Occhio anche a questo, da poco uscito il paper dopo la scoperta di 2 anni fa
"C'e un pianeta che ospita vita": e distante 14 anni luce dalla Terra
I'm hoping you are reading this blog outside enjoying the wonderfulness of the weather wherever you may be.
Always looking at the sky
Per gli "smanettoni", un volenteroso tizio polacco, ha preparato il file .ini da caricare in Stellarium per simulare l'intero sistema solare Trappist-1, ho trovato un video su youtube:
nei commenti ci sono le istruzioni (in polacco, ma santo google translator...) ed il link dove scaricare il file .ini, importante fare una copia del file originale prima di inserire quello modificato, in modo da poter riportare tutto come era in origine.
E' una bella simulazione, come punto di osservazione si può scegliere qualsiasi dei pianeti, la stella del sistema o addirittura un punto di osservazione esterno.
-il file ini: ssystem.ini
- va copiato in: C:\Users\<utente>\AppData\Roaming\Stellarium\data
- Change your position on the observer:
"TRAPPIST-1" - we observe the stars
"TRAPPIST-1 b" - observe the planet TRAPPIST 1-b (and so for the others)
"Spacecraft" - orbiting planetary system, view show (like the movie on youtube)
"The view of the Earth" - set far from the solar system where we can see how the planets are positioned relative to each other.
You have just now transit on the background of the stars? The same thing is happening just in fact!
- If you want to return to the solar system, replace the file "ssystem.ini" that you saved earlier.
Buon divertimento.
- Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, dev'essere la verità -
Stazione meteo: Denitron Meteo
Ultima modifica di Alessandro(Foiano); 26/02/2017 alle 20:46
Punto di domanda ben evidente nel titolo di questa discussione. La peculiarità di questa scoperta, a mio parere, sta più nelle caratteristiche del tipo di sistema stellare/planetario e della relativa vicinanza piuttosto che nel fatto che vi siano pianeti extrasolari nella fascia abitabile.
Quello che dice Andrea è relativo ad un sistema a 14 AL da noi (non ha nulla a che vedere con Trappist) e l'articolo, a partire dal titolo, è forviante.
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Se intendi tecnicamente fattibile, io direi di sì. Anche con le tecnologie attuali: il problema è nei costi. Dovresti creare un'astronave-colonia, dotata di quella che impropriamente definiremmo "gravità artificiale", quindi probabilmente un anello rotante la cui accelerazione centripeta simuli la gravità terrestre. E prevedere non solo tutti i sistemi vitali per l'equipaggio, ma anche di poter dare al gruppo una vita totalmente autonoma nel viaggio spaziale: dalla gravidanza alla morte. Considerando una velocità di crociera di 0.3-0.5c a cui direi che si potrebbe puntare. Altrettanto ovviamente, non sarebbe lo sbarco sulla Luna e nemmeno su Marte: gli astronauti non potrebbero tornare indietro; bisognerebbe dunque fornirli di tutto quanto sia necessario per stabilire non una semplice base, ma una vera colonia in loco. E credo che molte cose, bisognerebbe procurarsele alla "vecchia maniera" e non certo con la tecnica e la scienza moderne, essendo impossibile ricreare subito l'intero complesso industriale e sociale che abbiamo costruito qui; meno fantascienza e più "padri pellegrini" insomma. Tralasciando anche tutta la preparazione psicologica del gruppo, credo di essere molto politicamente scorretto nel dirlo, ma decisamente pragmatico: niente "radicali", niente "troppo" liberi pensatori, niente asociali benché intelligentissimi, niente omosessuali (almeno dichiarati); serve gente pratica, coesa, che faccia tanti figli senza problemi e che abbia principi morali ferrei e "vecchio stampo", quindi meglio ancora se religiosa. Pensateci bene, sarò scorrettissimo nel dirlo in questi tempi, ma serve gente che crei una civiltà dal nulla, non edonisti ed egoisti con una crescita demografica troppo lenta o addirittura nulla/negativa, e dediti al benessere individuale invece che al proliferare della razza umana sul nuovo pianeta. Devono naturalmente avere assoluto spirito di sacrificio, molti di loro morirebbero nel viaggio, ed anche molti dei loro figli: sarebbero i nipoti ed i pronipoti a fondare la nuova civiltà. Il numero dovrebbe essere di qualche centinaio di individui, possibilmente di tutte le provenienze geografiche, per garantire un patrimonio genetico sufficientemente vario: si potrebbe ovviare ai conflitti culturali (anche qui, realtà vs. politicamente corretto) tra diversi "mondi" (es. occidentali e cinesi), con moduli separati, cui corrisponderebbero anche colonie separate. Infine, anche qui sono politicamente scorrettissimo, inibire totalmente qualunque obiezione ambientalista, soprattutto riguardo all'uso di propulsione ed energia nucleare sull'astronave e per la nuova civiltà.
Ma le due questioni più importanti di tutte, sarebbero queste: i soldi ed il tempo, per allestire l'astronave e la spedizione. Chi lo sa se mai arriveremo ad uno sforzo internazionale di tale portata
L'astronave generazionale sarebbe certamente l'ipotesi più a portata di mano per riuscire ad abitare sul nuovo pianeta.
Intanto dovremo attendere il lancio del telescopio James Webb della NASA per poter togliere il punto interrogativo alla discussione.
Quale sarebbe l'alternativa? Mandare gente lì per vedere il loro filmato 39 anni dopo? Poi te li immagini questi che chiamano e "attenda in linea...tempo d'attesa previsto...39 anni...attenda in linea per non perdere la priorità acquisita" Ma anche ipotizzando una tecnologia quantistica con comunicazioni "immediate", che ci fai a 39 anni luce dalla Terra: torni indietro? Resti lì a morire solo per dire "ce l'abbiamo fatta"? Mi pare lapalissiano che andiamo lì a colonizzare il pianeta e non altro Lo sviluppo di una nuova civiltà (e forse più d'una) ne sarebbe la naturale evoluzione, a 39 anni luce di distanza (che vuol dire isolamento praticamente totale).
P.S. E dimenticavo anche il rischio, di trovare malattie sicuramente letali (essendo sconosciute al nostro sistema immunitario), così come megafauna ovvero predatori con i quali sarebbe impossibile convivere, e piante e funghi che potrebbero distruggere le colture terrestri. O magari troveremo un mondo senza nemmeno una forma di vita, chi lo sa.
Ultima modifica di FilTur; 27/02/2017 alle 14:14
Appunto, non ha senso andarci "di persona" con le tecnologie attuali.
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Segnalibri