Pulire i fiumi: serve davvero?
Pareri?
Le eccezioni che il professore elenca, nelle quali la pulizia può essere indicata, sono proprio tutte le aree dove le esondazioni avvengono ormai regolarmente. Non sono certo così poche da dover essere considerate eccezioni.
Comunque la pulizia non viene fatta neanche in quelle, per zelo verso il principio generale, che è di lasciar stare il fiume, sa lui cosa è bene.
Ultima modifica di alnus; 31/10/2024 alle 22:14
Quindi non cominci neanche a sturare il tubo ... tanto ...
E com'è che il tubo si è ostruito?
Anche gli alluvionati che portano fuori il fango dalle case non dovrebbero farlo, il sedimento è una cosa naturale del fiume, fa parte del suo equilibrio, della sua vita.
D'altra parte in uno dei lavori postati alcune pagine fa ci si domandava se fosse giusto approcciare i fiumi da un punto di vista antropocentrico.
Il punto che intendevo evidenziare è che è impossibile non avere disagi quando ti precipita così tanta pioggia in poche ore, mi spiace ma è così. Qualsiasi intervento si fosse eseguito non sarebbe stato sufficiente ad evitare un disastro, poi certamente c'è differenza tra disastro e disastro, quindi qualcosa che poteva limitare i danni sarebbe potuto essere ulteriormente fatto, ma quando si verifica un fenomeno del genere non è possibile a mio parere limare il rischio oltre un certo grado.
Mi dispiace ma ti sbagli.
Tutte le esondazioni di Secchia e Panaro degli ultimi 16 anni si sono verificate con precipitazioni che non hanno mai battuto nessun record. Quando ero giovane, cioè più di quarant'anni fa, sì che mi ricordo una pioggia che riempì la cassa d'espansione, la quale funzionò semplicemente perchè a valle di essa la capienza del fiume era doppia di adesso. Le piogge di adesso la cassa non la riempiono mai, benchè nel frattempo abbiano persino ristretto i fori di uscita. Ma addirittura nelle scorse settimane le precipitazioni in montagna sono state veramente moderate (20 mm al dì) e l'esondazione è stata evitata solo dagli argini innalzati negli ultimi due anni.
Cioè hanno deciso che lo scarico della doccia non si tocca, quella merda è giusto che stia lì e continui ad aumentare, ma hanno speso milioni per alzare i bordi del piatto-doccia.
Ti sembra una scelta giusta? Ti sembra che il problema sia chi apre troppo la doccia? Non credi che presto non si potrà semplicemente più farla la doccia?
Qui nella bassa, a fianco del fiume non ci sono aree più basse della piana attorno, ma un piano perfettamente livellato. Infatti se guardi le foto delle alluvioni romagnole, l'acqua uscita dall'argine non costeggia il fiume, ma va ad allagare l'intera pianura fino all'argine del fiume adiacente. Quindi non esiste una fascia di rispetto del fiume, nella quale non costruire. Tutta la pianura è area del fiume, anzi della palude.
Ultima modifica di alnus; 01/11/2024 alle 08:20
Io non conosco la vostra zona per esprimermi oltre, nè ne conosco di idrogeologia per esprimermi quindi su questo mi taccio. Ho voluto solo sottolineare che le precipitazioni verificatesi in Romagna negli ultimi due anni sono eventi precipitativi estremi che non hanno molti precedenti negli ultimi 100 anni, dunque di fronte a simili eventi meteorologici l'uomo può prevenire fino ad un certo punto secondo me. Questo non vuol dire che non si debba fare tutto il necessario per limitare i danni.
Quaderna.jpg
1 - Perchè mai l'acqua avrebbe dovuto proseguire in quel corridoio ormai pieno di terra, alberi ed arbusti?
2 - Fuori degli argini il terreno è livellato: non esiste una "fascia di rispetto del fiume".
Poco fa al TG hanno riportato le parole del sindaco di Faenza: "dal crinale appenninico sta scendendo una quantità d'acqua inimmaginabile" allora guardo gli accumuli odierni e sono quasi tutti a due cifre.
Vi sembra che le parole del sindaco siano giuste?
Adesso mettono l'assicurazione "catastrofale" obbligatoria.
A posto.
Questa sì che è una soluzione ...
Con le dimensioni del danno tipo pianura romagnola, immaginiamo quanti verranno risarciti ... nessuno ovviamente. Non esisterà mai una assicurazione privata che sarà mai in grado di farlo e comunque non vorrà.
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