Ecco un video spettacolare che ha ripreso un flusso piroclastico dall'Etna, che si è poi riversato nella Valle del Bove, versante orientale! Chi stava in quel versante avrà visto questo terribile, quanto spettacolare, evento!
Etna, 16 febbraio 2021. Flusso piroclastico dal Cratere di Sud-Est - YouTube
Ecco altre immagini di ieri, dal versante orientale dell'Etna, da dove si è visto decisamente meglio l'episodio. Il versante meridionale era sotto la nube vulcanica. Qui i link delle foto:
Nuovo post di INGV Vulcani
Rosso di sera all’Etna: Lo spettacolo della lava al tramonto
Rosso di sera all'Etna: Lo spettacolo della lava al tramonto - INGVvulcani
Per rinfrecare la memoria sugli episodi precedenti
L’episodio parossistico del 16 febbraio 2021 è stato quello più violento e spettacolare in questa attuale serie di parossismi, iniziata la sera del 13 dicembre 2020. Tuttavia non si tratta di un evento eccezionale per l’Etna; infatti, nel periodo fra gennaio 2011 e dicembre 2013, lo stesso Cratere di Sud-Est ha prodotto una cinquantina di parossismi, fra cui alcuni molto più violenti di quest’ultimo (p.es. 23 febbraio e 23 novembre 2013). Anche nell’anno 2000 ci sono stati numerosi (sessantasei) episodi parossistici, sempre al Cratere di Sud-Est. Seppure più raramente, anche gli altri crateri sommitali dell’Etna producono parossismi: il Cratere di Nord-Est nel 1977-1978, 1980-1981, il 24 settembre 1986 (accompagnato da flussi piroclastici), nel 1995-1996 e, l’ultimo, il 27 marzo 1998; la Voragine il 22 luglio 1998, 4 settembre 1999 e quattro eventi in sequenza tra il 3 e il 5 dicembre 2015; la Bocca Nuova ad ottobre-novembre 1999 e gennaio-febbraio 2013.Spesso quegli eventi hanno causato consistenti pesantissime ricadute di cenere e lapilli sui centri abitati, soprattutto nel settore orientale del vulcano, spinti dai venti dominanti sull’Etna (vedi video registrato sull’autostrada Messina-Catania durante un parossismo del 20 aprile 2013). Capita infatti più di rado di avere parossismi durante giornate in cui i venti soffiano da Nord ma anche questo non è un evento eccezionale. Anche le distanze raggiunte dalla ricaduta non sono poi così rare. Durante i parossismi del 3 agosto 1979, 24 settembre 1986, e del 9 novembre 1995, la cenere ha raggiunto Siracusa, e lapilli sono caduti a Catania. Durante i parossismi del 2011-2013 sono stati i comuni di Zafferana Etnea, Milo, Giarre, Sant’Alfio e Piedimonte a soffrire particolarmente delle ricadute di cenere e lapilli, delle stesse dimensioni di quelli caduti a Catania. Nel caso del 23 novembre 2013 cenere molto fine è stata segnalata persino dalla Puglia, a 400 km di distanza.
I flussi piroclastici, però, sono molto rari sull'Etna. Eppure negli ultimi anni sono aumentati.
Foto del parossismo di ieri dalla base NATO di Sigonella:
Stanotte l'evento si è ripetuto, inizialmente non si vedeva nulla ma poi si è aperto intorno alle 23.30. Altra colata in Valle del Bove cui se n'è aggiunta una che si è diretta verso sud-ovest, probabilmente perchè a sud c'erano le colatine precedenti.
Peso che Boris Bencke abbia scattato qualche buona immagine da casa ma ancora non ne vedo.
Il vento stavolta tirava al solito verso est, magari a Zafferana è arrivato qualcosa o in paesi vicini. Amici di Nicolosi mi hanno detto che la cenere e i lapilli dell'altro ieri son caduti nella parte ovest e non nel centro del paese e anche il Rifugio Sapienza era sgombro.
@danielect
I flussi piroclastici di cui parli fino ad oggi si sono prodotti tutti sul fianco orientale del SudEst che nel passato non era arrivato a sporgere sulla Valle del Bove. Oggi sporge, il materiale si accumula ed è inevitabile che frani giù.
Stanotte altro parossismo. Non c'erano i colori del tramonto né, tanto meno, migliaia di dispositivi pronti a fotografarlo ed ecco che magicamente è come se non fosse avvenuto.
Ah, ed è probabile che sia stato pure più forte del precedente...
Il segnale del tremore è stato più alto del precedente, il preavviso scarso, a Catania era tutto coperto da nuvole e l'evento si è visto sulle telecamere INGV, specialmente le termiche perché in visibile spesso la telecamera rimane abbagliata per cui poteva sembrare attività analoga a quella dei giorni scorsi. I segnali chiari ed inequivocabili si sono manifestati intorno alle 23:30.
È interessante come più sale il tremore durante il parossismo e più successivamente crolla
38F4DA91-EDAB-49E2-A085-42B8A660F1BD.png
“Sopra le nuvole il meteo è noioso”
Segnalibri