Ciao! Allora per quanto riguarda la minima più bassa anche da me è scesa sotto i -2 per qualche minuto (-2.2), poi è stata a ridosso dei -2 per tre ore e un quarto e sotto zero per nove ore. Parlo di ieri. Ebbene non noto danni a nessuna pianta, magari qualcosa ha fatto, ma secondo me le nostre zone sono abbastanza abituate a sorprese invernali in tutte le stagioni, quindi magari si sono adattata
te abbastanza bene. L’unica differenza rispetto al solito è che quest’anno essendoci stato l’inverno più caldo di sempre la primavera è iniziata prima che mai e siamo molto in anticipo, a tratti anche di un mese, con lo stato vegetativo. Però non noto danni al momento, tranquillo!
"All truths are easy to understand once they're discovered. The point is to discover them." ~ Galileo Galilei
Fondatore di Centro Meteorologico Bolognese
Sito di Centro Meteorologico Bolognese: https://centrometeobolognese.com/
Sito personale: https://martinmb.wixsite.com/*******martinmb
Stazione meteo: http://www.meteosystem.com/dati/sanchierlo/index.php
Ottimo, grazie della risposta, speriamo
In effetti ho notato negli anni scorsi una grande resistenza al freddo: proprio la scorsa primavera c'è stata la famosa nevicata del 5 maggio, 40 cm sui 700 m e temperatura sottozero per una decina di ore anche se di pochi decimi, però tutto sommato non avevo avuto danni irreparabili... cioè più che altro aveva fatto dei danni il carico di neve, non il freddo!
Questa volta la preoccupazione è che rimarrà sottozero più o meno 48 ore tra oggi e domani (le mie piante stanno a 700 m) però è anche vero che siamo a fine marzo e non a maggio, anche se in anticipo con la stagione. Tu a che quota sei se posso chiedere?
Chiedi pure! Io sono a 375 metri e monitoro le piante di tutte le mie colline che vanno da 300 metri a 800 metri di altitudine nella mia valle/catena montuosa. Da me l’anno scorso fece qualche decina di minuti di neve pura il 5 Maggio e la temperatura arrivò a 1.7 gradi, nessun danno. Le nostre piante sono cazzute va la!
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In Abruzzo nella zona degli altipiani (Altopiano delle 5 miglia nei pressi di Roccaraso a 1250 m. slm) la temperatura è scesa questa notte a -20,8.
Non credo che i faggi di quelle zone ne abbiano risentito ( perché ancora in riposo) ma d'altronde i boschi di quelle parti si tengono alla larga dalle zone di pianura delle conche intermontane ( dove con le inversioni notturne invernali si scende spesso a -30 e più) e colonizzano solo i fianchi dei monti al di sopra delle sacche di aria fredda stagnante delle conche.
Io invece abito in collina vicino al mare e questa notte abbiamo avuto solo -1° con neve al suolo e sui rami, però ci sono molti alberi fioriti e credo che qualche danno ci sarà.
Non me ne intendo ma credo che una gelata al di sotto dei -10 °C, per quanto di breve durata, sia piuttosto devastante per delle piante con le foglie... probabilmente di più che un freddo prolungato ma non esagerato.
Anni fa avevo visto la foto di una conca sugli Appennini centrali (non mi ricordo dove però) in cui appunto i faggi che crescevano sui primi pendii della montagna, quelli più in basso e vicino al pianoro soggetto ad inversioni, erano stati completamente bruciati in quell'anno da una gelata intensa in maggio. Erano totalmente privi di foglie (parlo di foto estiva ovviamente) mentre i faggi poco più in alto lungo il pendio erano normali, con le foglie. Evidentemente un freddo estremo da inversione a stagione già avviata aveva bruciato le gemme dei faggi più esposti perché più vicini alla conca, sarebbe interessante sapere quanto freddo ci era voluto per danneggiare così tanto dei faggi
Ps: ovviamente nel fondo della conca non vi erano alberi, solo prateria.
Certamente.
Un paio di anni fa,forse tre, mi ricordo di una nevicata molto tardiva che bruciò i faggi già in vegetazione.
Del resto una volta nel mio piccolo ho sperimentato un fatto accaduto nel mio balcone dell'ufficio :
avevo due piante in vaso di qumkuat ( un agrume giapponese piuttosto rustico, resistendo in inverno fino a -10°).
Uno dei due nel corso dell'estate per un ristagno idrico stava mostrando i tipici segni di marciume delle radici con perditavdelle foglie, pur essendo un sempreverde.
Ho svasato la pianta,ho pulito le radici e l'ho ripiantata.
La pianta si è ripresa ma è germogliata troppo tardi nella stagione arrivando a novembre con le foglie troppo tenere.
Alla prima gelata è morta mentre l'altra non ha avuto nessun problema con le sue foglie già coriacee.
Non è raro che le foglie dei faggi gelino, anche perchè si schiudono all'improvviso in poche ore, come cartine che si spieghino. Credo non ci voglia molto freddo, magari solo -1.
Per Martin, purtroppo chi deve produrre, come me, sa che non esistono piante "cazzute" da nessuna parte, ahimè.
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