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    Brezza leggera L'avatar di Wolf359
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    Predefinito Tunguska: il mistero continua

    Ciao!

    Da una veloce ricerca non mi pare che se ne sia mai parlato estesamente quindi volevo approfittare di un approfondimento che sto facendo per discutere anche qui della dinamica ed effetti di quell'evento: la celebre esplosione di Tunguska.

    Breve riassunto storico
    Picture 1.png

    Sopra i cieli della taiga siberiana la mattina del 30 giugno 1908 una colossale esplosione devasta oltre 2000 km quadrati di foresta abbattendo più di 80 milioni di alberi. Per fortuna si tratta di una zona scarsamente popolata ma nelle zone più prossime, entro alcune decine di chilometri, gran parte della vegetazione viene bruciata. Il fenomeno viene comunque testimoniato da alcuni locali, alcuni che vedono il bolide passare in cielo e altri che si vedono scaraventati a terra e osservano vetri e le strutture più deboli andare in pezzi per effetto dell'onda d'urto. Il suono viene sentito a migliaia di chilometri di distanza.

    Le testimonianze dirette sono comunque poche e non sempre coerenti, molte spesso raccolte a vari anni di distanza. Quel che è certo è che ci su una "palla di fuoco" attraversare il cielo e un rumore fortissimo una decina di minuti dopo, simile a colpi di fuoco di artiglieria.
    Le ricostruzioni indicano che l'esplosione sia stata equivalente ad alcune decina di megatoni, cioè alcune migliaia di volte quella della bomba atomica di Hiroshima. Nelle notti successive in gran parte dell'Asia e dell'Europa si osservarono bagliori molto luminosi.

    Picture 2.png

    Molte ipotesi, poche evidenze
    Picture 3.jpg

    Sì ma cosa ha provocato tutto questo? Nel corso di oltre un secolo sono stati prodotti un migliaio di paper scientifici sull'argomento (spesso russi). Gli alberi caduti sono disposti in modo più o meno radiale, ma nell'"epicentro" nessun cratere è stato mai trovato. Sono state formulate alcune ipotesi nel corso degli anni, la più importante della quale fatta da un team italiano che indicavo il lago Cheko come la voragine lasciata dall'esplosione. Alcuni indizi lo potrebbero far pensare, ma i ricercatori russi hanno sempre osteggiato quest'ipotesi e il motivo principale è che l'analisi dei sedimenti del lago dimostrerebbe che si trova lì da centinaia di anni, quindi non si sarebbe formato nel 1908.

    Non analizzerò nel dettaglio tutte le ipotesi più o meno fantasiose (e più o meno complottiste), mi limito ad indicare le più probabili: meteorite e cometa, ed elencare le altre:
    - un buco nero microscopico che ha attraversato la Terra
    - una roccia di antimateria arrivata dal cosmo profondo
    - il rilascio di milioni di tonnellate di gas dalla crosta terrestre e il successivo innesco (per un fulmine?)
    - un fulmine globulare gigantesco
    - un'eruzione vulcanica
    - un terremoto
    - lo schianto di una navicella aliena
    - l'attivazione del raggio della morte di Nikola Tesla (Wardenclyffe Tower - Wikipedia) (Morte Nera scansati )

    Gli alberi
    Essenzialmente gli alberi caduti sono tra gli indizi più importanti. La dispozione dei tronchi è sì radiale a larga scala, ma a ben guardare ha un pattern pià ad "ali di farfalla". Questo per via della sovrapposizione delle onde d'urto balistiche e di quelle dell'esplosione, come si intuisce da questa sequenza (aprire l'immagine se non si vede l'animazione):

    output_qMvRRd.gif

    già questo ovviamente è un forte indizio a supporto delle ipotesi principali: un meteorite o una cometa in rotta di collisione con il nostro pianeta.
    Anche gli alberi ci certificano con esattezza quando questo è avvenuto, dai loro anelli che mostrano una crescita irregolare in quell'anno e per diversi mesi:

    Picture 5.jpg

    Cometa o meteorite?
    Proviamo allora a indagare più a fondo tra le due principali candidate: si è trattato di una cometa o di un meteorite? La differenza è abbastanza sostanziale: la prima ha una maggiore componente di ghiaccio, arriva dalle zone più remote del Sistema Solare ed è, quando arriva in prossimità del Sole, molto veloce; le meteoriti invece si originano più frequentemente dalla fascia degli asteoridi tra Marte e Giove e vengono spinti verso di noi da perturbazioni gravitazionali (o ce ne sono anche di vagabondi non appartenenti direttamente a questa zona), sono composti da rocce e/o metalli (nichel, ferro, cromo,...) e sono più lenti. Lenti non in termini assoluti visto che comunque possiamo parlare tranquillamente di decine di chilometri AL SECONDO.

    Nel corso dei decenni queste due ipotesi si sono succedute più volte nel divenire LA spiegazione ufficiale dell'evento di Tunguska, ma periodicamente nuove analisi, studi, simulazioni rovesciavano il verdetto. Per farla estremamente breve, nei dintorni dell'area sono state rinvenute tante "sferule":
    Picture 1.jpg

    si tratta di piccolissime palline (di diametro fino a 150 micron) di silicati o magnetite, sia nel suolo, sia incastonate nella resina degli alberi. Queste sferule hanno un rapporto di quantità di ferro e nichel rispetto ad altri elementi abbastanza inusuale e soprattutto non comune nelle comete.
    Questi sono alcuni esempi, sferule metalliche (in alto) e silicatiche (in basso):
    Picture 2.jpg

    In bianco si notano le caratteristiche inclusioni metalliche (e altre caratteristiche che i geologi conosceranno meglio di me).
    Tracce di iridio inoltre sembrano indirizzare ulteriormente verso l'ipotesi del meteorite: trovare iridio è l'indizio principale che fa sospettare che il materiale sia di origine extraterrestre e meteoritico in particolare (come osservato del resto in numerosissimi altri esempi). Quel che è strano, che diciamo stride con l'ipotesi del meteorite, è che però di questo iridio non se ne sia trovato molto, data la grandezza dell'evento, e soprattutto che non si sia trovato un cratere di impatto.
    Un meteorite, soprattutto metallico, dovrebbe avere buone possibilità di arrivare -anche solo in parte- fino alla superficie, mentre una cometa di ghiaccio e polveri è ragionevole che nonostante le dimensioni e la velocità sia evaporata del tutto prima di schiantarsi.
    Quindi? Cometa? Meteorite roccioso? Meteorite metallico?

    L'iridio è stato cercato anche altrove, in Groenlandia e in Antartide in particolare, dove il ghiaccio preserva come un enorme archivio la memoria anche di questi eventi, per quanto lontani. Nel caso di altri eventi meteorici le tracce sono state in effetti trovate, ma per l'evento di Tunguska le evidenze sono state assai poche. Questo hanno mostrato i campioni raccolti da un carotaggio del plateau groenlandese:
    Picture 1.png

    ok, la concentrazione di iridio nel 1909, dopo l'esplosione è aumentata, ma non in modo statisticamente significativo rispetto ad altri anni che nulla avevano a che fare con l'esplosione di Tunguska. Va anche peggio in Antartide: inizialmente sembrava si fosse trovata la "smoking gun" ma una successiva rettifica non ha fatto altro che constatare che nel continente meridionale poco ci si è accorti di quel che è successo in Siberia. Cosa in effetti nemmeno troppo sorprendente visto che spesso i nostri emisferi "non si parlano" per via delle circolazioni atmosferiche che li isolano l'uno dall'altro. Gli autori dello studio groenlandese comunque paventavano due ipotesi: o l'oggetto conteneva in effetti poco iridio oppure aveva una velocità troppo elevata...

    La soluzione?

    Picture 1.png

    Un nuovo studio, proprio di quest'anno, si è proposto di analizzare più nel dettaglio alcuni processi fisici (di dinamica e fluidodinamica in particolare) in precedenza dati per scontati o non soppesati abbastanza. Tale ricerca sembra suffragare l'ipotesi di un oggetto molto veloce (vedremo poi perchè) e composto di materiale metallico. I meteoriti metallici sono meno soggetti alla frammentazione, e questo bolide ferroso ha attraversato l'atmosfera per alcune migliaia di chilometri per poi tornare nello spazio senza apprezzabile perdita di velocità.
    Ciò è possibile solo per certi angoli di impatto, ben più stretti di quelli inizialmente ipotizzati, e questo porta ancora una volta ad escludere la cometa, che per la sua compisizione non avrebbe potuto percorrere così tanta strada a tale velocità senza disintegrarsi molto prima di quanto le osservazioni/ricostruzioni confermano. Discorso simile per un meteorite roccioso. L'assenza di materiale ferroso oltre la scala del millimetro (le caratteristiche "droplet" di ferro") ma delle sole sferule viste prima sono un indizio della sua forte velocità: in tali condizioni le temperature raggiunte sulla superficie dell'oggetto hanno raggiunto migliaia di gradi portando alla sublimazione dei particelle finissime da esso. Se avesse avuto velocità più basse la temperatura non avrebbe superato i 1000°C e il meccanismo di rilascio del materiale avrebbe prodotto particelle più grosse, che non sono state trovate.

    Insomma pare (il condizionale è d'obbligo) che l'oggetto sia stato una meteora metallica (più corretto di meteorite visto che non ha toccato il suolo), che nel suo punto di massima dispersione di energia nella sua traiettoria all'interno dell'atmosfera, a circa una decina di km di altezza, abbia prodotto l'esplosione che conosciamo. La polvere finissima rilasciata ad alta quota spiega anche il perchè si siano osservati fenomeni luminosi notturni osservati anche a grande distanza. Non sarebbero stati altrettanto intensi con particelle più grosse e ad altitudine inferiore (2-7km come si stimava inzialmente).
    "Solo" una strusciata quindi! O per essere più scientifici: un "glazing meteoroid" di alcune decine di metri (200m al massimo) che ha provocato un "airburst".

    Anche il permafrost se ne è accorto
    Sempre quest'anno un team russo ha studiato i sedimenti e la morfo-batimetria del lago Suzdalevo, lì vicino. La popolazione locale testimonia come non esistesse prima del 1908.
    Picture 2.png

    E' un piccolo laghetto, piatto e poco profondo (un paio di metri al massimo) che tuttavia NON è il cratere (siamo piuttosto distanti dall'epicentro). Sembra che si sia formato per un fenomeno di termocarsismo a causa della fusione del ghiaccio del permafrost per via del calore dell'esplosione.
    Diversi indizi vanno verso questa ipotesi, essenzialmente l'analisi dei sedimenti, degli isotopi e della fauna mostrano che sotto una certa profondità non si ha la caratteristica "firma" di un lago. Sembra cioè che in un certo istante il lago si sia riempito con l'acqua di fusione, trascinando detriti, e poi sopra di questi sia avviato il classico processso di sedimentazione. Ho semplificato un po' ma insomma la datazione preliminare indica che questa separazione tra "sedimentazione lacustre" e "anomala" sia proprio il 1908.
    Picture 1.jpg

    E il clima?
    Non sono chiari gli effetti sul clima, ammesso ce ne siano stati. Uno studio piuttosto datato (del 1981) suggerisce che la formazione di una grande quantità di ossidi di azoto (a causa delle alte temperature) abbia distrutto circa il 45% dell'ozono dell'emisfero nord, con effetti protratti per almeno 2-3 anni, cosa forse suffragata dalle prime osservazioni stratosferiche di quegli anni. Questo, dicono, potrebbe aver portato a un raffreddamento dell'emisfero nord di qualche decimale e alcuni eventi meteorologici inusuali, come la scarsa attività dei cicloni tropicali negli anni successivi. Il segnale non è univoco e chiaro, e forse è pure mascherato dall'effetto di alcune eruzioni vulcaniche avvenute proprio nell'emisfero nord in quel periodo. Dai ghiacci artici però, come suggerivano gli autori, si intravede forse un aumento dell'estensione, perlomeno estiva, nel corso del decennio successivo:
    CapturFiles_1.png

    A parte gli ovvi problemi alla pelle dovuta alla magiore esposizione ai raggi UV, non ho trovato altri studi in merito agli effetti sul clima dell'evento di Tunguska. Se avete qualche contributo non mancate di aggiornarmi!

    Fonti:
    •«Discovery of iridium and other element anomalies near the 1908 Tunguska explosion site», Hou et al. - Planet. Space Sci., Vol. 46, No. 213, pp. 179-188, 1998
    •«New evidence of meteoritic origin of the Tunguska cosmic body», Kvasnytsya et al. - Planetary and Space Science 84 (2013) 131–140
    •«No iridium anomaly after the 1908 Tunguska impact - Evidence from a Greenland ice core» Rasmussen et al. - Meteoritics 30, 634-638 (1995)
    •«On the possibility of through passage of asteroid bodies across the Earth’s atmosphere» Khrennikov et al. - MNRAS 493, 1344–1351 (2020)
    •«Permafrost destruction due to airburst in terrestrial environment» Vondrák et al. - 11th Planetary Crater Consortium 2020 (LPI Contrib. No. 2251)
    •«Spherules from the Tunguska Event Site - Could They Originate from the Tunguska Cosmic Body?» Badyukova et al. - ISSN 0016��7029, Geochemistry International, 2011, Vol. 49, No. 7, pp. 641–653
    •«The Tunguska Event in 1908 - Evidence from Tree-Ring Anatomy» Vaganov et al. – Astrobiology Volume 4, Number 3, 2004
    ©TASS Russian news agency 2018
    Ultima modifica di Wolf359; 25/11/2020 alle 07:52
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  2. #2
    Vento forte L'avatar di and1966
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    Predefinito Re: Tunguska: il mistero continua

    Molto interessante. Bravo!
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  3. #3
    Brezza leggera L'avatar di Wolf359
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    Predefinito Re: Tunguska: il mistero continua

    Ho trovato alcune foto della notte del 30 giugno 1908 in alcune località (Irlanda, UK e Russia). Magari non sono foto eccellenti ma la definizione dei dettagli delle case lascia intuire un discreto bagliore Se non ricordo male qualcuno disse che "si poteva persino leggere il giornale"...

    CapturFiles.jpg
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  4. #4
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    Predefinito Re: Tunguska: il mistero continua

    Piccola precisazione, i meteoriti non e' che si formano tra Marte e Giove, anch'essi sono detriti di comete molto antiche.
    Gli stessi asteroidi, si e' dimostrato essere comete che hanno perso la parte gassosa.
    Le famose perseidi di agosto, sono detriti lasciati dalla cometa Swif-Tuttle, che essa lascia dietro di se

  5. #5
    Vento forte
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    Predefinito Re: Tunguska: il mistero continua

    Bravo, un bell'articolo, facile da leggere e con molte informazioni che non conoscevo.


    - Una volta eliminato l'impossibile, ciò che resta, per quanto improbabile, dev'essere la verità -
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  6. #6
    Vento moderato L'avatar di nago
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    Predefinito Re: Tunguska: il mistero continua

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Piccola precisazione, i meteoriti non e' che si formano tra Marte e Giove, anch'essi sono detriti di comete molto antiche.
    Gli stessi asteroidi, si e' dimostrato essere comete che hanno perso la parte gassosa.
    Le famose perseidi di agosto, sono detriti lasciati dalla cometa Swif-Tuttle, che essa lascia dietro di se
    Sicuro?
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  7. #7
    Uragano L'avatar di jack9
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    Predefinito Re: Tunguska: il mistero continua

    bellissimo! l'ho letto tutto d'un fiato, non sapevo nulla a riguardo. In sostanza è andata di culo che più di culo non si può perché un eventuale impatto di un meteorite del genere (si parla di decine di metri, fino a 200 di diametro se non ho capito male) penso avrebbe prodotto molti ma molti più danni.
    Si vis pacem, para bellum.

  8. #8
    Brezza leggera L'avatar di Wolf359
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    Predefinito Re: Tunguska: il mistero continua

    Citazione Originariamente Scritto da Stefano De C. Visualizza Messaggio
    Piccola precisazione, i meteoriti non e' che si formano tra Marte e Giove, anch'essi sono detriti di comete molto antiche.
    Gli stessi asteroidi, si e' dimostrato essere comete che hanno perso la parte gassosa.
    Le famose perseidi di agosto, sono detriti lasciati dalla cometa Swif-Tuttle, che essa lascia dietro di se

    non tutti gli asteroidi sono di origine cometaria. Tra i vari elementi di distinzione c'è ad esempio il contenuto di iridio, molto limitato nelle comete in quanto è un elemento molto pesante che agli albori del sistema solare è rimasto perlopiù nelle zone interne del Sistema Solare, non oltre i pianeti gassosi diciamo. Vero è che alcuni detriti sono certamente comete non più attive, ma non tutti. La distinzione asteroidi-comete, per quanto meno accentuata di un tempo, permane: How Are Comets and Asteroids Related? | Astronomy.com
    "[...] Certainly, some main-belt asteroids could be ancient ex-comets whose volatiles evaporated long ago, leaving a rocky core [...]"
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  9. #9
    Brezza leggera L'avatar di Wolf359
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    Predefinito Re: Tunguska: il mistero continua

    Citazione Originariamente Scritto da jack9 Visualizza Messaggio
    bellissimo! l'ho letto tutto d'un fiato, non sapevo nulla a riguardo. In sostanza è andata di culo che più di culo non si può perché un eventuale impatto di un meteorite del genere (si parla di decine di metri, fino a 200 di diametro se non ho capito male) penso avrebbe prodotto molti ma molti più danni.

    sì è andata davvero bene che sia caduto in una zona così scarsamente popolata. Alla fine i decessi più o meno diretti dell'evento si contano sulle dita di una mano... Ma insomma la devastazione avrebbe tranquillamente distrutto Mosca o Londra se l'orario fosse stato solo qualche ora differente...
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  10. #10
    Uragano
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    Predefinito Re: Tunguska: il mistero continua

    Citazione Originariamente Scritto da Wolf359 Visualizza Messaggio
    non tutti gli asteroidi sono di origine cometaria. Tra i vari elementi di distinzione c'è ad esempio il contenuto di iridio, molto limitato nelle comete in quanto è un elemento molto pesante che agli albori del sistema solare è rimasto perlopiù nelle zone interne del Sistema Solare, non oltre i pianeti gassosi diciamo. Vero è che alcuni detriti sono certamente comete non più attive, ma non tutti. La distinzione asteroidi-comete, per quanto meno accentuata di un tempo, permane: How Are Comets and Asteroids Related? | Astronomy.com
    "[...] Certainly, some main-belt asteroids could be ancient ex-comets whose volatiles evaporated long ago, leaving a rocky core [...]"
    Ho due libri sulle comete, entrambi dicono che moltissimi asteroidi sono ex-comete

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