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    Brezza leggera
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    Predefinito 30 anni fa il sisma di magnitudo 5.60 Richter tra Catania, Siracusa e Ragusa. Ecco i miei ricordi

    Sono trascorsi 30 anni da quella notte tra il mercoledì 12 e il giovedì 13 dicembre 1990. Ho ricordi molto vivi e chiari di quella sera e di quella notte, minuto per minuto, come se fosse accaduto da pochissimo tempo! Su tutto, ho scolpito nella mente il tragitto in auto, dopo il terremoto. da casa mia a scendere verso la città insieme a mio fratello maggiore, per verificare come stavano dei nostri cari parenti venuti dall'Argentina alcuni giorni prima. E vedevo, nella carreggiata opposta a salire verso l'Etna, tante auto di cittadini catanesi in fuga. Poi seppi da nostri amici, che abitavano nella zona del lungomare di Catania, che da tutta la zona della città che si affacciava sul mare c'era stato, già dai minuti successivi al sisma, un fuggi fuggi verso i paesi etnei e l'Etna per paura del maremoto! Ecco alcuni particolari di quella notte.
    In quell'anno andavo al primo superiore. Erano venuti dei parenti dall'Argentina, esattamente domenica 9 dicembre, per trattenersi fino alla fine delle festività natalizie e assistere anche alla festa di Santa Lucia a Siracusa, città natale della santa. Lui cugino di mia madre, non si erano mai conosciuti, poichè lo zio di mia madre si trasferì molto giovane a Buenos Aires. Questo cugino venne insieme alla moglie, anche lei nata in Argentina ma da genitori di origine siracusana, desiderosa quindi di vedere la festa nella città delle sue origini. I due figli di 22 e 24 anni in quell'occasione rimasero in Argentina. Fu una sorpresa per tutti noi, solo mio fratello maggiore era al corrente di questo incontro con i parenti argentini. Fu lui ad organizzare il tutto. Ebbene, la sera di mercoledì 12 dicembre eravamo stati a Taormina per cena, con questi parenti. Poi li
    riaccompagnammo nel loro albergo, in centro a Catania. Già a mezzanotte eravamo rientrati a casa. Il giorno dopo si lavorava e c'era la scuola per me. Con i parenti argentini c'eravamo accordati per andare la sera del 13 dicembre a Siracusa, in occasione della festa di Santa Lucia. Io andai a letto intorno a mezzanotte. All'1,24 si scatenò la scossa. Mi sembrava di sognare, non capivo cosa stesse succedendo. Sentii prima una sorta di boato e il rumore di alcuni oggetti cadere sopra l'armadio. Accesi la luce mentre cadeva il piccolo albero di Natale fatto sopra la scrivania. Il lampadario che oscillava tremendamente. Il letto si scuoteva. Alzandomi dal letto sentivo ancora ballare il pavimento sotto i piedi. Non ho avuto la percezione della durata, tra inizio e fine. Il sisma ebbe complessivamente una durata di 44 secondi. All'epoca non c'era l'uso e la diffusione dei cellulari. Quindi da subito iniziarono le telefonate dal fisso a parenti e amici sparsi tra i vari comuni e la città. Non c'erano in uso i social network e whatsapp, per cui le notizie si diffondevano molto lentamente e solo con il telefono fisso. Dopo un primo sopralluogo dentro e fuori casa, verificammo che non c'erano lesioni a prima vista e si era verificata solo la caduta di qualche tegola dal tetto, più spostamento e caduta di oggetti dentro casa, sopra i mobili e dentro le vetrine. Ricordo i pastori del presepe, praticamente tutti caduti. La mia casa si trova in un comune a 4 km a nord-est di Catania e praticamente tutti gli abitanti si sono riversati fuori casa, con diversi edifici lineati e caduta di calcinacci. Immediatamente ci siamo recati dai parenti argentini, nel loro hotel. A Catania sembrava mezzogiorno più che le 2.30 di notte! Tutta la città sveglia! Le strade e le piazze piene di gente, raccolta fuori per paura. Via Etnea, via principale del centro storico, che taglia la città da nord a sud, era con tutte le case illuminate. Mi fece impressione vedere tutta la via ricoperta da calcinacci, tegole e intonaco che si erano staccati dagli edifici più storici. I parenti argentini li trovammo nella piazza antistante l'albergo. Praticamente tutti i clienti erano fuori. Le linee telefoniche erano in tilt nei primi momenti. In un palazzo di cinque piani vicino all'albergo, proprio al quinto piano, 4 ragazze studentesse universitarie fuori sede erano rimaste chiuse dentro il loro appartamento, poichè il portone era rimasto bloccato dopo la scossa. Ricordo le scene di panico e le urla di quelle ragazze affacciate da quel palazzo. Intanto non si aveva ancora la certezza neanche di dove fosse stato l'epicentro. Una pattuglia di carabinieri di passaggio disse che l'epicentro era stato registrato forse a Ustica. Per cui, se già a Catania si era sentito con quella violenza, figuriamoci a Palermo! Chiamammo alcuni amici che vivevano a Palermo. Loro avevano sentito la scossa, distintamente, ma altri loro amici, in un comune vicino a Palermo, non avevano avvertito nulla. Palermo città risente ed ha risentito di tutti i terremoti avvenuti nella Sicilia orientale, incluso questo del 1990. Evidentemente la particolare conformazione del terreno, esalta le onde sismiche anche di terremoti molto lontani. Solo verso le 4 del mattino, quindi quasi tre ore dopo, cominciarono a circolare notizie fondate, tramite tg locali in edizione straordinaria L'epicentro fu localizzato nella zona tra Lentini e Carlentini, al confine tra le province di Catania e Siracusa, ad appena 20 km in linea d'aria da Catania. Nei paesi etnei la scossa fu avvertita in modo netto e violento, ma la percezione rispetto a Catania fu diversa. A Catania immediatamente la mente andò al terribile doppio terremoto del gennaio 1693, quando due scosse, una di 6.2 Richter il 9 e una di 7.4 giorno 11, devastarono mezza isola. Infatti, quella notte da subito venne in mente questo ricordo e moltissimi cittadini residenti nella zona costiera della città, si allontanarono da subito dalle loro abitazioni per paura di un eventuale maremoto, come quello del 1693! In molti si spostarono verso nord, risalendo in direzione Etna. Infatti si manifestarono piccoli smottamenti sottomarini nella zona del porto della città, come riportato dalla mappa degli effetti allegata sotto. Mentre nei paesi etnei si pensò inizialmente che il sisma fosse collegato all'Etna (che in quei giorni aveva avuto la sua solita attività, senza particolari picchi), invece a Catania si pensò subito ad altro. La città risente raramente delle scosse vulcaniche che, invece, sono ben avvertite lungo i paesi etnei. Infatti l'Etna fu quasi subito scagionata. Intanto arrivavano le notizie anche dei primi morti accertati a Carlentini, provincia di Siracusa. Fu proprio a Carlentini dove ci furono vittime, in totale 17. Fu annullata anche la festa della patrona a Siracusa. Andando all'aspetto più dettagliato della scossa, la magnitudo fu di 5.60 Richter a 10 km di profondità, con effetti fino al settimo-ottavo grado Mercalli. I comuni più vicini all'epicentro furono Augusta (dove si ebbero gli effetti maggiori, in ordine di danni), Lentini, Carlentini, Francofonte, Villasmundo, Priolo, Sortino, Floridia, Militello Val di Catania, Catania e Siracusa. A Catania non ci furono vittime, ma solo alcune decine di feriti, dovuti alla caduta di calcinacci. Danni più evidenti nella zona sud-ovest della città e nel centro storico. Gli effetti sulla città furono calcolati intorno al sesto grado della scala Mercalli. La scossa fece parecchi danni anche tra i comuni etnei della fascia ionica, Acireale in testa, a nord-est di Catania. Danni furono registrati in un territorio compreso in una linea di congiunzione tra Taormina e Gela, prendendo in pieno le province di Catania, Siracusa e Ragusa. Il sisma fu ben avvertito praticamente in tutta l'isola, tranne nella zona del trapanese. Palermo città ne risentì con un grado 6 della scala Mercalli, a ben 189 km in linea d'aria dall'epicentro, con caduta di cornicioni e calcinacci! Scossa avvertita pure nel sud della Calabria. Onde anomale furono registrate nel lungomare di Augusta e nel porto di Catania. La mente, nelle ore successive al sisma, andava sempre al 1693 e al doppio terremoto! C'era il terrore che si potesse verificare una nuova situazione del genere, a distanza di pochi giorni. Per fortuna, il terremoto del 1990 non ebbe una replica più violenta come nel 1693. Ma non si dormì serenamente per tutto il periodo natalizio, sempre con quel pensiero. Molta gente passò più notti fuori casa, anche coloro che non avevano subito danni, solo per il terrore della replica. L'area epicentrale è la medesima di tutti i terremoti storici e violenti registrati in zona.
    Il sisma del 1990 è avvenuto nel quadro complesso relativo alla faglia ibleo-maltese. Ed è da considerarsi un sisma "intermedio" rispetto a quello del 1169 e del 1693. Infatti, tra di due terremoti citati vi fu quello del 10 dicembre 1542.
    Per quanto riguarda la magnitudo dei quattro terremoti, questi sono i valori e gli effetti registrati.
    Questa la mappa del sisma del 13 dicembre 1990 magnitudo 5.60 e gli effetti prodotti località per località.
    http://storing.ingv.it/cfti/cfti5/quake.php?42011IT
    Ed ecco la mappa degli altri terremoti e dei loro effetti:
    4 febbraio 1169 magnitudo 6.40 link effetti: http://storing.ingv.it/cfti/cfti5/quake.php?00062IT
    10 dicembre 1542 magnitudo 6.80 link effetti: http://storing.ingv.it/cfti/cfti5/quake.php?00694IT
    9 gennaio 1693 magnitudo 6.20 link effetti: http://storing.ingv.it/cfti/cfti5/quake.php?01143IT
    11 gennaio 1693 magnitudo 7.40 link effetti: http://storing.ingv.it/cfti/cfti5/quake.php?01148IT
    Per quanto riguarda il sisma del 1169 si ritiene possa aver avuto una magnitudo più elevata, non meno del 7.0, quasi gemello di quello del 1693. Ancora c'è dibattito relativo a questa possibilità. Le cronache del tempo parlano di un evento catastrofico, con un violento maremoto che colpì pesantemente fino a Messina.
    Infine, ecco un video con una narrazione del terribile sisma del gennaio 1693.
    https://video.repubblica.it/edizione.../295246/295865

  2. #2
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    Predefinito Re: 30 anni fa il sisma di magnitudo 5.60 Richter tra Catania, Siracusa e Ragusa. Ecco i miei ricord

    Bel racconto, immedesimandosi nella drammaticità dell’evento.

  3. #3
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    Predefinito Re: 30 anni fa il sisma di magnitudo 5.60 Richter tra Catania, Siracusa e Ragusa. Ecco i miei ricord

    Dopo 30 anni, si muove nuovamente una delle tre province più delicate. Stasera sisma in provincia di Ragusa. E' il più forte, in quella zona, insieme al sisma del febbraio 2016 e dopo quello del 13 dicembre 1990! Anche se, nel 1990, l'epicentro fu vicino a Lentini, come si vede dalla mappa posta sopra. Magnitudo ancora in via di definizione, ma dovrebbe attestarsi intorno a 4.6 Richter. La faglia che ha prodotto il sisma dovrebbe essere quella di Santa Croce, una secondaria rispetto alla Scarpata Ibleo-Maltese...la terribile Scarpata Ibleo Maltese. Sisma avvertito anche in provincia di Palermo. Tra Catania, Siracusa e Ragusa, stasera in molti scesi in auto. In aggiornamento.
    Ultima modifica di danielect; 22/12/2020 alle 23:48

  4. #4
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    Predefinito Re: 30 anni fa il sisma di magnitudo 5.60 Richter tra Catania, Siracusa e Ragusa. Ecco i miei ricord

    Qualche informazione in più sul terremoto del 22 dicembre 2020 in provincia di Ragusa.
    Evento sismico del 22 dicembre 2020, Ml 4.6 (Mw 4.4), al largo della costa ragusana – INGVterremoti

  5. #5
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    Predefinito Re: 30 anni fa il sisma di magnitudo 5.60 Richter tra Catania, Siracusa e Ragusa. Ecco i miei ricord

    Due anni fa, nella notte tra il 25 e il 26 dicembre 2018 alle ore 3:19, si è scatenato uno dei terremoti più forti avvenuti nella zona etnea, tra i comuni del versante orientale dell'Etna. Un terremoto di magnitudo 4.9 Richter, avvenuto a poco meno di un km di profondità...una vera e propria bomba. Provocato dal movimento della faglia di Fiandaca, lunga 13 km, sollecitata dalla contemporanea eruzione laterale etnea, iniziata qualche giorno prima.
    Qui un link con i dati del sisma e la vicinanza dei vari comuni più interessati. Il mio si trova a 9 km dall'epicentro. Dopo quello del 13 dicembre 1990, è stato questo il sisma che ha fatto fermare l'orologio a pendolo e provocato caduta di oggetti a casa mia. La poca profondità dell'ipocentro ha contribuito a renderlo potente!
    Terremoto 4 km NE Viagrande (CT), Magnitudo Mw 4.9, 26 December 2018 ore 03:19:14 (Fuso Orario Italia) >> INGV Osservatorio Nazionale Terremoti
    Ed ecco alcuni video di quella notte nei comuni più vicini:

    FLERI TERREMOTO 26/12/2018 VIDEOCAMERA EARTHQUAKE - YouTube

    Terremoto S. Stefano - Catania 26-12-2018 - YouTube

    VIDEO TERREMOTO SANTO STEFANO 2018 - YouTube

    Terremoto Trecastagni 26. 12.2018 - YouTube

  6. #6
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    Predefinito Re: 30 anni fa il sisma di magnitudo 5.60 Richter tra Catania, Siracusa e Ragusa. Ecco i miei ricord

    Domani cadrà il 112° anniversario del terribile terremoto sullo Stretto di Messina, avvenuto il 28 dicembre 1908 alle 4:20 del mattino! In questa mappa, sotto riportata, è possibile vedere gli effetti cliccando per ogni singola località. Fu il secondo sisma più violento della storia italiana, dopo quello del gennaio 1693. Ebbe una magnitudo stimata di 7.1 Richter, con un tremendo maremoto successivo alla scossa.
    Ecco il link della pagine del terremoto:

    http://storing.ingv.it/cfti/cfti5/quake.php?21318IT

    In provincia di Catania ci furono morti, dispersi e feriti, soprattutto a causa del maremoto successivo alla scossa! Le località più colpite dal maremoto, in provincia di Catania, furono quelle comprese tra Fondachello e Aci Trezza (un bambino annegato), con morti a Riposto, Torre Archirafi (dieci morti) Gli effetti del maremoto furono avvertiti anche nella parte meridionale della Sicilia e a Malta!
    A Catania città il maremoto fece tre vittime. Tre bambini annegati. Ecco un resoconto dei danni del maremoto in città:

    Circa 10 minuti dopo il terremoto, il mare si abbassò lasciando allo scoperto il fondo circostante le banchine del porto vecchio. Ci furono poi varie ondate, di cui la più grande raggiunse un’altezza di circa 2.70 m. Nel porto il mare inondò la banchina e allagò le stanze della Capitaneria; l’acqua si inoltrò in città per circa 100 m entrando nelle case della parte bassa del quartiere Civita, circondò Villa Pacini fino al pubblico lavatoio e, attraverso la porta Uzeda, giunse a lambire la piazza Duomo. I danni ai fabbricati furono insignificanti, ma due bambini morirono annegati nelle stanze della Capitaneria di Porto, dove si erano rifugiati con la famiglia, e un’altra bambina fu travolta dall’acqua nel quartiere Civita. Le navi all’ancora nel porto subirono diverse avarie per la rottura dei cavi d’ormeggio e per gli urti ricevuti; le barche più leggere furono sollevate e trasportate a terra, una sfondò la porta di una bottega in via Dusmet.
    Ultima modifica di danielect; 27/12/2020 alle 18:30

  7. #7
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    Predefinito Re: 30 anni fa il sisma di magnitudo 5.60 Richter tra Catania, Siracusa e Ragusa. Ecco i miei ricord

    Da oggi inizia la tre giorni di incontri e commemorazioni in ricordo del duplice terremoto che colpì la Sicilia nei giorni tra 9 e 11 gennaio 1693! Il 9 gennaio sisma magnitudo stimata di 6.2 Richter, giorno 11 gennaio magnitudo stimata 7.4 Richter! Tremendo anche il maremoto che ne scaturì, che portò ulteriori morti e distruzioni fino a Messina! Il doppio terremoto devastò le province di Catania, Siracusa e Ragusa, con decine di migliaia di morti. Totalmente distrutte Catania e Ragusa, quasi completamente Siracusa. Morti, feriti e gravi danni si registrarono anche in tutte le altre province, tranne in quella di Trapani, dove il sisma fu comunque avvertito! Dalla Calabria meridionale, a Palermo, Eolie e fino a Malta furono registrati gravi danni! Come dicevo, molti gli incontri scientifici organizzati e le commemorazioni, soprattutto a Ragusa e provincia, dove è costante il ricordo di quel disastro. A Catania si è preferito cercare di dimenticare, ma a ogni scossa il ricordo torna vivissimo, quasi fosse scritto nel DNA degli abitanti. Ma si preferisce non ricordare. Cosa per me assolutamente sbagliata e che rappresenta un grave handicap da colmare il prima possibile! Ricordare significa anche fare prevenzione, tenere alta l'attenzione!
    Ecco qui le mappe dei due terremoti, del 9 e 11 gennaio 1693, con gli effetti località per località:

    http://storing.ingv.it/cfti/cfti5/quake.php?01143IT

    http://storing.ingv.it/cfti/cfti5/quake.php?01148IT

    I terremoti nella STORIA: Il catastrofico terremoto dell’11 gennaio 1693 nella Sicilia orientale, l’evento piu forte della storia sismica italiana – INGVterremoti

    Qui i riferimenti per gli incontri a Ragusa e provincia:

    A Ragusa l'11 gennaio la manifestazione "A.D. 1693 - La Memoria e l'Orgoglio", in ricordo del terremoto - Ragusa Oggi

    Infine, un link per un incontro da poter seguire in streaming, con l'amico vulcanologo Marco Neri:

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  8. #8
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    Predefinito Re: 30 anni fa il sisma di magnitudo 5.60 Richter tra Catania, Siracusa e Ragusa. Ecco i miei ricord

    Oggi si è rinnovata la commemorazione del terremoto del 11 gennaio 1693 presso il Duomo di Ragusa Ibla, che sarebbe il centro storico nato lì dove sorgeva la città prima del terremoto. La città moderna, invece, è stata ricostruita in un altopiano, sopra la città vecchia! Esattamente all'ora in cui si è verificata la scossa, secondo i resoconti storici. Ed è un rito che va avanti da quando la città è stata ricostruita, agli inizi del Settecento, anno per anno. neanche le guerre hanno fermato questo rito.
    Ecco il video:
    328deg Anniversario del Terremoto del 1693... - San Giorgio Martire Patrono di Ragusa

  9. #9
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    Predefinito Re: 30 anni fa il sisma di magnitudo 5.60 Richter tra Catania, Siracusa e Ragusa. Ecco i miei ricord

    Bellissimo intervento ieri dell'amico vulcanologo Marco Neri! Ha parlato del sisma del 1693, partendo dal territorio di Augusta, lì dove era invitato, bellissima località sul mare in provincia di Siracusa. Ed anche una zona fortemente sensibile ai terremoti e ai maremoti, storicamente distruttivi in questa zona!
    Qui il link della diretta streaming di ieri. Neri parla poco dopo il minuto 10.
    La Gazzetta Augustana - Augusta - 11/01/2021 - 328o anniversario del Terremoto del Val di Noto, conferenza conclusiva sul rischio sismico in citta | Facebook

  10. #10
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    Predefinito Re: 30 anni fa il sisma di magnitudo 5.60 Richter tra Catania, Siracusa e Ragusa. Ecco i miei ricord

    Amici Siciliani anche noi qui in Abruzzo,purtroppo abbiamo il nostro fedele amico che ogni tanto ci ricorda di esserci,quila faglia incriminata cioè quella da cui ci aspetta l'apocalisse purtroppo è a soli 35 km da qui,potenziale simogenetico 6.7 Mw,sto parlando della famigerata faglia del M.te Morrone,che stando alle notizie degli esperti del settore in caso di evento potrebbe rilevarsi catastrofico si parla di mezza Italia in ginocchio con ovvi disastri e drammi nella mia terra,l'Abruzzo come la Sicilia daltronde e molte altre regioni del mezzogiorno ha una storia sismica ricca di eventi drammatici,l'ultimo dell'Aquila è stato tra i meno violenti,se pensiamo al 1915 ad Avezzano per esempio con oltre 30.000 Morti viene la pelle d'oca il piu' disatroso tuttavia fu quello del 1706,quando la faglia della Maiella scateno' l'inferno in tutte e 4 le provincie all'epoca erano 3 perchè quella di Pescara ancora non era stata creata,si parla di distruzione totale dal mare sino ai monti.

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