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  1. #1
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Vallate alpine senza faggi

    Ieri, scendendo la Pusteria da Braies a Bressanone, ho fatto caso all'assenza di faggi, anche in bassa valle.
    Mi riesce difficile trovare una ragione climatica.
    Per esempio nel gruppo di Brenta ne ho visti fino a 1.700 m di quota.
    Anche l'argomento delle valli interne è difficile da usare, perchè ho letto che nel Vallese svizzero ce ne sono fino a 1.800 m (è vero che bisognerebbe sapere in quale sezione del Vallese: a valle di Martigny non è effettivamente più valle interna).
    Comunque l'argomento mi interessa, e mi piacerebbe che provassimo ad elencare qui le vallate del sistema alpino prive di faggi .

  2. #2
    Brezza leggera
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    A quanto so, i faggi non sopportano temperature molto basse, e sappiamo che i fondivalle, specie quelli interni, tendono ad avere temperature molto rigide, specie nei valori minimi e nei valori estremi. Mi pare di aver letto, ma non ne sono sicuro, che il faggio non sopporta periodi prolungati sotto i -20 gradi. Il faggio, inoltre, è una pianta che ama l'elevata umidità dell'aria; tende quindi a crescere sui versanti montuosi che ricevono abbondanti precipitazioni e sono spesso avvolti dalla nebbia. Non dimentichiamo che i versanti appenninici, in inverno, non sono poi così freddi: tanto per avere un'idea, il Monte Cimone, la vetta più alta dell'Appennino settentrionale, nel mese più freddo ha temperature paragonabili a quelle di Chicago (città sulla riva di un lago e più o meno alla latitudine di Foggia), e i record di freddo di Chicago sono notevolmente più bassi di quelli del Monte Cimone. L'estate, ovviamente, è di gran lunga più fresca sul Monte Cimone, per non parlare dei 210 giorni di nebbia.
    Chicago - Wikipedia
    Stazione meteorologica di Monte Cimone - Wikipedia

    E parliamo del Monte Cimone, eh, a 2165 m s.l.m. (2173 la stazione meteo).

    Le vallate alpine interne tendono ad essere molto più fredde, almeno come picchi estremi, rispetto ai versanti umidi appennici ed alpini, ma anche nettamente più calde e siccitose in estate:
    Credo, quindi, che la ragione per cui il faggio diserta molte vallate alpine sia:
    1) troppo freddo in inverno
    2) troppa evaporazione in estate

    Nel Molise ci sono estesi boschi di faggio sui versanti del Matese a quote intorno ai 1200/1700, in zone con picchi di freddo probabilmente più contenuti di quelli di Bressanone ma con estati molto più fresche, specie nei valori massimi, nebbie frequenti tutto l'anno e un rapporto evapotraspirazione potenziale/precipitazioni molto più basso, specie in estate.

  3. #3
    Vento moderato L'avatar di Ragnarok
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    Vabbè paragonare il Monte Cimone a una delle città più fredde degli Stati Uniti non è onestosappiamo quanto sono messi bene in inverno li


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  4. #4
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    Le trattazioni climatiche sono ammesse.
    Ma il mio desiderio per questo TD è di elencare le vallate alpine prive di faggi.
    Grazie.

  5. #5
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    Leggevo su una vecchia pubblicazione " La flora" del TCI ( Touring club italiano) che il faggio evita i tratti di vallate alpine ove arriva impetuoso il foenh che secca le gemme in primavera.
    Rileggerò il capitolo del faggio sulle Alpi e riferirò.

    In Appennino Centrale il faggio evita le conche intermontane in quota ( 1300-1600) ove le inversioni termiche invernali portano a minime notturne di oltre 30° sottozero e si limita a colonizzare i bordi dei pendii esposti a nord ed a est fino a 1800 m. ( evita i pendii a sud, salvo il versante laziale, più umido perché soggetto alle correnti perturbate dal Tirreno).

  6. #6
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    Anche l'argomento del foehn è impossibile da usare: il Canton Ticino è pieno di faggi.
    Ripeto: lasciamo perdere le spiegazioni ed elenchiamo semplicemente le vallate alpine prive di faggi.
    Grazie

  7. #7
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    https://www.google.it/url?sa=t&sourc...05Wz9Hh3eMradU


    Io ho trovato questo articolo molto interessante, sul faggio in generale e sulla sua espansione post glaciale.
    N.B.
    Inoltre le planimetrie allegate, cliccandoci sopra, hanno una definizione sufficiente a capire quali sono le valli alpine senza faggi ( quelle a clima continentale asciutto) che è il quesItO che hai posto.
    Mi colpisce la grande diffusione del faggio a nord delle Alpi.
    Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 29/06/2020 alle 11:39

  8. #8
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    Il faggio è una specie a clima oceanico, cioè ha bisogno di alta umidità sia nel suolo che nell'aria durante la stagione di crescita. Se ci fate caso in primavera, quando le giovani foglie non hanno ancora lo strato di cutina sulla pagina superiore che le protegge dalla disidratazione, le foglie sono piene di lunghi peli sottili e bianchi chiamati tricomi che servono per riflettere la luce solare e limitare la traspirazione della pianta. Per le specie oceaniche periodi di siccità durante la primavera compromettono l'intera stagione di crescita.

    Giusto per dare l'idea di quanta acqua un albero può perdere per traspirazione considerate che un faggio adulto in una giornata estiva calda e soleggiata, in assenza di limitazione idrica quindi con gli stomi tutti aperti, può perdere attraverso le foglie fino a 35 mila litri di vapor acqueo in un solo giorno. E non sono dati alla carlona, ma vengono dalla letteratura scientifica quindi affidabili.

    Per questo motivo in Italia i faggi in pianura non ci sono, o per meglio dire ci sono solo quelli ornamentali, mentre in Inghilterra, Francia, Spagna settentrionale e Germania ovest ci sono molte faggete che prosperano grazie alle piogge in arrivo dall'Atlantico.

    Inoltre il faggio, come tutte le altre specie a clima oceanico, mal sopportano ondate di gelo tardive di inizio primavera che uccidono le plantule appena nate, impedendo il rinnovo del bosco: per questa ragione dalla Germania orientale fino alla Siberia, luoghi che si beccano sventagliate fredde anche fino a maggio, i boschi di latifoglie cedono il passo a quelle di conifere (generi abies, picea, pinus, larix) che essendo piante a clima continentale germogliano/germinano più tardi e passano indenni periodi di freddo tardivo.

    Questi due motivi (alti fabbisogni di umidità e suscettibilità a gelate tardive) spiegano anche l'assenza del faggio nei fondovalli alpini molto stretti e senza vento. Nelle giornate soleggiate di fine inverno/inizio primavera il fondovalle scalda a bestia mentre salendo di quota la temperatura è ancora bassa: le gemme degli alberi che stanno nella conca si schiudono e i semi germinano, mentre gli alberi che stanno sulle cime sono ancora a riposo. Quando arriva la notte, in assenza di vento si ha una forte inversione termica: il calore accumulato in fondovalle risale i pendii, mentre il freddo scende dalle cime che sono ancora innevate. I semenzali muoiono e anche gli alberi adulti possono subire danni.

    Inoltre in estate si ha umidità più bassa nel fondovalle che in cima in quanto la temperatura è più elevata e l'evapotraspirazione più intensa e visto che il faggio vuole sempre aria umida ne soffre.

    In definitiva si può dire che in questi tipi di vallate c'è un'inversione vegetazionale causata da un'inversione climatica: in fondovalle c'è un clima più continentale (forti escursioni termiche e pluviometriche tra le stagioni) e quindi troviamo le conifere (principalmente pecci) mentre salendo di quota il clima si fa più oceanico e ci sono le faggete. Cioè l'opposto di quello a cui siamo ''abituati'', faggete a quote inferiori ed abetine fino al limite superiore del bosco.

  9. #9
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    35000 litri in 24h significano 1458 litri l'ora (quasi un metro cubo e mezzo), 24 litri al minuto, 0.4litri al secondo. Mi sembrano tanti.

  10. #10
    Vento teso L'avatar di paroplapi
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    Predefinito Re: Vallate alpine senza faggi

    Secondo Gio sono 35000 L di vapor acqueo, quindi corrispondono a circa 26 L di acqua liquida (0,3 mL/s).

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