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  1. #181
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Nowcasting Vegetale 2021

    Fioritura di cactacee sul balcone

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    Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 02/05/2021 alle 09:22

  2. #182
    Uragano
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    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Gli Echinopsis in questo periodo sono uno show.

  3. #183
    Vento forte L'avatar di egidio69
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    Predefinito Re: Nowcasting Vegetale 2021

    Faggeta in valle pesio oggi pomeriggio a 1200 e a 1300 metri
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    anno 2008:1176 mm
    anno 2009:1222,5 mm
    anno 2010:1265 mm
    ...Always looking at the sky...

  4. #184
    Brezza leggera L'avatar di alexeia
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    Predefinito Re: Nowcasting Vegetale 2021

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Basterebbe che sotto protezione fossero solo le specie (animali e vegetali) effettivamente in pericolo, ma questo richiederebbe che i forestali fossero in grado di riconoscerle
    E che magari le sapesse riconoscere anche il turista, le specie protette.
    Per proteggere una pianta, è importante innanzitutto che non venga raccolta; la guardia che lo becca e riconosce il cadavere, può anche fare tutte le sanzioni di questo mondo, ma non la resuscita.
    La protezione si rivolge innanzitutto ai potenziali danneggiatori di una specie, quindi prima dell'ignoranza delle guardie andrebbe stigmatizzata quella dei turisti.

    A parte che ormai non si guarda più alla singola specie, ma a tutto il contesto che ne permette l'esistenza. Terra terra: se proteggo l'orchidea pincopalla rarissima, ma secco fuori tutta la banale pineta che gli faceva ombra e preservava l'umidità, l'orchidea soccombe, protettissimamente, ma soccombe.
    Se vai a guardare la normativa e lo spirito dei SIC, questo discorso dell'insieme balza evidente: gli habitat di importanza comunitaria e quelli prioritari sono associazioni di vegetali, spesso banali per noi, ma che vengono ormai sistematicamente protette nel loro insieme ogniqualvolta riconosciuti come integri e con elevate caratteristiche di naturalità. In pratica, si tutela l'associazione di specie che concorrono tutte assieme a costituire uno specifico habitat, che può comprendere - ma anche no - al proprio interno anche alcune specie rare o endemiche. Ma il cardine della tutela è l'insieme, proprio in quanto portatore e generatore di biodiversità, sia per quanto riguarda le specie vegetali, che le faune la cui presenza è da esse resa possibile.
    L'era dell'unicità conservata in teca di cristallo è ormai sorpassata.

    Con buona pace anche degli autoctoni, che, profondi conoscitori della realtà del "loro" territorio, hanno in passato estinto bellamente tutto ciò che non faceva comodo o non era conveniente; per non parlare delle lande delle piste da sci, terra bruciata anche d'estate, che sino almeno agli anni '80 del secolo scorso sono proliferate col sostegno delle comunità locali esperte degli equilibri ecologici dei luoghi, e la lotta vana degli universitari cittadini chiusi invece nei loro uffici senza sapere di cosa stavano parlando...

  5. #185
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Nowcasting Vegetale 2021

    Citazione Originariamente Scritto da alexeia Visualizza Messaggio
    E che magari le sapesse riconoscere anche il turista, le specie protette.
    Per proteggere una pianta, è importante innanzitutto che non venga raccolta; la guardia che lo becca e riconosce il cadavere, può anche fare tutte le sanzioni di questo mondo, ma non la resuscita.
    La protezione si rivolge innanzitutto ai potenziali danneggiatori di una specie, quindi prima dell'ignoranza delle guardie andrebbe stigmatizzata quella dei turisti.

    A parte che ormai non si guarda più alla singola specie, ma a tutto il contesto che ne permette l'esistenza. Terra terra: se proteggo l'orchidea pincopalla rarissima, ma secco fuori tutta la banale pineta che gli faceva ombra e preservava l'umidità, l'orchidea soccombe, protettissimamente, ma soccombe.
    Se vai a guardare la normativa e lo spirito dei SIC, questo discorso dell'insieme balza evidente: gli habitat di importanza comunitaria e quelli prioritari sono associazioni di vegetali, spesso banali per noi, ma che vengono ormai sistematicamente protette nel loro insieme ogniqualvolta riconosciuti come integri e con elevate caratteristiche di naturalità. In pratica, si tutela l'associazione di specie che concorrono tutte assieme a costituire uno specifico habitat, che può comprendere - ma anche no - al proprio interno anche alcune specie rare o endemiche. Ma il cardine della tutela è l'insieme, proprio in quanto portatore e generatore di biodiversità, sia per quanto riguarda le specie vegetali, che le faune la cui presenza è da esse resa possibile.
    L'era dell'unicità conservata in teca di cristallo è ormai sorpassata.

    Con buona pace anche degli autoctoni, che, profondi conoscitori della realtà del "loro" territorio, hanno in passato estinto bellamente tutto ciò che non faceva comodo o non era conveniente; per non parlare delle lande delle piste da sci, terra bruciata anche d'estate, che sino almeno agli anni '80 del secolo scorso sono proliferate col sostegno delle comunità locali esperte degli equilibri ecologici dei luoghi, e la lotta vana degli universitari cittadini chiusi invece nei loro uffici senza sapere di cosa stavano parlando...
    Firmo le ultime tre righe

  6. #186
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Predefinito Re: Nowcasting Vegetale 2021

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    In effetti ho notato che fa più danni la forestale con le sue discutibili operazioni di pulizia che il tutista che prende un abetino di 10 cm per mettetlo in giardino.
    Andando per i boschi spontanei di abete bianco sui bassi monti a confine tra Abruzzo e Molise ho notato migliaia di abetini nati da pochi mesi nel buio sottobosco che hanno gli anni contati: nel senso che se non crolla qualche albero molto vecchio a fine ciclo non c'è sufficiente luce per farli crescere, inoltre sono così ravvicinati che non potrebbero diventare tutti adulti, ma vince solo il più veloce.
    In questo caso se passasse di lì un'anima pia a raccoglierli per trapiantati in vaso e poi in altri boschi, farebbe opera meritoria, perché quelli sono destinati a soccombere invece quando è passata la forestale ho visto cataste di trochi di abete come se fossero andati a far legna.
    Ho capito bene: i forestali hanno abbattuto abeti bianchi maturi o autorizzato privati a farlo, in modo da rendere il bosco produttivo?
    E quale delle due versioni?
    In ogni caso, se i tronchi erano arrivati alle dimensioni commerciali ottimali, mi sembra una cosa normale. La forestale dovrebbe appunto indirizzare il taglio commerciale degli alberi in modo da rendere il bosco redditizio, senza comprometterne la durata.
    Purtroppo in molti casi non si osserva ciò (vedi ceduo matricinato che si risolve in pura rovina, oppure piantagioni di ottime conifere da fusto lasciate decadere senza sfruttarle)
    Ultima modifica di alnus; 03/05/2021 alle 00:03

  7. #187
    Burrasca L'avatar di EnnioDiPrinzio
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    Predefinito Re: Nowcasting Vegetale 2021

    Citazione Originariamente Scritto da alnus Visualizza Messaggio
    Ho capito bene: i forestali hanno abbattuto abeti bianchi maturi o autorizzato privati a farlo, in modo da rendere il bosco produttivo?
    E quale delle due versioni?
    In ogni caso, se i tronchi erano arrivati alle dimensioni commerciali ottimali, mi sembra una cosa normale. La forestale dovrebbe appunto indirizzare il taglio commerciale degli alberi in modo da rendere il bosco redditizio, senza comprometterne la durata.
    Purtroppo in molti casi non si osserva ciò (vedi ceduo matricinato che si risolve in pura rovina, oppure piantagioni di ottime conifere da fusto lasciate decadere senza sfruttarle)
    Vedi Alnus, quel bosco di abeti bianchi che a tratti diventa una faggeta abetina, è raro perché non piantato dall'uomo, ha degli esemplari enormi, dei veri giganti, che sembrano sequoie, nella parte più bassa e fresca ad 800 m.
    Si estende sui monti poco elevati che dividono la media val di Sangro in Abruzzo dal Molise.
    In un bosco raro di abeti, non si dovrebbe fare produzione di legname ma solo proteggere l'ambiente boschivo da qualsiasi manomissione.
    Quei monti non hanno una piovosità troppo elevata ,essendo posti sul versante adriatico e quindi l'abetina è dislocata, con precisione chirurgica, solo sui versanti nord ed est tra gli 800 e 1500 m. di quota, mentre i versanti sud ed ovest sono privi di boschi ,oltre i 900 m. ( dove arrivano le querce) perché sono pendii troppo aridi per i faggi e gli abeti.
    Quindi quel bosco primigenio, con abeti vecchi di diversi secoli, è un bosco relitto e raro.
    Il taglio forse avrà pretesti silvocolturali ma è stato uno scempio.
    Ovvio che non hanno toccato i patriarchi.
    Se non sbaglio quella è pure una riserva.
    I tagli li aveva fatti direttamente la forestale qualche anno fa.
    Prima dell'autunno andrò a dare un'occhiata.
    A mio modo di vedere la produzione di legname la devono fare solo sui boschi artificiali, non sulle foreste relitte.
    Ultima modifica di EnnioDiPrinzio; 05/05/2021 alle 23:03

  8. #188
    Vento fresco L'avatar di alnus
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    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    Vedi Alnus, quel bosco di abeti bianchi che a tratti diventa una faggeta abetina, è raro perché non piantato dall'uomo, ha degli esemplari enormi, dei veri giganti, che sembrano sequoie, nella parte più bassa e fresca ad 800 m.
    Si estende sui monti poco elevati che divifono la media vsl di Sangro in Abruzzo dal Molise.
    In un bosco raro di abeti, non si fovrebbd fare ptoduzione di legname ma solo proteggere l'ambiente boschivo da qualsiasi manomissione.
    Quei monti non hanno una piovosità troppo elevata ,essendo posti sul versante adriatico e quindi l'abetina è didlocata, con precisione chirurgica, solo sui versanti nord ed est tra gli 800 e 1500 m. di quota, mentre i versanti sud ed ovest sono.privi di boschi ,oltre i 900 m. ( dove arrivano le querce) perché sono pendii troppo aridi per i faggi e gli abeti.
    Quindi quel bosco primigrnio, con abeti vecchi di diversi secoli, è un bosco relitto r raro.
    Il taglio forse avrà pretesti silvocolturali ma è stato uno scempio.
    Ovvio che non hanno toccato i patriarchi.
    Se non sbaglio quella è pure unaxriserva.
    I tagli.li sveva fatti direttamente la firestale quslche anno fa.
    Prima dell'autunno andrò a dare un'occhiata.
    A mio modo di vedere la produzione di legname la devono fare solo sui boschi artificiali, non sulle foreste relitte.
    In questo caso (è forse l'abetina di Rosello?) sono d'accordo con te. Se ci sono rari abeti di interesse ambientale particolare, è ovvio che non si pensi alla produzione.
    Ma allora quei tagli avevano un intento di mantenimento e miglioramento per i "patriarchi".
    Magari hanno fatto bene, ma non vorrei che avessero fatto come in tanti posti dell'Appennino emiliano, dove con la storia delle matricine fanno più danni che altro. Infatti un fusto che è cresciuto per tanti anni nel folto e si trova d'improvviso isolato, ha grandi possibilità di schiantarsi per vento e neve. La sua unica esigenza era di allungarsi verso l'alto, per non farsi rubare il suo piccolo fazzoletto di cielo dai fusti circostanti. Perciò il tronco è esile e debole, d'altra parte a sorreggerlo pensavano appunto gli alberi attorno. Che d'un tratto vengono completamente a mancare.
    E' tutta una questione di misura: se togli una minoranza di piante va bene, ma se lasci in piedi un fusto ogni venti o trenta, come hanno fatto qui per le matricine, quelle finiscono quasi sempre male. E il colpo d'occhio non ne giova affatto
    Ultima modifica di alnus; 04/05/2021 alle 20:35

  9. #189
    Vento forte L'avatar di dennis96
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    Predefinito Re: Nowcasting Vegetale 2021

    Citazione Originariamente Scritto da EnnioDiPrinzio Visualizza Messaggio
    In effetti ho notato che fa più danni la forestale con le sue discutibili operazioni di pulizia che il tutista che prende un abetino di 10 cm per mettetlo in giardino.
    Andando per i boschi spontanei di abete bianco sui bassi monti a confine tra Abruzzo e Molise ho notato migliaia di abetini nati da pochi mesi nel buio sottobosco che hanno gli anni contati: nel senso che se non crolla qualche albero molto vecchio a fine ciclo non c'è sufficiente luce per farli crescere, inoltre sono così ravvicinati che non potrebbero diventare tutti adulti, ma vince solo il più veloce.
    In questo caso se passasse di lì un'anima pia a raccoglierli per trapiantati in vaso e poi in altri boschi, farebbe opera meritoria, perché quelli sono destinati a soccombere invece quando è passata la forestale ho visto cataste di trochi di abete come se fossero andati a far legna.
    In che zona precisamente tra Abruzzo e Molise?

  10. #190
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    Predefinito Re: Nowcasting Vegetale 2021

    Citazione Originariamente Scritto da aznic Visualizza Messaggio
    un'unica accortezza (se mi permetti): non so in che vaso ce l'hai ora ma controlla che le radici non siano arrivate sul fondo e abbiano rincominciato a risalire; nel caso prima di metterlo nel nuovo vaso "girale" verso il basso. Il castagno fa un po' fatica a riprendere il verso giusto
    Grazie della preziosa informazione


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