Sono bastati i 9 mm di ierilaltro per far nascere le barbabietole del mio vicino, i cui semini aspettavano nel terreno asciutto da almeno due settimane.
Ma non capisco perché le roverelle debbano essere necessariamente definite xeriche...ora sono a Bordeaux e qualche giorno fa sono andato alcuni km a nord sulle colline dolcissime dell'Aquitania e ci sono tantissime roverelle, qua siamo a due passi dall'atlantico e di suoli secchi non direi ce ne siano...
"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
Fondatore di Centro Meteorologico Bolognese
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Non diresti o non ce n'è? Il tipo di suolo ha un'importanza enorme sulla disponibilità d'acqua.
E' il motivo per cui ad esempio il mio suolo sopporta periodi lunghissimi senza precipitazioni.
Le roverelle sono molto diffuse sui pendii prealpini fino a 1.500 m, dove piove anche più che nelle Alpi interne e specialmente nella stagione vegetativa.
Ultima modifica di alnus; 30/03/2019 alle 10:00
Ma no ragazzi qua I suoli suono dolci...le roverelle sono accompagnate a betulle aceri montani frassini..comunque anche se il minimo precipitativo qui è in estate piove comunque a sufficienza e le roverelle si spingono anche più a nord dove il minimo prec è invernale
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Qualche sera fa ho visto in TV un vecchio film con Nicole Kidman sulla guerra di secessione americana. Nel finale la macchina da presa si solleva e si vedono bene le foglie della vecchia quercia vicino casa tra i monti del North Carolina: è una farnia. Sulle prime me ne sono molto stupito (mi aspettavo fosse una quercia rossa o palustre). Poi ho ragionato che ovviamente, dopo la scoperta dell'America, così come l'Europa è stata riempita di specie americane, così anche i coloni europei possono senz'altro aver voluto seminare di fianco a casa una delle loro querce, magari per ricordarsi delle origini.
Ah lo so ben chateau margaux (ci ha fatto una stagione un mio amico) petrus, lafite, la tour, haut brion...
I cui nomi da soli fan piazzare cifre tra i 500 e i 3000 euro e più a bottiglia standard. Non che i costi di produzione giustifichino tali prezzi, ma insomma l'avere certi appezzamenti privilegiati per le viti (con tanto di mura e recinzioni) si fa ben pagare.
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