Secondo me sì, anche per le Alpi 800 m almeno quelle che conosco io, grosso modo dal Ticino al Piave.
Nel basso viterbese e alto romano (Monti Sabatini) i faggi si spingono fino a 3-400 m in alcune vallate strette, mai capito il motivo. Può dipendere dal clima estremamente piovoso e umido della zona, ma non saprei. Sempre in quelle zone c'è il più grande betulleto di tutto il centro Italia, misto ad alberi di ontani (Caldara/Torbiera di Manziana). Fa impressione recarsi in quella zona, sembra di stare in qualche bosco del Nord Europa.
Sui Monti Cimini faggi presenti sino a 600 m nel lato sud (intorno al cratere del Lago di Vico), 800 m in quello nord, anche questo può essere dovuto alla maggiore umidità e piovosità dei versanti rivolti a sud.
Ecco il betulleto
Anno 2019
Pioggia: 601,0 mm (Agg. 3 Ottobre)
Neve: 4,5 cm.
Cmq ciò che ho notato, è che dove vi sono sottosuoli vulcanici (in pratica tutta la zona che va dall'Amiata ai Sabatini, passando per i Volsini e Cimini), piante che solitamente crescono a quote più elevate altrove in questi casi si spingono molto più in basso
Lessi da qualche parte la presenza di betulla pendula anche sul Vesuvio o sbaglio?
Anno 2019
Pioggia: 601,0 mm (Agg. 3 Ottobre)
Neve: 4,5 cm.
Bentornato Mat87 e bentornata la caldara di Manziana!
La faggeta depressa del Lago di Vico (la ricordo maestosa quando la costeggiai in bici) secondo me è dovuta all'umidità e fresco del lago. Probabilmente lo stesso motivo di Ischitella. Evidentemente il faggio riesce ad avvantaggiarsi di umidità atmosferica costante e temperature massime contenute.
Poi penso anche che molti piccoli nuclei depressi di faggio in forre disagevoli siano semplicemente residui dei tempi antichi, quando il faggio stava più in basso ovunque, ma una volta disboscato non è riuscito a ricolonizzare in un clima più caldo.
Sui suoli vulcanici, credo che contengano gli scarti termici e quindi anche le scaldate. Non per niente il tufo si usa come isolante.
Già, alla fine l'umidità medio-alta durante tutto l'anno è l'elemento fondamentale per la sopravvivenza del faggio a quote più basse rispetto all'altimetria media di diffusione. Per quanto riguarda il tufo, di cui qui quasi tutti i paesi sono costruiti, senz'altro tiene le case fresche in estate ma anche estremamente umide e freddine in inverno, alcune odorano proprio di muffa di cantina Pietra tra l'altro friabile che tende a spaccarsi con il gelo dopo abbondanti piovute
Tornando alla Caldara, è oltre 2 anni che non ci vado ma a quanto mi danno detto la caldissima e secchissima estate 2017 ha fatto parecchi danni compromettendo lo stato di salute delle betulle (molte sono morte).
Anche qui in città molte di quelle piantate nei giardini si sono seccate nell'ultimo anno, altre sono state lesionate.
Problema sicuramente climatico, non c'è stato alcun parassita che io ne sappia
Anno 2019
Pioggia: 601,0 mm (Agg. 3 Ottobre)
Neve: 4,5 cm.
Allora si può concludere che il tufo tende a rendere il terreno fresco e umido senza ristagni, quindi favorevole a faggete depresse.
Molti insetti dannosi vengono favoriti da estati lunghe e calde e da inverni miti, quindi in caso di deperimenti di piante è difficile scindere il fattore insetti dal fattore clima.
I complimenti mi hanno fatto diventare rosso come un faggio in autunno..
Ora ritrovo una vecchia pubblicazione del Touring Club sulla flora italiana ove sono indicate le quote delle faggete e dei singoli alberi isolati.
Limiti della faggeta e tra parentesi i limiti inferiori dei faggi abissali.
Faggeta nord
Canton Ticino... 1100-1600
Bassa Valtellina ... 800-1400
Trentino meridionale ..500-1550
Dolomiti ... 1100-1500
Carnia.. 450-1500
Faggi isolati nord:
Piemonte (400)
Canton Ticino (500)
Lombardia (400)
Veneto (163)
Carnia (280)
Valle Isonzo (428)
Faggeta e faggi isolati Centro-sud:
Toscana (200) 900-1700
Lazio 900-1800
Abruzzo 900-1850 ( non si legge)
Campania (300) 1000-1800
Lucania (200) 1100-1800
Calabria 800-2100n(m. Pollino)
Sicilia 1000-2100 (Etna)
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 26/10/2018 alle 20:39
Dalle mie parti c'è una bella faggeta chiamata macchia di Abbateggio che inizia dagli 800 metri o poco sotto.
"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
Fondatore di Centro Meteorologico Bolognese
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Stazione meteo: http://www.meteosystem.com/dati/sanchierlo/index.php
Per la cronaca questa bella camelia fotografata come post iniziale il 14 gennaio scorso, è morta di freddo quest'inverno dopo 10 anni che la ospitavo nel mio terrazzo.
Non è stato il più freddo inverno degli ultimi dieci anni, ma è bastato cambiarle posizione ( per agevolare i lavori di ristrutturazione e montaggio delle impalcature) e l'ho posizionata in uno spigolo meno protetto dalla neve.
Si è trasformata in un bozzolo di neve ghiacciata e si è seccata al disgelo.
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 27/10/2018 alle 05:40
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