Oggi (o meglio ieri) ho visto il giro passare dallo Stelvio a fine ottobre: spettacolo mai visto! Seguo di tanto in tanto il ciclismo in TV più che altro per l'occasione unica di vedere paesaggi immensi.
Sul versante atesino (salita) al limite della vegetazione arborea, assieme ai larici, si vedono molti cembri. Invece sul versante padano (discesa) è pieno di pini montani. Ammetto di non essere in grado di distinguerli geneticamente dai pini mughi, quindi preferisco considerarli due fenotipi della stessa specie.
Anche lungo la successiva ascesa da Bormio ai laghi di Cancano in Valle di Fraele, tali pini rappresentano quasi l'unica specie arborea.
Questo mi ha riportato alla memoria un viaggio che feci nel 1988 o 89, quando una sera al crepuscolo passammo dal Pass dal Fuorn, nel Parco Nazionale Svizzero, e vidi con stupore che lì erano tutti pini montani: è in effetti molto vicino alla zona di Bormio.
Probabilmente è solo il portamento che distingue le due varietà: i mughi restano dei cespugli più o meno prostrati, i pini montani invece si alzano un po' .
Dalle mie parti sopra le faggete oltre i 1600 m. ( ma possono talvolta scendere individui isolati a 1000 m.) abbondano distese di pini mughi, ma mai pini montani ( Maiella) e riescono a salire fino a 2200 m.
Intanto i tigli del giardinetto sotto casa accendono l'autunno
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Durante le ultime passeggiate nei boschi ho "affinato" la conoscenza dei carpini.
A parte il Carpinus orientalis facilmente riconoscibile per le foglie piccole e le dimensioni contenute ero convinto per il resto dominasse il carpino nero (Ostrya carpinifolia) come da "guide".
In realtà ho scoperto che almeno nei boschi che frequento, sia nei dintorni della città che sul matese è raro. Finora un unico esemplare di grosse dimensioni e qualche giovane pianta. Mentre tutti quelli che pensavo fossero neri in realtà sono bianchi (Carpinus betulus), alcuni anche di notevoli dimensioni.
Oltre alle infruttescenze il carattere più semplice da riscontrare è rappresentato dalle nervature terziarie alla base delle foglie. Assenti nel bianco (dx), sempre presenti nel nero (sx).
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Ultima modifica di TreborSnow; 23/10/2020 alle 07:58
Tornando a cembri e pini montani, mi sembra che i primi siano diffusissimi in Alto Adige e molto più rari in Trentino e versante bresciano dell'Adamello, benchè gli ambienti non differiscano molto.
Quanto a Valtellina ed Engadina, abbiamo visto i pini montani là dove potrebbero benissimo esserci cembri.
Credo poi di aver letto che una grande cembreta esista in una valle piemontese e che il cembro sia comune in Austria.
Correzioni ed integrazioni sono ben accette!
Tigli colore giallo dorato, stanno iniziando le albizzie, gli aceri e abreve dovrebbero partire i pioppi e le gingko
Ancora sul cembro
Bosco dell'Aleve - Wikipedia
Pinus cembra - Wikipedia
Questo dell'Alevè merita una visita! Addirittura un pino a quasi 3.000 metri!
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