire voglia di andare a scoprire questo angolo d'Italia, grazie del suggerimento!

  10. #40
    Burrasca L'avatar di paxo
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    Predefinito Re: Habitat dell'olivo

    Oggi scoperta sconvolgente, sono stato nella zona di Collarmele e noto piante di ulivo all'interno dei giardini, ad una quota superiore agli 800 metri di altitudine. Ma il bello è arrivato dopo salendo verso Aielli, a quota superiore ai 950 metri di altitudine ci sono piante di ulivo nel terreno (non in vaso). Ok che è una zona esposta a sud rialzata rispetto all'altopiano del Fucino ma comunque è notevole vedere piante di ulivo a quasi 1000 metri. Comunque anche alle porte di Avezzano ci sono alcune piante.

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