In zona Napoli nord invasione di cimici verdi.
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l'autunno procede sole pallido ora, temperatura mite e nebbia mattutina
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Ieri ho trovato questo fungo viola, sapete di che tipo è? IMG_20181013_164547_HDR.jpg
Continua il foliage cittadino dei tigli
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L'acrocoro di Cima Tosa nelle Dolomiti di Brenta ripreso da sud sabato scorso, dalle pendici occidentali del monte Casale nelle Giudicarie Esteriori, quota 1.300 abieti-faggeto.
Tigli colorati, qualche acero, carpini bianchi con foglie tutte a metà strada tra verde e giallo, per il resto le siepi e i boschetti collinari di robinie, platani, pioppi e (ovviamente) olmi e salici sono ancora ben verdi.
Non saprei però quantificare il ritardo nella colorazione, a occhio e croce meno di una settimana, ma meglio aspettare, visto che solitamente le colorazioni toste iniziano verso la fine di ottobre.
Abbastanza verde anche sulle prealpi esterne, dove i faggi, ma soprattutto i carpini neri, gli ornielli e le roverelle sono ancora molto verdi (di un verde spento, a un passo dal marrone, il classico colore che associo al periodo di massima transizione estate-autunno e pertanto il più insignificante a mio avviso).
Qui ancora quasi tutto verde
Ragazzi da 2 anni ho piantato un piccolo faggio nel mio bosco, che si trova sui colli bolognesi tra 300 e 400 metri di altitudine. Ebbene questo faggio ho notato che si è ambientato davvero bene e, soprattutto quest'anno che l'estate è stata leggermente più piovosa (benché ancora sottomedia), sta crescendo piuttosto evidentemente. Allora avevo intenzione di piantare qualche altro faggio che coltivo da seme o da piccole piantine prelevate dalle faggete di media quota (1200 mt) per vedere come si ambienta il faggio ad altitudini più basse Nella mia zona. Vi volevo però chiedere se secondo voi altero eccessivamente l'ecosistema del mio bosco e rischio di non farlo essere più naturale piantano altri faggi nel caso crescano. Grazie dei pareri
"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
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Non fai niente di male. In ogni caso se i faggi lì da te non vanno, ci mettono davvero pochi anni a lasciar posto ad altre specie. Le popolazioni sia vegetali che animali sono sempre in continuo cambiamento con o senza la mano dell'uomo. Secondo me non ci si deve troppo formalizzare sulle fasce vegetazionali e sui climi (ecco anche perchè mi sembra immotivata le tua passione per le mappe di tali argomenti).
Un esempio: larici e pecci nelle vallate alpine ricoprono i versanti fin giù a 300 - 400 m, in modo veramente massiccio. Sono fuori zona perchè l'uomo ha fatto loro posto. Attenzione, non li hanno piantati, ma la quantità di semi provenienti dalle quote superiori è tale , che nelle chiarìe prodotte dall'uomo soverchia quella delle ghiande. Sta di fatto che sono rigogliosi, sanissimi, belli. Stanno male? Creano problemi?
Ultima modifica di alnus; 24/10/2018 alle 09:04
A me sta seccando l'abete in vaso... >
Ma che cacchio! Avevo in mente di piantarlo proprio la prossima primavera...
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prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
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