Vegetazione che si è ripresa a seguito delle forti gelate della prima decade di aprile. Non so quale sia stato l'impatto sugli alberi da frutto, ma quasi tutti gli alberi che avevano subito dei danni alla copertura fogliare, hanno quasi del tutto recuperato la perdita.
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Due foto di ieri nella zona del lago di Tenno.
Nella prima (veramente eccezionale!) sopra la parete rocciosa esposta ad Est si vede una striscia di lecci. Sono a circa 700 m di quota. Al di sopra c'è il tipico orno-ostryeto italico. Al di sotto della parete, in pendio, faggi, pini silvestri e pecci. Forse non è l'unico luogo dove vedere un simile assetto, ma è comunque emblematico della grande ricchezza del nostro lato delle Alpi!
La seconda, presa 2 km più a Nord (passo Ballino, 750 m) riguarda il versante Ovest del monte Misone ed è un bel bosco misto di pecci, abeti e qualche faggio. In zona anche molto olmo montano.
Ballino è per me un luogo unico, dove la vegetazione mediterranea si sovrappone a quella del grande Nord nello spazio di due km.
Anche scenograficamente, appena dopo il passo si apre un vasto altipiano (torbiera di Fiavè) spalancato a Nord verso il lontano gruppo di Brenta.
Ultima modifica di alnus; 27/05/2021 alle 08:05
No... non è di plastica, e non l'ho preso dai cinesi...
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Val Borlezza, sui 600 m di quota, qualche giorno fa
Versante sud della Presolana (Monte Cornetto per la precisione), quota 1590, frassini in fiore e gemme che si aprono
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...e a vederlo nel contesto, sembra un albero secco!... se non avessi dovuto cercarlo, avrei continuato a non accorgermi che fiorisce anche lui... (perplessità del geologo abituato a pensare la vegetazione come "quella cosa che copre le rocce e impedisce di vederle"...)
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Ultima modifica di alnus; 27/05/2021 alle 22:20
Sicilia (perlomeno sud-orientale) si tinge di giallo come da tradizione.
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