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Del monte Guglielmo o Golem ho questa foto, che mi piace molto: 4 marzo 2018, dalla superstrada a fianco del Sebino, appare come sospeso in cielo tra gli ultimi stracci di nebbia. Quel giorno c'era neve anche in riva al lago.
Spettacolo... sembra proiettato sullo sfondo del cielo... irreale...
Il fiume Sangro questa sera:
lo devo attraversare tutti i giorni per il tragitto casa-ufficio ( Lanciano -val di Sangro).
Un amico è rimasto perplesso, quando gli ho detto che avrei messo su lo studio in val di Sangro ( la zona industriale più trainante dell'intero Abruzzo) invece che a Lanciano città ( distanza 15 km)
, mi ha chiesto: " perché sei finito laggiù di là da fiume?" ...
Tipico atteggiamento "snob" provincialotto che le città piccole ostentano verso le campagne o le zone extraurbane.
Dinamiche a me estranee provenendo io da altri lidi...
Il fiume, sebbene alterato nel suo regime da diversi impianti idroelettrici ( Enel ed Acea) che ne hanno ridotto le piene e quindi l'ampiezza dell'alveo, ha sempre avuto un'ottima portata estiva , grazie agli apporti carsici appenninici.( specie la Maiella con gli affluenti Aventino e Verde)
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Come forse sapete, il fiume Sarca è probabilmente il fiume italiano più alterato da opere umane, per uso idroelettrico.
Il suo letto naturale riceve sempre una minima parte dell'acqua che gli spetterebbe; il grosso viene incanalato in lunghissime e complicate gallerie scavate nella roccia sotto le dolomiti di Brenta, immesso nel lago di Molveno, di qui sparato giù nella colossale e prodigiosa centrale di Santa Massenza, poi nel lago omonimo, poi in quello di Toblino.
Da Toblino passa nel letto di quello che era un torrentello, il Rimone, e che così diventa il vero Sarca, copioso di acqua veloce.
Nelle foto che seguono, scattate ieri nei dintorni di Sarche, si vede appunto il Sarca deprivato, alla sua uscita dalle gole di Limarò, e poi il Rimone, (dove ho anche brevemente nuotato, brevemente perchè a 14 gradi dato che è sempre in galleria non si scalda) fluente in direzione del lago di Cavedine
Ultima modifica di alnus; 01/08/2021 alle 18:00
Ecco una foto del Brembo oggi, dopo lo sbarramento di Ponte San Pietro. La portata misurata in quegli istanti era di circa 146 m³/s.
Ed ecco il Brembo il 5 pomeriggio a Dalmine (frame di un video). Notare i segni sugli alberi a testimonianza del livello raggiunto la sera prima..
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Ripesco dal gennaio di un anno fa...
Fiume Serio, a metà valle; stesso posto, domenica scorsa:
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La differenza è che un anno fa in quota c'era neve, quindi l'acqua era lì, e sarebbe scesa a valle a primavera.
Anche ieri, dopo i temporali di domenica e lunedì sera, non era cambiato molto... per ora, l'acqua se la sono bevuta il terreno e gli acquiferi carsici.
Il fiume Sangro adesso, dal ponte che collega i comuni di Lanciano ed Atessa, presso le omonime zone industriali della bassa valle.
Il fiume ,in parte di origine carsica, risente molto poco delle variazioni pluviometriche stagionali, avendo anche il vantaggio di un cospiquo apporto del disgelo primaverile che arriva con un certo ritardo ( di mesi) per la natura carsica delle montagne.
Dal ponte guardando verso il mare
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Dal ponte guardando verso la sorgente
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