... un fiore...?!
Confesso... sono corsa a chiedere informazioni su di un forum di naturalisti prima di rispondere. La botanica non mi entra proprio in testa!
Erythronium dens canis, mi dicono, cioè dente di cane; una liliacea (su questo ci avevo preso, ma non oltre la famiglia)
Ma é possibile che siano frutti del carubbo?ma se sono sotto a una betulla bianca.
Comunque le passeggiate sul Passirio per un amante della botanica andrebbe a nozze.
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Il clima di Bolzano è un pò troppo freddo per i carrubi, che sono alberi prettamente mediterranei.
Penso che quei baccelli siano frutti di una gleditsia triacanthos, chiamata da noi anche 'spino di Giuda' (da non confondere con l'abero di Giuda che è il cercis). E' un albero originario del nord America ma che negli ultimi anni viene usato molto anche in Europa (bellissime le cultivar 'Sunburst' e 'Ruby Lace', purtroppo in Italia quasi introvabili).
Per avere conferma guarda se nei paraggi dei frutti c'è un albero che sul fusto e rami ha delle grosse spine di color rosso a 3 punte (triacanthos vuol dire tripuntata e si riferisce alle caratteristiche spine). Se non lo trovi vuol dire che non è una gleditsia oppure è stata piantata la varietà 'inermis' che non ha spine.
Mi dispiace contraddirti ma nel quartiere di Gries a BZ in particolare lungo la passeggiata del Guncina ci sono numerose piante di carrubo, presenti in zona da fine ottocento. Come detto già altre volte grazie alla scarsa, minima umidità invernale le piante riescono a resistere anche a temperature molto basse solitamente insostenibili per loro. In quella parte estremamente soleggia di città crescono anche piante di mirto arance amare ecc
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Non metto in dubbio che a Bolzano ci siano dei carrubi, ma i frutti che si vedono nella foto a me sembrano molto più simili a quelli di una gleditsia. Rispetto a quelli del carrubo sono più lunghi, sottili e spesso fortemente attorcigliati su se stessi.
Poi magari mi sbaglio, riconoscerli da una foto a bassa risoluzione non è così facile data la somiglianza tra i due.
Per osservare gli alberi, di tutti tipi, non devo uacire di casa, visto che da anni li coltivo in vaso sui tre lati del balcone ( SE, NE, NO) :abeti, faggio, aceri, betulla, castagno, quercia, sul lato NE ; conifere mediterranee specie a SE, ginepri sugli spigoli ( ventosissimi oltre ogni umana sopportazione).
Qui lo stato di dormienza di alcuni alberi in vaso, neanche influenzati dalle innaffiature, che sospendo da ottobre ad aprile, quando si svegliano).
Di tutte le piante le uniche autoctone a Lanciano ( ho preso i semi qui intorno casa) sono la roverella, ho boschi quasi sotto casa e ci vado a piedi, e l'acero ( che non so se sia autoctono o naturalizzato, ma ne vedo qui intorno in alcuni terreni incolti, ha foglie grandi che ricordano i platani).
Le piante stanno in vaso da 15-20 anni almeno.
Lato NE:
Roverella( l'unica che ha gonfiato le gemme perché posta ai limiti dell'angolo NE-SE e prende più sole)
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Castagno
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Betulla
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Acero
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Faggio
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Lato SE
Pino di Aleppo
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Segnalo le prime foglie che spuntano sui rami degli ippocastani, nonché di alcuni platani.
La roverella sta leggermente ingrossando le gemme
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