Ah, sapevatelo. Almeno un terzo dell'acqua campana del principale acquedotto, quella buona do cafè perchè a napole l'acqua è bona, viene dal Molise...
E' difficile quantificare il contributo delle nevi rispetto a quello delle piogge. Però è vero che con le piogge intense gran parte dell'acqua va persa per ruscellamente e che sarebbe meglio una pioggia leggera su tempi più lunghi.
In Italia però, e specialmente nel centro sud, le precipitazioni nevose sono scarsamente quantificate.
Per dire, in Sicilia credo ci sia un solo nivometro, sull'Etna.
Comunque non proprio conti esatti ma almeno le stime si fanno, si individuano i bacini, si stimano le precipitazioni su tutto il bacino e si fanno i conti su quanta acqua esce dal bacino o per ruscallazione o in falda. Si fanno anche delle stime su quanto tempo ci voglia per l'acqua per andare dal punto più lontano alla sezione di rilevamento, si chiama tempo di corrivazione. E immagino che oggi esistano tecniche più sofisticate, io l'idrogeologia l'ho studiata più di 25 anni fa.
@EnnioDiPrinzio
Non sempre, quando vedi un torrente in secca, è in secca veramente. L'acqua continua a scorrere ma in falda, e quindi più lentamente. Quando vedi l'acqua in superficie è perché la falda emerge, ma c'è anche d'estate, è solamente sotto l'alveo.
@Fenrir
Non so il Giappone ma l'Italia è uno dei paesi con più acque minerali commercializzate in bottiglia, il che non significa che ci sono più sorgenti. Semplicemente beviamo più acqua in bottiglia invece che quella del rubinetto.
Probabilmente siamo anche qualli più convinti degli effetti delle sostanze disciolte nell'acqua, o della purezza dell'acqua di sorgente. Pochi però vanno a leggere le etichette con le analisi chimiche e a giudicare da quelle. Poi ultimamente le tabelle sono state semplificate.
C'è molta fuffa sulle acque minerali a causa dei motivi economici.
@Ghiacciovi
Dei monti siciliani i Nebrodi hanno una componente carsica insignificante, la maggior parte sono rocce metamorfiche o di origine sedimentaria con forte componente non calcarea.
E non mi citi l'Etna che è una delle riserve più importanti.
@AcquaSacra
Tutte le acqua minerali sono microbiologicamente pure, non è mica una caratteristica dell'Acqua Sacra. Vedo poi che ha un residuo fisso di ben 788 mg/l, quindi non è certo una oligominerale.
Inoltre vedo Nitrato 12,3 mg/l. A che so io i Nitrati vengono principalmente da contaminazioni organiche o da concimi ma per acque vulcaniche forse ci potrebbe essere qualche altra causa. Il massimo ammesso è 50 mg/l.
Per la certificazione e le analisi: le analisi delle acqua minerali vengono effettuate una volta ogni tanto tant'è che sulla bottiglia trovi una data che per mesi è la stessa. Le acque di acquedotto vengono invece analizzate più frequentemente.
@TreborSnow
In genere le acque, proveniendo appunto dalle piogge, si arricchiscono più o meno di minerali a seconda del tempo che trascorrono sottoterra. Se ci stanno poco tempo avrai acqua con pochi sali, oligominerali quindi, se invece ci stanno più tempo avrai acque con sempre più sali. Poi però c'è anche l'influenza delle rocce attraversate. I 788 mg/l dell'Acqua Sacra sono principalmente dovuti al carbonato di sodio, lo ione bicarbonato fa 689,3 mg/l e il calcio 176,2 ma c'è anche parecchia altra roba
Acqua Sacra
Più che tempo direi tipo di roccia.
In realtà forse non tutti sanno che è molto più sicura l'acqua potabile di rubinetto che l'acqua minerale, venduta come tale. Della quale non si capisce perchè i valori limite sono molto superiori a quelli della potabile o addirittura assenti.
Giusto per curiosità. L'acqua sacra non rispetta i limiti imposti all'acqua potabile relativamente al fluoruro. In pratica non potrebbero mandartela direttamente al rubinetto ma tu puoi andare a prendertela direttamente alla sorgente, pagandola naturalmente. In realtà fosse necessario te la manderebbero eccome, basterebbe diluirla con altra acqua.
In effetti il limite è 1,5 e nell'Acqua Sacra ce n'è 1,6. E' un problema comune a molte acque che attraversano terreni vulcanici.
Però in altri paesi l'acqua la fluorurizzano ma bisogna stare attenti al suo assorbimento eccessivo, ad esempio attraverso dentifrici.
Sull'Etna ci sono alcune acque particolarmente ricche di vanadio il cui effetto sugli umani però non è noto.
Grazie davvero ZOOMX per il tuo prezioso contributo. Sui Nebrodi in particolare. I Peloritani ed i Sicani invece? Sono anch'essi prevalentemente di natura metamorfico-sedimentaria?
Il problema vero del nord lazio è l'arsenico dalle rocce vulcaniche.
Acqua pura acqua chiara...
A proposito, perchè questo è l'argomento del topic. Le falde vulcaniche del nord Lazio, che riforniscono di molta acqua Roma, da quali nevai perenni si alimentano?
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