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  1. #141
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: il td della paleoclimatologia

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Queste potrebbero intervenire nell'innesco di una glaciazione invece, riducendo ulteriormente l'albedo quando i ghiacci si espandono (come nell'attuale fase di "Neoglaciazione"). Forse il maggiore gradiente termico meridionale che determina l'avanzamento dei ghiacci per il calo dell'insolazione porta a un abbassamento dei fronti perturbati o a maggior frequenza di ciclogenesi che riducono l'albedo delle superfici non ancora ghiacciate e per di più causano precipitazioni nevose che rinforzano la crescita dei ghiacci e la favoriscono.
    D'altronde è ciò che accade in inverno.

    So che man mano che avanzano i ghiacci diminuisce il livello dell'acqua disponibile sotto forma di vapore e quindi anche in forma di nubi (anche perchè le superfici ghiacciate divengono sede di anticicloni termici), quindi forse l'effetto che ipotizzo avrebbe senso solo nelle primissime fasi, quando si è ancora nella fase discendente di un interglaciale. Il meccanismo dopo si interromperebbe sia per i due motivi che ho appena esposto (meno acqua liquida e vapore, maggiore estensione di anticicloni termici) sia perchè l'abbassamento dei livelli del mare limiterebbe o annullerebbe le ciclogenesi in aree importanti, sia perchè si indebolirebbero le correnti calde oceaniche con un abbassamento generale delle temperature acquatiche.

    E' un'ipotesi che butto lì, non so se ci sono ricerche in proposito.
    certamente un contesto caratterizzato da atmosfera più consistente limita i forcing radiativi ed enfatizza i feebdack interni al sistema
    viene dispersa molta meno energia qundi diventa più rilevante la capacità dell'atmosfera attraverso le sue componenti di "valorizzare" ciò che assorbe

  2. #142
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: il td della paleoclimatologia

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    certamente un contesto caratterizzato da atmosfera più consistente limita i forcing radiativi ed enfatizza i feebdack interni al sistema
    viene dispersa molta meno energia qundi diventa più rilevante la capacità dell'atmosfera attraverso le sue componenti di "valorizzare" ciò che assorbe
    Forse la maggiore snow cover degli ultimi anni in inverno è un feedback interno del sistema per tentare di arginare, in inverno, il riscaldamento, riflettendo più radiazioni. Ci stavo pensando oggi, leggendo che lo snow cover per Ottobre sta toccando picchi record per l'ennesima volta. Comunque è OT, meglio non deviare dal tema principale.

    Conta più l'estensione della superficie ghiacciata, o il volume dei ghiacci, per avere minore ingresso di radiazioni? Io credo la prima.

  3. #143
    Vento moderato L'avatar di GiagiKarl
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    Predefinito Re: il td della paleoclimatologia

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Forse la maggiore snow cover degli ultimi anni in inverno è un feedback interno del sistema per tentare di arginare, in inverno, il riscaldamento, riflettendo più radiazioni. Ci stavo pensando oggi, leggendo che lo snow cover per Ottobre sta toccando picchi record per l'ennesima volta. Comunque è OT, meglio non deviare dal tema principale.

    Conta più l'estensione della superficie ghiacciata, o il volume dei ghiacci, per avere minore ingresso di radiazioni? Io credo la prima.
    Anche secondo me.
    Riprendendo comunque il tuo messaggio precedente vorrei aggiungere che, quando si è raggiunta una certa estensione dei ghiacci, potrebbe accadere che si abbia un gradiente di pressione meridionale molto alto a causa della vastità di un VP che sarebbe enorme data la copertura glaciale ma con bolle di HP che sarebbero altrettanto grandi.
    Insomma, secondo me in queste condizioni vi potrebbero essere forti venti che trasportino proprio le polveri di cui si parlava prima, riducendo l'albedo ed innescando un feedback volto alla riduzione del ghiaccio.

    Ovviamente è solo un'ipotesi ed adesso non ho tempo di cercare ricerche a tal proposito.
    Tra qualche ora, tornato da scuola, ricercherò qualcosa.
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  4. #144
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: il td della paleoclimatologia

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Forse la maggiore snow cover degli ultimi anni in inverno è un feedback interno del sistema per tentare di arginare, in inverno, il riscaldamento, riflettendo più radiazioni. Ci stavo pensando oggi, leggendo che lo snow cover per Ottobre sta toccando picchi record per l'ennesima volta. Comunque è OT, meglio non deviare dal tema principale.

    Conta più l'estensione della superficie ghiacciata, o il volume dei ghiacci, per avere minore ingresso di radiazioni? Io credo la prima.
    certo
    la prima

  5. #145
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: il td della paleoclimatologia

    tra l'altro possiamo fare un piccolo accenno sulla rapidità delle transizioni
    i processi di riscaldamento a rigor di logica per tutta una serie di effetto domino vanno a progredire con decisione maggiore
    meno ghiaccio
    più evaporazione ma in una prima fase anche più assorbimento radiativo
    meno solubilità
    rimescolamento degli oceani favorevole

  6. #146
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: il td della paleoclimatologia

    Citazione Originariamente Scritto da GiagiKarl Visualizza Messaggio
    Anche secondo me.
    Riprendendo comunque il tuo messaggio precedente vorrei aggiungere che, quando si è raggiunta una certa estensione dei ghiacci, potrebbe accadere che si abbia un gradiente di pressione meridionale molto alto a causa della vastità di un VP che sarebbe enorme data la copertura glaciale ma con bolle di HP che sarebbero altrettanto grandi.
    Insomma, secondo me in queste condizioni vi potrebbero essere forti venti che trasportino proprio le polveri di cui si parlava prima, riducendo l'albedo ed innescando un feedback volto alla riduzione del ghiaccio.

    Ovviamente è solo un'ipotesi ed adesso non ho tempo di cercare ricerche a tal proposito.
    Tra qualche ora, tornato da scuola, ricercherò qualcosa.
    Non è un'ìpotesi campata in aria. D'altronde basta pensare ai venti catabatici dell'Antartide (e anche della Groenlandia) per capire che nelle aree attorno alle calotte soffiano venti intensissimi.

  7. #147
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: il td della paleoclimatologia

    Citazione Originariamente Scritto da Alessandro1985 Visualizza Messaggio
    tra l'altro possiamo fare un piccolo accenno sulla rapidità delle transizioni
    i processi di riscaldamento a rigor di logica per tutta una serie di effetto domino vanno a progredire con decisione maggiore
    meno ghiaccio
    più evaporazione ma in una prima fase anche più assorbimento radiativo
    meno solubilità
    rimescolamento degli oceani favorevole
    Aggiungici anche le minori polveri: con l'aumento della CO2 atmosferica e il clima più mite, le piante si riproducono e riconquistano i deserti. Prova ne è che nell'Optimum Olocenico anche il Sahara era più verde di oggi, con il deserto arretrato. E minori polveri significano meno raffreddamento sia perchè viene meno l'azione schermante i raggi solari, sia perchè non riducono l'albedo delle superfici ghiacciate non depositandovisi.

  8. #148
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Aggiungici anche le minori polveri: con l'aumento della CO2 atmosferica e il clima più mite, le piante si riproducono e riconquistano i deserti. Prova ne è che nell'Optimum Olocenico anche il Sahara era più verde di oggi, con il deserto arretrato. E minori polveri significano meno raffreddamento sia perchè viene meno l'azione schermante i raggi solari, sia perchè non riducono l'albedo delle superfici ghiacciate non depositandovisi.
    e meno pulviscolo attorno ai quali generare i nuclei di condensazione ragion per cui come ho scritto nella prima fase c'è maggior assorgimento radiativo
    volevo scriverlo infatti e poi mi sono perso
    grazie per il completamento

  9. #149
    Uragano L'avatar di burian br
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    Predefinito Re: il td della paleoclimatologia

    Comunque, momentaneo OT, leggendo come nel Mediterraneo le estati oloceniche siano sempre state più fresche e che lo scorso secolo eravamo agli apici del caldo estivo degli ultimi diecimila anni, mi viene da pensare che per davvero le estati che stiamo sperimentando nell'ultimo decennio siano le più calde da oltre 100000 anni.
    Almeno per noi italici e per il Mediterraneo Occidentale.
    Ultima modifica di burian br; 14/10/2019 alle 15:46

  10. #150
    Uragano L'avatar di Alessandro1985
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    Predefinito Re: il td della paleoclimatologia

    Citazione Originariamente Scritto da burian br Visualizza Messaggio
    Comunque, momentaneo OT, leggendo come nel Mediterraneo le estati oloceniche siano sempre state più fresche e che lo scorso secolo eravamo agli apici del caldo estivo degli ultimi diecimila anni, mi viene da pensare che per davvero le estati che stiamo sperimentando nell'ultimo decennio sia le più calde da oltre 100000 anni.
    Almeno per noi italici e per il Mediterraneo Occidentale.
    non sarebbe così strano
    non è del tutto irragionevole pensare che le ultime due ere rappresentino mediamente alcuni dei momenti più freddi dell'intera storia climatica
    favoriti tra l'altro dall'attuale disposizione delle piattaforme continentali
    argomenti ovviamente su cui andando a ritroso avremo ampiamente modo di ragionare

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