Calcola però che a volte il precoce disseccamento di parte della chioma è dovuto al cancro colorato del platano.
Qui ho visto degli arbusti e alcuni alberi a foglia larga in sofferenza, per il clima secco.
I prati stanno tornando verdi con i temporali dell'ultima settimana
Due tigli sotto casa ,rispetto ad altri ancora pienamente verdi, stanno virando il colore del fogliame ( sono gli esemplari che si spogliano per primi di solito ,ogni anno).
Questa mattina:
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e confronto con 11 ottobre 2019
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Terreno che per il momento assorbe piuttosto rapidamente le precipitazioni, complice probabilmente un anno fino ad ora piuttosto asciutto. Solo in questi ultimi giorni a seguito di diverse giornate ravvicinate con precipitazioni più o meno significative, cominciano a mostrare cenni di cedimento pur restando compatti ma visibilmente più umidi con comparsa di pozzanghere via via più persistenti. Ovviamente comincia a influire anche la durata decrescente delle giornate e il limitato soleggiamento, ma non solo. Negli ultimi giorni sono mancate giornate con umidità relativa particolarmente bassa e anche questo avrà senz'altro inciso.
Il mio orto è in fase di transizione: da quello estivo sono passato a piantare tutti gli ortaggi che affronteranno l'autunno (ed alcuni anche l'intero inverno fino ad aprile)
Cavoli (di ogni tipo), cicorie, spinaci, porri, radicchi, cime di rapa, broccoli, sponsali ecc.
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Come forse ricorderete sono stato per molto tempo scettico sulla presenza della rovere (Quercus sessiliflora) in Italia. Grazie anche alle vostre osservazioni però, ho cominciato a riscontrarla in vari luoghi, generalmente più a Nord di Modena. Qui un bellissimo esemplare a Malga Riondera (600 m), piccolo terrazzo lungo la formidabile tornantiera che da Sdruzzinà, a 100 m in Vallagarina, sale al Passo Fittanze, 1.400 m sull'altipiano dei Lessini
Ultima modifica di alnus; 11/10/2020 alle 09:36
Io non dico che ci sto impazzendo ma quasi.
A parte quella che ho piantato e di cui parlavo tempo fa, ma ieri in bosco trovo questa
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È lei o non è lei?
Questa è invece quella piantata da seme.
Nuovo getto in questi giorni. Non ha un filo di pubescenza (no pubescens), stipole caduche (no cerris), lungo picciolo (no farnia), gemme slanciate e pentagonali come leggo sulle descrizioni di petraea, ma poi queste foglie così profondamente incise.
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Secondo me è lei (Quercus sessiliflora o petraea) in entrambi i casi. La forma della foglia non è molto importante. Molto più rilevante l'assenza di pubescenza, per distinguerla dalla roverella.
Ottimo! Vengono entrambe dai dintorni di Campobasso?
Ultima modifica di TreborSnow; 12/10/2020 alle 12:58
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