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Risultati da 31 a 40 di 84
  1. #31
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    Citazione Originariamente Scritto da Muschio Visualizza Messaggio
    Pioppo anche secondo me, anche il portamento della chioma non mi sembra da faggio - ma potrei ben sbagliarmi. Che ci sia presenza di qualche faggio non lo dubito comunque. Rimane che se potessimo tagliare tutti i boschi - fatta eccezione per quelli di faggio - lungo il famoso transetto alpino nord-sud, ne risulterebbe una sorta di cuneo: prealpi con vasto gradiente altitudinale di presenza del faggio, piu all'interno della catena alpina sia il limite superiore che quello inferiore si abbassano/alzano rispettivamente fino a far scomparire il faggio.
    La stessa osservazione la feci (e dimostrai con immagini satellitari) passando da catena himalayana a karakorum nel nord del pakistan: l'areale altitudinale delle specie locali (picea, betula, abies, quercus, pinus, juniperus) si assottiglia entrando nelle catene montuose (in alto per la brevita' della stagione vegetativa, in basso per la scarsita' di precipitazione) fino a renderle totalmente assenti (il ginepro e la betulla, guardacaso, era quelli che si "addentravano di piu").
    Anche la costa occidentale degli Usa, spostandosi dal litorale umido ed oceanico a quello continentale asciutto dell'interno , vede una progressiva riduzione delle latifoglie e conifere sciafile in favore di una progressione delle conifere dei climi prima freddi ( tipo picea) e poi aridi ( tipo pino di montagna).

  2. #32
    Burrasca L'avatar di basso_piave
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    In comelico ci sono faggi: generalmente a macchie, su versanti assolati, mai dominanti.
    Se posso (e se mi ricordo) darò un occhio in alta pusteria nei prossimi giorni
    Credi alla neve solo sotto le 48 ore!!

  3. #33
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    20200714_115916.jpg
    20200713_115321.jpg
    20200713_115452.jpg
    È un tremolo, sono andato a controllare.
    Galinsoga non sbaglia un colpo!
    Bellissima la Pfunderer Tal/Val di Fundres, specie lì a Weitental, come si vede dalla foto.
    Le latifoglie sono soprattutto tremoli, saliconi e betulle, ma anche ciliegi selvatici e tigli selvatici.
    Ho di nuovo guardato se ci sono faggi in bassa Pusteria, ma non ne ho visti.
    In realtà, anche in Valle Isarco, cioè nel canale Bressanone - Bolzano, non mi sembra proprio ce ne siano: è il regno di robinie, ostrye e pini silvestri.
    Forse l'ultima faggeta dell'Adige è proprio quella della salita della Mendola lato EST.
    Ultima modifica di alnus; 14/07/2020 alle 23:51

  4. #34
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    20200714_115916.jpg
    20200713_115321.jpg
    20200713_115452.jpg
    È un tremolo, sono andato a controllare.
    Galinsoga non sbaglia un colpo!
    Bellissima la Pfunderer Tal/Val di Fundres, specie lì a Weitental, come si vede dalla foto.
    Le latifoglie sono soprattutto tremoli, saliconi e betulle, ma anche ciliegi selvatici e tigli selvatici.
    Ho di nuovo guardato se ci sono faggi in bassa Pusteria, ma non ne ho visti.
    In realtà, anche in Valle Isarco, cioè nel canale Bressanone - Bolzano, non mi sembra proprio ce ne siano: è il regno di robinie, ostrye e pini silvestri.
    Forse l'ultima faggeta dell'Adige è proprio quella della salita della Mendola lato EST.
    Caspiterina, quale onore, sei tornato sul posto del delitto segnalato da me.
    Quale sarà mai l'arcano motivo per questa rarefazione/azzeramento dei faggi, anche dove qualche corrente umida dovrebbe arrivare? ( cioè in una convalle esposta a sud all'inizio della val Pusteria).
    Ho notato che in quelle zone le latifoglie in genere hanno un ruolo marginale: i boschi sono fatti di conifere ( pecci, larici e pini silvestri a seconda di quota ed esposizione).
    Sembrano paesaggi cmq. abbastanza umidi e verdeggianti ( non sono le aride valli del pino silvestre di zone più interne e continentali delle Alpi).

  5. #35
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    Ho cominciato a consultare attentamente i due siti linkati da Muschio.

    Quello trentino è vicino a ciò che io desidero, fornendo una carta geografica con riportati i colori delle specie realmente presenti: si vede che il faggio manca del tutto in Fiemme e Fassa, ce n'è pochissimo in val Cia e solo una macchiolina in val di Sole.

    Il documento altoatesino invece mi delude, perchè è il solito papiro italiano pieno di categorie dai nomi che suonano molto scientifici, tipo "endalpico", "mesalpico", ecc.
    Poi leggendo ti dà anche notizie precise, ma solo occasionalmente. Dice per esempio che il faggio, scendendo dalla parte dell'Isarco, comincia su entrambi i lati a Siusi e Longostagno, cioè un po' prima di Bolzano.
    Però, sempre occasionalmente, non dà nessuna notizia, nè di presenza nè di assenza, sul faggio in Venosta.
    Poi cita proprio Vallarga, cioè Weitental dove sono andato domenica, nelle zone dell'abete bianco. Questo mi rende perplesso, perchè di solito io l'abete bianco se c'è lo vedo e domenica là non ne ho proprio visto.
    Ultima modifica di alnus; 16/07/2020 alle 09:00

  6. #36
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Caspiterina, quale onore, sei tornato sul posto del delitto segnalato da me.
    Quale sarà mai l'arcano motivo per questa rarefazione/azzeramento dei faggi, anche dove qualche corrente umida dovrebbe arrivare? ( cioè in una convalle esposta a sud all'inizio della val Pusteria).
    Ho notato che in quelle zone le latifoglie in genere hanno un ruolo marginale: i boschi sono fatti di conifere ( pecci, larici e pini silvestri a seconda di quota ed esposizione).
    Sembrano paesaggi cmq. abbastanza umidi e verdeggianti ( non sono le aride valli del pino silvestre di zone più interne e continentali delle Alpi).
    Ciao Ennio!
    Sì, sono andato proprio sul tornante che tu avevi indicato con grande precisione.
    Hai ragione, Google Street View è uno strumento ottimo!
    Però ho faticato a trovare la strada, perchè nel villaggio di Weitental non c'è nessuna indicazione per Meransen, dove in effetti quella strada arriva.
    Ti chiedi come mai non ci siano faggi.
    Ripeto che a me i motivi non interessano, forse la natura mi piace ancora di più per la sua casualità, che è stata in fondo la grande scoperta dell'immenso Darwin.
    E' come dici: la Pfunderer Tal è tutto meno che arida, tra l'altro sono rimasto piacevolmente sorpreso dall'abbondanza di tiglio selvatico, sia nel piano alluvionale lungo il torrente, che sui primi versanti nel bosco.

  7. #37
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    Diffusione del faggio e di altre specie in Friuli Venezia Giulia

    anche qui si vede una gran diffusione Prealpina, mano a mano cala verso le vallate interne
    Pressochè assente ad esempio in zona Sappada (che è normale prosecuzione verso la catena Carnica della Pusteria)
    Scarsa diffusione anche nel tarvisiano (nonostante la bassa quota del fondovalle), qui la faggeta è "schiacciata" sui versanti , nel fondovalle (700/900 mt) conifere e non faggi causa forti inversioni termiche. dai 1100 fino a 1300/1400 brevi faggete miste , sopra il Larice..

    forst.jpg

  8. #38
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Ciao Ennio!
    Sì, sono andato proprio sul tornante che tu avevi indicato con grande precisione.
    Hai ragione, Google Street View è uno strumento ottimo!
    Però ho faticato a trovare la strada, perchè nel villaggio di Weitental non c'è nessuna indicazione per Meransen, dove in effetti quella strada arriva.
    Ti chiedi come mai non ci siano faggi.
    Ripeto che a me i motivi non interessano, forse la natura mi piace ancora di più per la sua casualità, che è stata in fondo la grande scoperta dell'immenso Darwin.
    E' come dici: la Pfunderer Tal è tutto meno che arida, tra l'altro sono rimasto piacevolmente sorpreso dall'abbondanza di tiglio selvatico, sia nel piano alluvionale lungo il torrente, che sui primi versanti nel bosco.
    Converrai con me che dopo l'osservazione della realtà sotto gli occhi, noi poi abbiamo istintivamente la curiosità di capirne le motivazioni, anche relazionandole ai cambiamenti climatici del passato e di quelli in essere.
    Il tuo thread è molto interessante e per cercare di capirne di più , i primi giorni avevo letto qualcosa sui faggi e sulle loro preferenze.
    Mi colpiva il fatto che il faggio , successivamente alla fine dell'era glaciale si è espanso con una progressione annuale di un tot di metri, legata al trasporto dei semi da parte degli animali e che attualmente sia in fase di espansione in Inghilterra.
    Prima del faggio però hanno fatto da apripista le betulle ed i pini silvestri oltre che l'abete rosso.
    Forse il faggio in Alto Adice soffre la concorrenza dell'abete rosso che da quelle parti è molto vigoroso ( avendo il centro di espansione ad oriente) ma lo stesso abete rosso perde forza di espansione ad occidente per esaurirsi sulle Alpi marittime, mentre sui Pirenei proprio non ci arriva.
    Ma non so se sui Pirenei si sia estinto durante i periodi caldi post glaciali oppure non ci sia mai arrivato.
    Sia come sia, a me queste dinamiche di paleobotanica mi affascinano da morire, e mi piacerebbe saperne di più.

  9. #39
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Converrai con me che dopo l'osservazione della realtà sotto gli occhi, noi poi abbiamo istintivamente la curiosità di capirne le motivazioni, anche relazionandole ai cambiamenti climatici del passato e di quelli in essere.
    Il tuo thread è molto interessante e per cercare di capirne di più , i primi giorni avevo letto qualcosa sui faggi e sulle loro preferenze.
    Mi colpiva il fatto che il faggio , successivamente alla fine dell'era glaciale si è espanso con una progressione annuale di un tot di metri, legata al trasporto dei semi da parte degli animali e che attualmente sia in fase di espansione in Inghilterra.
    Prima del faggio però hanno fatto da apripista le betulle ed i pini silvestri oltre che l'abete rosso.
    Forse il faggio in Alto Adice soffre la concorrenza dell'abete rosso che da quelle parti è molto vigoroso ( avendo il centro di espansione ad oriente) ma lo stesso abete rosso perde forza di espansione ad occidente per esaurirsi sulle Alpi marittime, mentre sui Pirenei proprio non ci arriva.
    Ma non so se sui Pirenei si sia estinto durante i periodi caldi post glaciali oppure non ci sia mai arrivato.
    Sia come sia, a me queste dinamiche di paleobotanica mi affascinano da morire, e mi piacerebbe saperne di più.
    Convengo.
    Se è vero quello che molti scrivono, cioè che il faggio in Europa si sia espanso solo negli ultimi 3 millenni, ed ancora lo stia facendo, allora è facile spiegarne l'assenza in alcune delle valli più interne del sistema alpino, che pure avrebbero clima a lui adatto, con il fatto che siano geograficamente le ultime che raggiungerà.

  10. #40
    Burrasca
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    Espansione dei boschi di faggio sui Monti Nebrodi (Sicilia nord-orientale) negli ultimi 50 anni
    https://www.quadernibotanicambiental...26_051-072.pdf

    Vabbé non siamo nelle Alpi ma invece nel suo areale più meridionale.

    Ecologia e storia evolutiva del faggio
    Ecologia del faggio | waldwissen.net
    Questo tratta la Svizzera

    E c'è questa mappa Edit: della distribuzione europea.
    http://www.euforgen.org/fileadmin/te..._sylvatica.pdf
    Ultima modifica di zoomx; 18/07/2020 alle 18:26

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