Luogo comune , invece, è quello di pensare che solo i ghiacciai alpini svolgano questo ruolo di "immagazzinamento di equivalenti d'acqua" .... le Alpi hanno una geologia differente rispetto a quella appenninica: lo scorrimento superficiale delle acque è prevalente e tranne che in Friuli, le acque interne sono estremamente rare. I benefici apportati dalla neve in Italia peninsulare sono maggiori che nel nord Italia per:
- prevalenza di terreni carsici;
- assenza di precipitazioni liquide nel semestre estivo e maggiore dipendenza, quindi, dalle acque accumulate in inverno dalle montagne ...
Al nord, il regime pluviometrico è maggiormente distribuito sui 12 mesi grazie ai picchi precipitativi estivi (sulle Alpi) e questa criticità, nei mesi caratterizzati da maggiore evaporazione, è molto più attenuata. Inoltre, non è l'acqua di fusione dei ghiacciai ( pochissima in relazione all'ampia regione tributaria dei corsi d'acqua alpini) che determina la distribuzione idrica nei territori. Parliamo veramente di due mondi completamente diversi tra di loro.
L'Italia peninsulare, mediterranea, così come la penisola balcanica, la Sardegna, la Grecia, il Libano, Cipro, Creta, la Spagna meridionale, l'Algeria ..... dipendono enormemente dalla quota d'acqua che , d'inverno, si infiltra lentamente nei terreni montani. Non a caso, le regioni mediterranee che ho elencato, hanno tutte massicci montuosi ( Durmitor, Plocno, Sierra Nevada, Atlante, Matese, Sirino, Madonie, Ida, Antilibano ecc. ). Se per due - tre inverni di seguito su queste regioni in montagna non nevica, in estate sono dolori molto di più che se una stagione invernale lascia a secco le Alpi.
Mie considerazioni?
E' semplicemente la storia geologica e climatica della regione mediterranea.....
la stessa che ha permesso lo sviluppo di fiorenti civiltà che sapevano dove andare a prendere l'acqua, dove costruire gli acquedotti più lunghi del mondo e dove fondare millenarie città che sono ancora in piedi.![]()
No, non è affatto questo. Che Roma fosse piena di acque sorgive che sono state intubate/deviate. L'esempio del Pigneto è un caso scuola.
Ha connesso il discorso che stava facendo sulle acque sorgive con l'esempio di Roma. Tutte le sorgenti sulfuree nella zona est di Roma ecc ecc. se passi da Setteville/Albula, c'è una puzza incredibile (ma fa bene).
Per esempio, riguardo la tua affermazione errata sullo sfruttamento e a conferma di ciò che diceva pino sulle sorgenti numerose anche NON connesse alla neve e spesso intubate basta leggere su wikipedia.
Marranella - Wikipedia
ciao
Ultima modifica di Adriano90; 12/04/2021 alle 10:13
Always looking at the sky.
Tanto per chiudere il cerchio, ecco gli accumuli nevosi ad oggi sui monti Appenninici centrali e meridionali nella stagione in corso ( che ancora prosegue ....):
CAMPO Mt Ott Nov Dic Genn Febb Mar Apr Mag TOT C. IMPERATORE 1950 30 30 150 102 70 70 12 464 CROGNALETO 1050 0 5 45 37 26 45 2 160 CAIDURO 1300 0 5 50 151 9 31 2 248 CEPPO LAGA 1349 0 5 50 40 28 50 12 185 LA PESCINA 1470 5 10 50 95 48 98 13 319 LAUDEMIO 1532 5 10 20 40 10 50 5 140 LACENO 1400 3 10 15 30 5 17 3 83 AREMOGNA 1485 5 10 50 103 25 106 12 311 CAMPO FELICE 1530 3 2 70 130 17 71 7 300 BRECCIARA 1750 3 5 150 224 28 70 11 491 OVINDOLI MAGNOLA 1900 10 5 150 220 30 73 12 500 FORCA D'ACERO 1500 5 5 105 153 51 78 24 421 VALLE GELATA 1450 5 18 45 80 34 81 5 268 CAMPITELLO MATESE 1420 3 8 70 109 28 27 6 251 BOCCA D SELVA 1380 2 5 38 77 37 40 15 214 PASSO S LEONARDO 1280 1 2 20 22 29 59 4 137 PASSO LANCIANO 1300 5 10 35 61 51 86 10 258 MAIELLETTA 1600 15 15 65 46 30 74 22 267 C STAFFI 1750 3 5 160 254 39 64 8 533 C CATINO 1800 3 5 170 199 10 56 5 448 SCANNO MIMOLA 1500 3 10 75 131 65 65 11 360 COPPO DELL'ORSO 1500 5 8 120 131 54 120 6 444 RIGOPIANO 1100 0 5 20 27 15 41 7 115 C D GIOVE 1200 0 1 15 58 31 35 1 141 VALICO DELLA FORCHETTA 1270 0 0 10 45 20 25 3 103 LIVATA C. OSSO 1500 0 2 105 173 15 35 1 331 PRATI DI MEZZO 1450 0 2 65 99 5 50 1 222 PIANO IMPERATORE 1560 0 5 30 56 13 45 5 154 M PISELLI C S GIACOMO 1050 0 5 35 55 33 34 15 177 PRATI DI TIVO 1380 5 30 110 85 4 63 6 303 PRATO SELVA 1350 5 15 75 74 24 54 5 252 LEONESSA VALLONINA 1400 3 5 72 165 18 24 1 288 TERMINILLO 1650 3 8 170 178 29 33 1 422 TASSO 1380 0 2 30 49 22 63 3 169 BUTURO 1500 0 1 30 39 34 34 1 139 CAPRACOTTA P GENTILE 1500 5 20 55 76 3 38 2 199 MONGIANA 1100 0 1 1 12 1 34 1 50 GAMBARIE D'ASPROM 1300 0 0 3 3 19 37 1 63 VIVAIO PAVONE 1000 0 0 0 15 5 18 1 39 VALLE FIORITA 1436 5 5 75 116 33 80 7 321 SELLA CESSUTA 1042 0 0 2 27 6 33 1 69 PEDARRETO 1380 2 2 18 30 8 30 1 91
Veramente la saccenza è tua. Ci sono state annate senza neve ma con pioggia senza che alcuno abbia sofferto qualsiasi tipo di problema. Poi magari riesci a fare pure qualche riferimento agli arcinoti nevai campani che dalla preistoria forniscono acqua alla più popolosa regione meridionale.
Che poi, detto chiaramente. Avete talmente a cuore l'importanza della neve perchè riserva idrica fondamentale del territorio che non fa niente se poi quello stesso territorio viene devastato dal freddo fuoristagione.
Ci annaffio le fave con la riserva idrica...
No di questa cosa non ne sono al corrente, cercherò di informarmi.
Ho citato l'acqua marcia, perché la gente non sa nemmeno cosa sia sulle fontanelle del centro storico di Roma vedi via della Conciliazione"San Pietro" c'è scritto acqua marcia e sono tante le persone che si chiedono se sia acqua potabile, ma d'altronde stiamo parlando di una civiltà che haveva un un'igegneria da fare impallidire quella di oggi, basti pensare agli acquedotti che hanno una pendenza di 1cm/ km oppure vogliamo nominare la Cloaca Maxima situata sotto San Giovanni un sistema di smistamento di acque fognarie regolato da un grosso pendolo in pietra che ancora devono capire come da la precedenza alle varie reti fognarie, quando negli anni 70 provarono ha sostituirlo con uno più moderno, se non si spiegarono ha rimetterlo in funzione si allaga Roma
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Le sorgenti sono alimentate principalmente dalla neve, come ha spiegato dettagliatamente l'utente Ghiacciovi, c'è una bella differenza tra le piogge che una volta venivano chiamate piogge autunnali perché cadevano lentamente, ed il terreno aveva il tempo per assorbirle, tutt'altra cosa sono le piogge di questi ultimi decenni sempre più violente che il terreno non riesce ad assorbire e se ne vanno direttamente al mare, in poche parole le piogge servono ci mancherebbe, ma piogge lente e continue non 200mm in un'ora
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Qualcuno comunque qualche conto lo deve pur fare.
Ci provo io. Ammettiamo che a fine aprile mi ritrovo con 2 metri compatti a 500kg/m3 uniformemente distribuiti sopra i 1400 metri in Molise.
Mi tengo largo, sarà il 2% del territorio. Senza considerare che a fine aprile tutti i versanti sud sono gia nudi.
E senza considerare evaporazione, sublimazione, etc etc.
Una colonna di 1000mm equivalenti sul 2% del territorio che voglio distribuire su quel territorio. Equivalgono a 20mm uniformemente distribuiti. Bastano 20mm di pioggia di una onesta perturbazione e ce l'ho pure distribuita.
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Lo sai dive che non mi trovi d'accordo fermo restando che sei bravissima a fare i calcoli, bene non partire da fine Aprile, ma parti dalle prime nevicate perché noi non stiamo a latitudini che la neve che cade a Novembre si scioglie ad Aprile.
Per cui la neve più o meno lentamente inizia subito a sciogliersi, dipende dalle condizioni metereologici ed altitudine.
Togli la dispersione come vapore acqueo d'inverno è nullo o minimo.
Inoltre la neve sciogliendosi e penetrando nelle rocce/ terreno non rimane lì sotto alla montagna dove cade.
Poi di tuttii i mm di acqua caduta sotto forma di pioggia togli tutti quelli che cadono sotto forma di forti temporali perché il terreno non fa in tempo ad assorbirle quell'acqua scivola via, il terreno assorbe le piogge lente quelle che io definisco autunnali, poi rifai i calcoli e vediamo a che conclusione arrivi
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