La legna cmq è un prodotto naturale, ha meno impatto di una macchina, principalmente rilascia CO2 e H2O
Ma non c'entra nulla che sia naturale, le condizioni di combustione sono molto meno controllate rispetto alle caldaie a gas (ma anche rispetto alle automobili nuove) che garantiscono una miscelazione migliore dell'aria e temperature più controllate. Di conseguenza un combustibile solido, per quanto naturale, produce grosse quantità di idrocarbuti policiclici aromatici, benzoapirene e diossine, tranne che negli impianti industriali dove le condizioni di combustione sono super controllate e i filtri fanno il resto.
Nei centri urbani dove è disponibile il gas i combustibili solidi e liquidi andrebbero messi al bando, senza se e senza ma (e dove è possibile si dovrebbero realizzare pompe di calore).
Il problema è il trend, le emissioni da riscaldamento sono in crescita mentre tutte le altre fonti sono calate molto negli ultimi decenni, gli unici dati recenti che ho trovato sono questi del FVG ma credo siano abbastanza rappresentativi.
ARPA FVG - combustione della legna
Ultima modifica di snowaholic; 01/02/2021 alle 14:34
Anno terribile questo, con condizioni meteo simili era inevitabile. Da notare che Roma finisce nella lista per una unica centralina (Tiburtina), nonostante non manchino altre centraline "di traffico" posizionate lungo strade molto trafficate.
Il 2021 è partito molto meglio, qui a a gennaio Roma solo 5 giorni di sforamento nella solita stazione di Tiburtina e due in poche altre, contro i 21 del gennaio scorso.
Quindi confermate la mia tesi sul fatto che in realtà vivendo in una casa con camino in un piccolo centro non sia tanto poi piu salutare di vivere in una metropoli, o almeno non come sembra? Secondo me la qualità dell'aria negli ambienti interni in case del genere non è proprio il massimo, il fatto che la legna sia naturale non credo c'entri nulla...
Non credo, perché tra le poche città al di fuori del bacino padano che superano i limiti ci sono Roma e Napoli, e per i piccoli centri dipende sempre anche dal clima locale. In Sardegna il vento non manca mai, e molti dei nostri paesi sorgono in pendio, non in fondovalle, per cui immagino che siano meno soggetti al ristagno d'aria
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