Guarda che è proprio così; ad esempio tempo fa lo stesso Mario Tozzi affermò che si può anche mettere in discussione il GW senza però dimenticare che più del 90% degli scienziati, o studi su questa materia (forse addirittura parlò di una percentuale anche più alta), crede al surriscaldamento globale.
Intanto molto più a Sud, l'eruzione dell'Ulawun sta degenerando in un qualcosa sicuramente degno di nota con una nube che si è spinta decisamente in stratosfera fino a 19km. Siamo tra VEI4 e VEI5.
una stima del raikoke da un semplice modello, non del tutto irrilevante ma comunque molto piccolo nella media globale, circa 1/6 di un episodio di la nina.
Dr. Anja Schmidt on Twitter: "#Raikoke eruption is likely the largest in terms of amount of sulfur released into the stratosphere since Nabro in 2011. Forcing not insignificant but surface temperature change is tiny (predicted using a simple climate model called FaIR developed by @chrisroadmap @Piersforster)… https://t.co/Zm5wIN281f"
Ultima modifica di elz; 26/06/2019 alle 15:46
ulawun 0.1tg un poco sottostimato ma irrilevante per il clima.
Simon Carn on Twitter: "Latest @NASA AIRS data showing ~0.1 Tg SO2 in the #Ulawun (#PapuaNewGuinea) #eruption cloud. This is a minimum amount as the western part (~25%?) of the plume is not covered. Appears similar in magnitude to the October 1980 eruption. @airesEO @Andrewcraigtupp… https://t.co/wlWkr9Bmjm"
km cubici di cenere al momento?
Quando questo mondo ti sta crollando addosso..
La vita non si ferma con una diagnosi di Sclerosi Multipla..
Intanto dal GOME-2 appare anche l'eruzione dell'Ulawun...si ha l'impressione che anche l'eruzione del Raikoke stia proseguendo vista la vasta zona a largo dell'Alaska ad elevata densità di SO2...
Intanto una bella immagine dell'eruzione presa dalla stazione spaziale internazionale...
Comunque per oggi l'eruzione sembrerebbe essere diminuita o quasi cessata ma le nubi di SO2 intanto sono ben organizzate e sono ancora ad un altezza tra gli 11000 e i 13000 metri...
Raikoke volcano (Kurile Islands): SO2 gas plumes continue to spread around the northern hemisphere / VolcanoDiscovery
Questo abstract mi ha stimolato alcune puntualizzazioni...
Innanzitutto l'eruzione del 536 è stata seguita poco dopo da una seconda eruzione più forte a latitudini tropicali, ben visibile sia nei depositi nel ghiaccio antartico che in quello artico.
Come evidenziato anche nell'articolo le emissioni alle alte latitudini hanno un effetto piuttosto forte a livello emisferico, perché le polveri tendono a restare confinate a nord (quindi con concentrazioni elevate) anziché disperdersi su una superficie più ampia.
Quindi tra effetto globale ed effetto locale c'è un bel divario, le eruzioni tropicali hanno un effetto più forte a livello globale perché i solfati si distribuiscono in maniera più uniforme ma quelle alle alte latitudini hanno un effetto locale più forte. Questo è particolarmente rilevante per una eruzione avvenuta ad inizio estate che produrrà i suoi effetti maggiori nel periodo con più irraggiamento solare.
Complessivamente quindi sarà interessante valutare questo evento, non perché possa influire in misura significativa sulle temperature globali ma per gli effetti locali e potenzialmente a livello di circolazione atmosferica.
Secondo me non lo è, c'è una blanda correlazione statistica se prendi soltanto gli ultimi due secoli, ma allungando il periodo di osservazione la correlazione scompare (ad esempio il minimo di Maunder non ebbe una forte attività vulcanica) e non c'è nessun meccanismo fisico credibile che possa supportare questa idea.
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