Vicino a casa dei miei in provincia di Parma ci sono parecchi esemplari di betula (non sono sicurissimo della specie ma credo sia proprio b. pendula), tra i 250m e i 500m di quota. Stanno anche colonizzando i pochi terreni spogli privi di bosco che resistono sulle colline.
La posizione più o meno è questa.
Google Maps
Potrebbero essere una specie diversa? Non sono mai riuscito ad identificarle con certezza
Se mi capita di andarci faccio qualche foto, alcuni esemplari sono veramente maestosi, saranno almeno 15 metri di altezza.
È una zona molto interessante dal punto di vista botanico, con un misto molto ricco di specie diverse, questa primavera ho visto anche esemplari di corniolo.
In generale comunque credo ci possano essere parecchi nuclei di betulla bianca non censiti, soprattutto se di minori dimensioni. È una specie che si diffonde facilmente come l'olmo ed è abbastanza adattabile, con l'abbandono di molti terreni agricoli collinari e montani negli ultimi 30-40 anni potrebbe avere trovato buone opportunità di espansione.
"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
Fondatore di Centro Meteorologico Bolognese
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La zona che mostri nel link è ben poco adatta alle betulle.
Se ce ne sono veramente, è una cosa eccezionale!
Con tutto il rispetto, tu ti intendi di alberi? Li sai riconoscere?
Se sì, allora complimenti per la segnalazione!
Se no, è assai probabile che si tratti di pioppi grigi o tremoli, queste sì specie pioniere in forte espansione nella collina e montagna emiliane.
Sai Alnus ora mi fai venire il dubbio, probabilmente hai ragione, non mi ha mai convinto del tutto questa identificazione che avevo fatto parecchi anni fa (quando ero giovane e inesperto).
Sono solo un campagnolo a cui piace conoscere le piante che incontra, in genere riconosco abbastanza ma sicuramente posso sbagliare. In quel caso non mi sembrava fossero pioppi tremuli, erano diversi dagli altri esemplari che avevo visto in zona ma in effetti vedo che la specie ha una certa variabilità, ci sono esemplari con il tronco più bianco e le foglie più allungate e dentate.
O magari quelle che avevo guardato più attentamente erano betulle domestiche inselvatichite che si trovavano in una zona particolarmente fresca e umida e poi ho dato per scontato che lo fossero anche gli altri senza guardarli attentamente. Si trovano piante inusuali in quei boschi, c'è anche un boschetto di bambù che certamente non è autoctono.
Oggi (o per meglio dire ieri) ho risalito un sentiero desueto sul versante NW del Corno d'Aquilio, margine Ovest dell'altopiano carsico (calcare) della Lessinia, molto ripido sulla Vallagarina, dai 200 ai 1.500 m. Partenza da Borghetto ed arrivo sul Corno. Bosco di altezza media 10 - 15 m, ma con nclei di faggio ed abete sui 20 m.
E' fantastica la varietà di alberi che si trovano consociati, specialmente in bassa quota.
A 250 m vedi già fianco a fianco tassi e faggi e carpini neri ed ornielli e roveri ed agrifogli.
I tassi sono tantissimi fino agli 800 m con portamento veramente da abeti, ma nessun grande esemplare, perchè evidentemente sono una espansione recente. Qualche sparuto leccio fino ai 600 m. Tantissimi sorbi montani a tutte le quote, poi aceri di monte dai 400 m fin su, aceri ricci dai 700 m. Anche ostrye ed ornielli e faggi presenti dai 200 ai 1.500 m. Nessun castagno. Nessun cerro. Pochi pini silvestri sui 600 m. Qualche tiglio selvatico, qualche betulla verrucosa sulle radure sommitali a fianco delle poche roverelle, qui soverchiate in numero dalle roveri (ebbene sì), a loro volta presenti a tutte le quote, ma più numerose sotto i 1.000 m.
Un bel nucleo di abeti maturi ai 1.200 - 1.400 m nel tratto di sentiero più ripido tra le pareti rocciose verticali (quelle incombenti sulle aree di servizio Adige Est ed Adige Ovest della A22). In cima, sul bordo del grande tavolato erboso, pochi larici e pochi pecci. Tremoli dai 700 m in su, qualche nocciolo e oltre i 1.000 m qualche salicone. Il faggio è presente a tutte le quote ma più massicciamente sopra i 700 m.
Credo che per numero di individui il vincitore sia (come quasi sempre) il carpino nero.
Ultima modifica di alnus; 05/11/2018 alle 01:33
Segnali d'autunno finalmente ben visibili, quantomeno da un punto di vista vegetativo (sebbene con un po' di ritardo).
Tigli in veste autunnale, come altre specie, nonostante le temperature ancora molto miti
Questo pino di Aleppo è il più vecchio di tutta Lanciano e dovrebbe essere l'ultimo ancora in piedi di quelli piantati in questo viale nella seconda metà del 700.
Leggendo dei vecchi manoscritti (del 1780-1800) si narra che questa strada allora fuori città, venisse chiamata viale dei pini, perché era stata ornata da un doppio filare di pini piantati da pochi anni.
IMG_20181110_103327_1541883412655.jpg
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 10/11/2018 alle 21:58
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