Tigli sotto casa adesso
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"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
Fondatore di Centro Meteorologico Bolognese
Sito di Centro Meteorologico Bolognese: https://centrometeobolognese.com/
Sito personale: https://martinmb.wixsite.com/*******martinmb
Stazione meteo: http://www.meteosystem.com/dati/sanchierlo/index.php
In questa foto di adesso, puntata sul monte Camicia (2500) nel gruppo del Gran Sasso si vede il limite della vegetazione arborea tra 1600 e 1700 (bosco di faggio) che è anche il limite degli arbusti poiché sul Gran Sasso non ci sono i mughi (che invece sulla Maiella costituiscono una folta fascia superiore al faggio dai 1800 ai 2200)
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p.s.
proprio al centro della foto si nota una lingua di neve che scende più delle altre nella faggeta: è la traccia superiore del bacino che ha provocato la valanga di Rigopiano......
Ciao ragazzi scusate la domanda prolissa...io ho un bosco di circa un ettaro e mezzo in zona collinare. Questo bosco ha circa 40 anni di vita. Il punto è che abbondano i rovi ai margini e le vitalbe un po' dappertutto dato che il bosco è circondato da campi. Il problema è che i rovi non fanno crescere alberi in molti punti del bosco e le vitalbe si arrampicano sulle piante facendole soffocare. Qualche anno fa ho perciò cominciate a fare la cosiddetta "pulizia" del bosco, ovvero ho liberato varie piante da edera e vitalba, ho tagliato vaste zone con rovi dove ho piantato qualche pianta e dove ce ne erano tante altre che stavano crescendo e ho tagliato piante secche. Insomma, ho cercato di fare più spazio alle piante e meno alle piante che le fanno crescere più lentamente, oppure le fanno morire o non le fanno nascere. Quello che vi chiedo è se conviene continuare questo lavoro poiché dopo qualche nevicata e colpo di vento ho coperto che alcune delle zone che avevo pulito meglio erano più invalicabili di prima dato che sono caduti rami, alberi ecc. Non so, secondo me i boschi riescono a gestirsi benissimo da soli come hanno sempre fatto però ho paura che se non intervengo nelle zone più inaccessibili i cespugli avranno la meglio sulle piante. Ovviamente il mio intento è quello di rendere il bosco più accessibile e farlo crescere meglio e magari più velocemente...sempre con i ritmi della natura ovviamente...se mi poteste dare qualche consiglio ve ne sarei grato...grazie tanto
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Mmmh, secondo me per evitare danni alle piante devi tagliare quelle adulte: diradandogli attorno non hanno più sostegno dalle piante circostanti e son soggette a cadute da vento o si spezzano i rami per varie ragioni. Una volta tagliate quelle grandi, fai crescere quelle ancora piccole nel "nuovo ambiente" pulito, queste si adatteranno di più agli spazi più ampi e cresceranno più robuste.
Questa è la mia opinione ma non son mica un tecnico forestale, dovresti rivolgerti a uno di loro.
Una cosa è sicura, fai bene a curare il bosco, si mantiene più vitale così. Non a caso l'abbandono del territorio include anche un deterioramento dei boschi...
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La mia età ha tanti svantaggi ma in questo caso posso parlare.
Negli ultimi 40 anni i boschi della montagna emiliana, dai 100 ai 1.600 metri, si sono espansi e soprattutto sono molto migliorati, se con ciò intendiamo la conversione da ceduo a fustaia. Motivi?
1 - Abbandono
2 - Aumento delle precipitazioni.
Gli unici interventi umani di qualche rilievo sono i tagli selettivi impostati dalla Forestale, che lasciano le matricine: questi sono evidentemente deleteri ma per fortuna non troppo estesi.
Ciò non toglie che negli ultimi anni l'edera sta crescendo troppo e presto si potrebbe assistere ad un nuovo peggioramento.
Fossi un forestale, manderei tutti a tagliare l'edera e darei licenze per tagli rasi a piazzole.
Tutti i dipendenti pubblici italiani che si occupano di cura dell'ambiente non capiscono nulla e stanno procurando danni terribili (pagati lautamente da noi tutti)
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Se ho ben capito il tuo di ben due ettari e mezzo è un bosco già fatto, di alberi di 40 anni.
Più o meno la stessa età di quelli che ho piantato io qui quando avevo 20 anni, ma solo su di un'area di 1.000 m2.
Comunque devo più volte l'anno passare con la trincia e ai margini tagliare rovi e polloni vari. Soprattutto tagliare le edere alla base e molto lavoro mi danno anche i glicini del vialetto adiacente (non piantati da me) che se lasciati crescere abbatterebbero in pochi anni anche le farnie di 20 metri.
Nel tuo caso, Martin, data l'estensione notevole, concentrerei i miei sforzi nella recisione dell'edera e della vitalba e porterei fuori i rami o branche che sempre cadono per vari motivi e gli alberi rimasti in ombra e seccatisi. E magari fai il possibile contro i rovi dei margini. Sarebbe già molto, al resto pensa il bosco: i diradamenti se li fa molto meglio da se, quelli che fa l'uomo indeboliscono sempre, anzichè rafforzare, gli alberi rimasti.
Ultima modifica di alnus; 07/01/2019 alle 01:34
Ok, dunque non altero i processi del bosco in senso negativo se faccio pulizia....
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