Non sono due o tre faggi (ma anche 50) che possono alterare un ecosistema.
D'altronde tutta l'Italia per la maggior parte è ricoperta da vegetazione artificialmente inserita dall'uomo in maniera massiccia: basti pensare a quanti ulivi ci sono dalla Toscana alla Sicilia, oppure tutte le macchie a robinia che occupano tutte le zone a quote collinari della penisola.
È vero alnus che la natura cambia di continuo, però generalmente in periodi di tempo piuttosto lunghi; l'importanza di delineare bene i climi e la vegetazione I'd questo periodo storico è per me importante sia per avere dati affidabili del clima e della vegetazione che ci riguarda al giorno d'oggi, che è una fase climatica ne troppo calda ne troppo fredda e quindi media (lasciando stare il GW), sia per confrontare con i cambiamenti che avverranno nel futuro.
"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
Fondatore di Centro Meteorologico Bolognese
Sito di Centro Meteorologico Bolognese: https://centrometeobolognese.com/
Sito personale: https://martinmb.wixsite.com/*******martinmb
Stazione meteo: http://www.meteosystem.com/dati/sanchierlo/index.php
È verissimo, però io pur piantando piante di fasce più alte, volevo lasciare un aspetto naturale al bosco....per dire...secondo me è diverso piantare un acero montano che un Ailanto, perché anche se l'acero montano magari è tipico di quote maggiori e non cresce spontaneo nel bosco, è comunque un'essenza boschiva naturale in regione, mentre l'ailanto viene proprio da altre zone, come pure la robinia
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Allora stai tranquillissimo: il faggio sui colli bolognesi è quasi a casa sua, certo dipende molto dalla giacitura ancor più che dalla quota.
Pensa che un faggio l'ho piantato qui da me, quando avevo vent'anni e stravedevo per i faggi; ebbene alla fine non se la cava neanche malissimo (dopo 38 anni). Almeno lui i tingidi lo lasciano stare, invece le querce ne sono massacrate.
Sulla rapidità invece, con cui i popolamenti sia animali che vegetali cambiano, dissento da te, Martin. Sono assai veloci e ripeto con o senza la mano dell'uomo. Seguono logiche davvero incomprensibili. Anzi credo che non seguano nessuna logica. Almeno un vantaggio a non essere più giovani c'è: si ha avuto davvero modo di osservarlo.
Vedrai, Martin, nel corso della vita se osserverai te ne accorgerai anche tu.
prospetticamente le carte mostrano una potenziale tendenza verso alte potenzialità di prospettiva....
Eh ma alnus qua torniamo al solito discorso c'è chi magari direbbe che il faggio sui colli bolognesi sarebbe assurdo dato che la vegetazione è più mediterranea che centro europea altri che direbbero ci cresce bene perché la foresta è decidua; senza parlare di mappe, ci sono opinioni davvero diverse sulla nostra zona ed è assurdo perché comunque la vegetazione è la stessa quella analizzata dai due partiti, è questo quello che sto cercando di capire, ovvero chi ha ragione.
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Il foliage dei tigli e molto avanzato , abbastanza avanzato quello di pioppi spontanei è mediamente avanzato, mentre le quercie devono ancora iniziarlo.
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