Certo perché il pliocene è successivo al messiniano ma l'adriatico ed il golfo padano esistevano da prima, sia nella fase allagata che in quella asciutta.( anzi il bacino paleoadriatico era più largo).
Con riferimento all'immagine postata da nago in cui si vede la dorsalevappenninica semisommersa, ogni volta che mi affaccio da casa guardando verso.ovest da Lanciano, apprezzo il profilo ancora intatto e perfettamente lineare con lieve pendenza dai monti sl mare, che altro non è che il fondo di quel.mare su cui i fiumi.hanno depositato.i detriti di sabbiace ciotoli ora cementati.
I nostri campi collinari ( a superfice tabulare) sono pieni di ciotoli degli antichi foumi, ciotoli che a via di stare in mezzo al terreno, hanno una superficie ruvida.
Da questa foto si apprezza ancora l'uniformità del fondo marino oggi sollevato ( che va dagli 80 m. sulla falesia costiera sino ai 500 m. alla base dei monti calcarei)
La successione è l'argilla pliocenica alla base, il deposito alluvionale di arenarie e conglomerati di ciotoli, la successiva fase di erosione dei corsi d'acqua attuali.
Ma le superfici tabulari sono ben conservate.
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Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 29/09/2020 alle 16:12
Un fiume fossile che non scorre più da almeno 12.000 anni.(Fara San Martino)
La Maiella ,si sa, è un grosso panettone calcareo,fratturato dalle spinte orogenetiche e rimodellato dai ghiacciai quaternari fino a 12.000 anni fa.
Durante l'era glaciale, una spessa calotta ricopriva la parte sommitale meridionale, mentre ampi circhi glaciali erano attestati sul versante est e nord e dovevano alimentare numerosi torrenti impetuosi,nonostante la natura carsica delle rocce molto permeabili.
La valle di Fara San Martino è talmente lunga che ha tre nomi diversi:
1) Valle Cannella (la parte alta,ove c'è un grande circo dell'antico ghiacciaio.
2) Valle di Macchia Lunga (la parte mediana dove insiste un bosco di faggi sotto e mughi sopra)
3) Le gole di Fara San Martino (lo strettissimo sbocco della valle, a forma di canyon a ridosso del Paese di Fara San Martino in provincia di Chieti).
Un torrente fossile percorre questa valle, se ne vedono i massi arrotondati ma non scorre mai,nemmeno in caso di forti piogge, salvo casi eccezionali (a detta degli abitanti del posto).
Questo succede per la natura fortemente permeabile delle rocce calcaree, ma un tempo la situazione era diversa: durante l'era glaciale, il poderoso ghiacciaio che occupava la parte alta della valle,alimentava un torrente che non si infiltrava nelle rocce grazie forse al limo glaciale ed al permafrost.
Poco più a valle,a ridosso dell'abitato di Fara San Martino, c'è una bella risorgiva da cui nasce il fiume Verde, corso d'acqua di natura carsica, dalla portata estremamente costante durante l'anno, che alimenta i vari pastifici, per cui questo paese è famoso.
Un pò di immagini tratte da google earh e street view:
- La valle nel suo complesso ( quella a sinistra)
FARA SAN MARTINO 6.jpg
-La parte alta dove c'era il bacino collettore del ghiacciaio
FARA SAN MARTINO 7.jpg
-Il torrente fossile allo sbocco delle gole ( sempre asciutto anche quando piove)
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-La risorgiva del fiume Verde
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Il Po stamattina a Ostiglia dal ponte della SS12.
A occhio minimo 3.000 mc/s, largo 400 m.
In lontananza Monte Baldo e Adamello
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Tramonto della luna alla Chiusa di Ceraino
Adige a Tel a inizio Val Venosta ,poco fa, altezza sul livello del mare 507.
Temperatura acqua 7 gradi ,si nota a sinistra la casetta dove si misurano i dati di ufficio idro.
A dx versante nord più ombroso che il brullo versante sud più roccioso e abitato.
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Ultima modifica di naiva; 08/11/2020 alle 19:38
Buongiorno con una foto di ieri pomeriggio del torrente Talvera. Foto scattata direzione sud verso il centro di Bolzano dal ponte Sant’Antonio.
Dati della stazione idro del torrente circa 200 m più a sud di dove è stata scattata la foto
Altitudine: 287,71 m s.l.m.
Livello idrometrico: 60 cm
Portata: 15.8 m³/s
Temperatura dell'acqua: 6 °C
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Si,esatto.
Il monte davanti a Punta Cervina fino a metà anni 80 aveva anche piste da sci,la seggiovia arrivava a oltre 2200 mt.
come si può vedere la zona é in posizione soleggiata, con le precipitazioni nevose sempre meno frequenti non conveniva tenere aperto.
Ho sbagliato la risposta.
Scusa.
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Ultima modifica di naiva; 12/11/2020 alle 02:56
Si ,esatto.
Il monte davanti a Punta Cervina fino a metà anni 80 aveva anche piste da sci,la seggiovia arrivava a oltre 2200 mt.
come si può vedere la zona é in posizione soleggiata, con le precipitazioni nevose sempre meno frequenti non conveniva tenere aperto.
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Ultima modifica di naiva; 12/11/2020 alle 02:55
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Ponte della Maddalena o del Diavolo (Borgo a Mozzano), Serchia.
In realtà ho fotografato il ponte, però.
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