"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
Fondatore di Centro Meteorologico Bolognese
Sito di Centro Meteorologico Bolognese: https://centrometeobolognese.com/
Sito personale: https://martinmb.wixsite.com/*******martinmb
Stazione meteo: http://www.meteosystem.com/dati/sanchierlo/index.php
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Perdonatemi però, di 1 grado alla volta le differenze climatiche cominciano ad avvertirsi anche visivamente (vegetazione) se, lungo una costa con lo stesso orientamento, come quella adriatica, passiamo, ad esempio dai 42° lat N di Termoli ai 43° lat N di San Benedetto d Tronto ai 44° di Riccione (sebbene in quest'ultimo caso gioca un ruolo il respiro della Pianura Padana)......
ma c'è differenza anche tra Pesaro e San Benedetto.
Sì, ma contano fattori geomorfologici, linea di costa diversa, rilievi e loro vergenza. A Pesaro ovviamente il garbino esiste come a San Benedetto. Però sul litorale pesarese c'è ancora un'influenza diretta del cuscino freddo padano che si perde 30-40 Km più a Sud di Pesaro. Tra l'altro in inverno, con HP, le correnti da NW sul litorale Nord delle Marche sono favorite dal fatto che la pressione, nel catino padano-veneto, tende ad essere più alta che sull'Adriatico e quindi la Val Padana è spesso in condizioni di HP relativa, mentre le coste giuliano-dalmate e quelle centro-adriatiche al largo dell'Abruzzo si trovano in condizione di LP relativa, la differenza barica è modesta, ma basta per attivare blandissime correnti da NW al suolo e a far espandere la massa di aria fredda padana fino al litorale nord delle Marche. San Benedetto ovviamente è del tutto fuori da questo discorso e tra l'altro qualsiasi vento occidentale che arrivi lì rischia di finire favonizzato, perché deve scavalcare i Sibillini e i Monti della Laga e anche le cime del Subapennino marchigiano. Tra 44°N e 42°N (Riccione/Termoli) comunque ci sono già circa 220 Km e la differenza, sia in termini di incidenza dei raggi solari, sia in termini di persistenza del sole sull'orizzonte, è ancora modesta ma non è più del tutto insignificante e quindi un graduale cambiamento nella vegetazione è da considerare normale. Sono i cambiamenti "bruschi" che sono quasi sempre dovuti a condizioni geomorfologiche in grado di influenzare il clima. Tra l'altro l'Adriatico è un bacino già di per sé abbastanza chiuso, che tende a chiudersi ulteriormente procedendo da S a N, addirittura a Nord del Conero, quando anche la profondità dei fondali diminuisce in modo molto marcato, l'Adriatico tende a comportarsi quasi da mare interno.
Ultima modifica di galinsoga; 26/09/2018 alle 10:02
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