Albicocchi e peschi però credo siano ben più sensibili al freddo di piante che crescono anche a quote elevante come i lamponi o super precoci come sambuchi e more di rovo. Certo è che i peschi erano proprio in fiore in questo periodo, ne ho uno vicino casa. Tu hai avuto danni da questa ondata di freddo in pianura?
Sì ma la maggiore resistenza consiste solo in un ritardo fenologico: una volta che le gemme si aprono, il gelo fa danni, non si scappa.
Io credo di aver perso tutte le drupe (albicocche e pesche) quest'anno. 500 piante in piena produzione (le piante stanno benissimo, è il raccolto che andrà perso). Ierilaltro siamo stati sottozero 10 ore, di cui tre ore a -4.
Beh no, messa così posso dirti con certezza che non è vero, l'ho già verificato empiricamente molte volte: dipende dall'intensità del gelo e forse dal livello di sviluppo delle foglioline (e rimango convinto anche dalla specie).
Come dicevo, l'anno scorso ha gelato a maggio con foglie già completamente sviluppate su alcune piante e non ho visto danni per il gelo, però erano appunto pochi decimi sottozero (per molte ore, una decina). Ma in generale ho osservato le foglie verdi e già schiuse dalla gemma resistere anche a dei -3/-4 °C, però non sono sicuro che possano resistere a intere giornate di ghiaccio... per quello ho chiesto, però ti posso assicurare che non è sufficiente una gelata notturna qualsiasi a bruciare le foglie di alcune piante
Sui fiori non saprei invece, magari sono più delicati. Mi spiace per il tuo raccolto, questa ondata di freddo così intensa non ci voleva.
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Ricordo bene, anche se non l'anno, una gelata tardiva che ha letteralmente bruciato le foglie di tutti i faggi in quota.
Poi hanno tirato fuori nuove foglie ma il bosco in piena estate era molto più luminoso a causa della scarsità dei nuovi getti.
Riguardo il presente ho appena constatato che almeno una quercia di cui ignoro la specie (ne parlai tempo fa) ha tutte le foglioline bruciate, nonostante una protezione improvvisata, mini serra con buste trasparenti.
T di -4/-5 per una nottata intera, ma sotto i -3 per almeno 18 ore.
Pare invece che un acero pseudoplatanus sempre con foglioline e stessa protezione abbia resistito.
Timore per la più importante, un acero raro che stava esplodendo con la stessa protezione. Le foglioline ancora non aperte sembrano danneggiate ma non bruciate. vedremo i prossimi giorni.
3 anni fa da noi gelata da annali... era la seconda metà di aprile, appena passata la fioritura dei meli (momento più critico) e ha sparato una notte a -6 in val di non, -2 qui in piana. In val di non perso il 70-80% della produzione, notevoli danni anche qui ma le viti hanno patito molto di più, i getti erano già oltre i 10cm e la mattina dopo erano marroni nelle zone colpite.
Poi chi non ha subito danni da gelata è stato compensato dalla grandine in agosto: a più riprese in un pomeriggio è stata colpita tutta la provincia con un’intensità inusitata.
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Comunque per la 3 mattinata di seguito antibrina che ga fatto il suo lavoro oggi. Non è proprio il massimo
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Sicuro.
Ci puoi fare lo 0,05% del raccolto, con la seconda fioritura.
Scusate, ma le vostre osservazioni rivelano scarso coinvolgimento lavorativo-economico.
Sono molto di cattivo umore, anche grazie ai modelli per la prossima settimana (avrò l'opportunità di perdere anche le pere)
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