Ieri un amico di un collega in bici ha trovato una parte della ciclabile allagata in un avvallamento tra Bz e Merano.
Eppure non ha piovuto, sarà la tanta neve che sta fondendo,la portata del fiume a Ponte Adige,a confronto lo scorso anno ,é più che raddoppiata.
Ciao.
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Quindi confermate che l'Adige nei giorni scorsi era pienotto... io sono andata su a Bolzano venerdì pomeriggio per partecipare alla manifestazione Castelronda, e sono tornata già domenica sera, e tutte e due le volte mi è sembrato molto molto alto... in un paio di punti mancava veramente poco a uscire, ma non ricordo dove perché ero impegnata a destreggiarmi per evitae l'autostrada bloccata.
L'Adige nel Centro/Nord Veronese, ad esempio a Pescantina (VR), ha raggiunto 0,48 m come livello idrometrico massimo l'1 giugno (con media giornaliera positiva di 0,21 m) e pure il 31 maggio ha raggiunto il picco di 0,46 m.
Anche il 21 e 22 maggio era arrivato a ben 0,14 m e 0,24 m rispettivamente con media giornaliera addirittura positiva il 22 con 0,08 m.
Altra data con livello massimo positivo il 17 maggio con 0,11 m.
Invece il livello massimo giornaliero più basso recentemente il 29 aprile con soli -1,72 m.
Per fare un confronto quest'ultimo giorno come l'1 maggio si ebbero toccati i -1,93 m che risulta il livello massimo più basso degli ultimi 2 mesi.
2024 -> estremi: -4,2°C (21/1)/34,2°C (18/6)
vento massimo: 58,7 km/h (20/4)
UR minima: 20% (16/4)
Sempre sul Natisone, non voglio certo mancare di rispetto per quei tre poveri ragazzi.
Ma i TG mostrano ulteriori foto e video ed ai miei occhi appare sempre più assurda la tesi di una tragedia a quel punto inevitabile.
Quando il fiume ha cominciato a crescere, e loro già volevano andarsene, sulla sinistra c'era un torrentello da guadare. Le persone che hanno tentato di attraversarlo evidentemente non sono pratiche di fiumi; un qualunque pescatore avrebbe mostrato loro come è facile.
Poi il soccorritore professionista in muta gialla, che non riusciva ad avanzare in una corrente non certo forte: può darsi che non fosse tanto allenato, ma credo comunque che mute troppo galleggianti siano un impedimento, in quanto ti mettono in balìa della corrente. Uno dei fattori che mi ha permesso di nuotare anche in fiumi impetuosi è proprio il fatto che non ho mai usato mute: un qualsiasi ausilio galleggiante limita molto la possibilità di imporre e tenere una propria rotta.
Comunque la cosa più semplice e fruttuosa da fare, anzichè nuotare verso di loro, era lanciare una ciambella salvagente legata in capo a sagola. Doveva semplicemente lanciarla a monte e leggermente oltre la distanza dei ragazzi. Lancio non certo proibitivo di non più di dieci metri. Così la fune sarebbe stata loro recapitata dalla corrente stessa, e tale fune non sarebbe loro sfuggita di mano, avendo legata in fondo la ciambella salvagente.
Ultima modifica di alnus; 07/06/2024 alle 14:04
La resistenza è inutile
Borg (Star Trek) - Wikipedia
Non so se conta la muta ma nella mia esperienza resistere alle correnti fa solo stancare, si può solo deviare la rotta. In mare anche a bassa velocità ti frega anche se hai le pinne.
Tu @alnus sei abituato ma la maggior parte della gente in acqua fredda, come sarà stata quella del Natisone, fa fatica solamente a restare a galla. Però quel che dici fa pensare, magari si potrebbero usare mute con un po' di zavorra. O qualche altra soluzione.
È evidente che non erano pratici, peggio di me che sto al mare ma che comunque qualche guado l'ho fatto.
Sull'azione dei soccorsi non mi pronuncio, non so neanche se fossero addestrati ad un qualcosa del genere.
Ho notato però che spesso questi incidenti riguardano immigrati, anche di seconda generazione e forse ci vorrebbe un addestramento specifico.
Li forse ci sarebbe voluta gente che è in grado di eseguire soccorsi in forra, cosa che ho fatto in un'altra vita. Io, per esempio, avrei usato una corda a V manovrata da entrambe le rive in modo che l'operatore dovesse solamente occuparsi di agganciare la gente per portarla via. Con una corda da una sola riva devi fare un po' di sforzo solamente per stare in posizione.
Ripeto, non sapevano nuotare.
Un nuotatore mediocre sarebbe approdato a sinistra in dieci secondi.
Non si tratta di "resistere" alla corrente, si tratta di ignorarla. Devi solo nuotare verso l'altra riva e non curarti del fatto che la raggiungerai più a valle. Ti assicuro che ci metti esattamente lo stesso tempo che se l'acqua fosse ferma. Quei ragazzi a sinistra avevano meno di dieci metri. In piscina quanto ci metti a fare dieci metri? Sicuramente meno del tempo in cui la corrente li ha portati nella strettoia. Nel video due di loro spariscono alla vista, quindi non riescono nemmeno a stare a galla; di un/a terzo/a si vedono per un po' solo le mani emergere a scatti come a cercare di nuotare a rana, che è il movimento di uno che prova a nuotare ma non sa. Con la testa sempre sotto.
Ti dirò di più, anche nella strettoia, se solo fossero stati persone in grado di rimanere a galla in acqua ferma, che è la stessa cosa, si sarebbero probabilmente salvati tutti. Spesso è proprio la corrente forte che ti fa aggirare i massi nascosti. Per me sono morti annegati nei primi secondi, senza rompersi neanche un arto, ed è abbastanza grave che le agenzie non lo dicano. Ma vabbè, ci sono abituato.
Ricordo una donna che si salvò a nuoto, essendo la sua auto finita nel torrente Graveglia in piena nel Levante ligure. Anche se non l'hai mai fatto prima, quando l'alternativa è la morte, impari anche ad attraversare i fiumi in piena, e anche alla svelta. A patto che tu sappia nuotare.
Ultima modifica di alnus; 07/06/2024 alle 16:54
Bè, questo è chiaro, se non sai nuotare anche banali contrattempi possono essere mortali.
Ma anche se sai nuotare devi avere la fortuna di non beccare scogli sommersi invisibili per l'acqua torbida ma forse intuibili perché vedi che l'acqua si solleva tutto intorno.
L'unico intervento in forra/fiume cui ho mai partecipato (quindi non esercitazione che invece sono state numerose) fu proprio per il recupero di un cadavere di un torrentista, con tanto di muta e casco che però aveva un enorme bernoccolo in fronte, segno che l'aveva sbattuta e magari poi era svenuto. Lo abbiamo trovato a valle della forra. Il fiume era il Simeto ed era in piena.
Certo, la forra è un'altra cosa.
Domenica sera l'Adige a Sud di Bolzano ,precisamente a Bronzolo aveva una portata di 433 mc.lo scorso anno era solo a 205mc.
Proprio Domenica salendo da Bz a San Genesio,a un certo punto si nota una cascatella che forma il Rio Fago,era in questa occasione una vera cascata,non il rigagnolo che ho sempre visto.
Qui a Merano si vede la bellissima cascata di Parcines,formata dal Rio Tel in piena,anche a causa dello scioglimento della neve,e con le sorgenti piene.
Ciao.
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Sì, vero, nella strettoia il rischio dei massi nascosti esisteva, ma se uno si teneva a galla con i piedi in avanti, lo riduceva di molto. Ma ripeto che per nuotatori anche mediocri c'era tutto il tempo di arrivare alla riva sinistra prima della strettoia.
Un'altra considerazione: è sufficiente che una/o di loro tre non sapesse nuotare, perchè gli altri cercando di aiutarla/o si siano negati la salvezza.
Sempre sul pompiere in tuta gialla: era veramente sovraccarico di protezioni, tra casco, muta e chissà quanti altri accessori tecnici ... sfido che si muove come un impedito, probabilmente anch'io, con tutta quella roba addosso, avrei fatto il suo arrivo
Ultima modifica di alnus; 08/06/2024 alle 07:51
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