Dunque, vediamo di fare un riassunto dell’ultimo periodo: dai primissimi giorni della terza decade del mese sono iniziati i veri e propri colori sgargianti in alcune zone, non dappertutto eh, anzi c’è da dire che siamo decisamente indietro con la stagione anche perché questo caldo non se ne vuole andare, alcuni versanti/alcune foreste hanno ancora colori prevalentemente estivi, però dove ci sono colori autunnali essi cominciano ad essere proprio intensi...principalmente ornielli, aceri (sopratutto trilobo e campestre), mentre le querce (roverelle) cominciano a mostrare varie fronde belle colorate. Il mio faggio purpureo sta concimando a cambiare lentamente colore, mentre quelli verdi ancora no. Alberi che sono quasi spogli: gelso bianco, sofora, noci. Quest’anno mi sta sorprendendo positivamente la robinia poiché sta già combinando a fare dei bei colori, allorquando mi ricordo che gli anni scorsi arrivava anche a fine novembre quasi interamente verde. Intanto sono spuntati molti funghi nell’ultimo periodo e le castagne cominciano a circolare...bene, speriamo ora arrivi anche un bel clima autunnale, perché la luce già lo è e la natura si sta avviando verso il periodo di massimo foliage, che presumibilmente di norma si attesterebbe verso fine ottobre / inizio novembre ma quest’anno credo avverrà più avanti...buoni ultimi giorni di Ottobre!
"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
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In generale vedo che quanto più gli alberi sono ben nutriti ed in salute, tanto più tardi perdono le foglie. Il pereto del mio vicino, abbandonato da due anni, è completamente spoglio da un mese; il mio, potato, letamato, irrigato e zappato, è ancora tutto verde.
20191101_231820.jpg
Giovani cembri, direi piantati, sul versante SE del monte Altissimo di Nago, a circa 1.700-1.800 m
Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 02/11/2019 alle 16:05
Cercando in rete ho trovato questo
L’uomo dei cirmoli |
Quindi è l'opera immane di un solo uomo!
La mia foto non le rende giustizia, infatti ci sono zone in cui i cembri sono più cresciuti e irregolari.
Inoltre più in basso ha piantato un lariceto misto a peccio.
Sono del parere di Stefano: meglio di niente. E comunque: che tenacia! Si vede che gli ha fatto anche il terrazzino di pietre!
Preciso che dissento dalla moda di considerare le piantagioni arboree decisive nel miglioramento ambientale, come forse avete notato. Però ammiro l'opera dell'uomo: anche se non fiorente, adesso è presente una cembreta sul Baldo.
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