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  1. #131
    Vento moderato L'avatar di nago
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    Predefinito Re: Importanza della neve riguardo le riserve idriche

    Citazione Originariamente Scritto da Ghiacciovi Visualizza Messaggio
    Ma. Sul numero di sorgenti.......penso sia molto difficile un censimento di dettaglio ed una comparazione tra tutti i paesi del mondo. Leggevo che i paesi con maggiore abbondanza di acqua dolce della terra sono il Canada in primis ma poi anche l'Islanda, la Russia e la Norvegia in rapporto alla popolazione. Mentre la Germania è uno dei paesi in maggior sofferenza come necessità " pro- capite". Ma esuliamo un pò dal discorso..... credo. Ci addentriamo in gineprai impossibili secondo me.
    Esatto, una cosa sbagliata che non porta nulla ai fini di questa discussione: neve vs risorse idriche
    “Sopra le nuvole il meteo è noioso”

  2. #132
    Vento moderato L'avatar di nago
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    Predefinito Re: Importanza della neve riguardo le riserve idriche

    Citazione Originariamente Scritto da AcquaSacra Visualizza Messaggio
    ti aiuto io, l'Italia è prima in Europa e terza nel mondo.
    Queste sono le cifre, l'acqua ricopre il 71% della terra, ma solo il 2,5% è dolce di questa,solol'1% può essere utilizzata
    perchè il resto è intrappolata nei ghiacciai e nelle nevi perenni.
    9 paesi al mondo si dividono il 60% delle risorse idriche che non significa acqua di sorgente ma ci sono anche i laghi e fiumi.
    Tra i primi vi sono il Brasile(Rio delle Amazzoni) Russia grazie ai ghiacci e Canada per i grandi laghi.
    I principali consumatori di acqua al mondo sono, nell'ordine: India, Cina e Stati Uniti; con 500/600 kilometri cubici di acqua all'anno.
    l'Italia e il Canada ne consumano circa 45 ma se si considera il consumo procapite, quelli di Cina ed India sono inferiori a quelli dell'Italia e del Canada.
    l'Italia ha un consumo procapite di circa 770 metri cubi per abitante all'anno, più alto della media europea.
    Adesso rifaccio la domanda, visto che si PARLAVA di ACQUA PROVENIENTE da SORGENTI, l'Italia non ha grandi fiumi o grandi laghi.
    Quindi qual'è il paese al mondo che possiede più acqua di SORGENTE, e da dove arriva tutta l'acqua che possiede l'Italia.
    Pagine addietro ho scritto che l'Italia insieme al Giappone è il paese dove nevica di più al mondo e abbiamo più acqua di sorgente naturali
    se non abbiamo grandi laghi o grandi fiumi, l'acqua deve arrivare per forza da cielo sotto forma di precipitazioni nevose e di pioggia,
    per riempire le falde acquifere come ho scritto nel dettaglio su Roma, altro discorso e qui mi fermo è capire le percentuali di acqua che arriva dalle
    piogge e acqua che io chiamo a lento rilascio cioè dallo scioglimento delle nevi
    Consumo procapite... Italia paese dove nevica di più al mondo ...non ci credo

    saluti ...
    “Sopra le nuvole il meteo è noioso”

  3. #133
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    Predefinito Re: Importanza della neve riguardo le riserve idriche

    Citazione Originariamente Scritto da Ghiacciovi Visualizza Messaggio
    bellissime ottime sei un grande

  4. #134
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    Predefinito Re: Importanza della neve riguardo le riserve idriche

    Citazione Originariamente Scritto da nago Visualizza Messaggio
    Esatto, una cosa sbagliata che non porta nulla ai fini di questa discussione: neve vs risorse idriche
    io riporto dati per quello che leggo le certezze su queste cose nessuno le può avere tantomeno io, mi piace informarmi e scambiare dati
    e opinioni, poi si parte da dei dati di fatto che possiamo osservare tutti quanti in Italia nevica tanto nell'arco dell'anno e di acqua ce ne è
    tanta, però se tu o chiunque possiede informazioni differenti uno le confronta, nella vita tutto cambia una volta vidi un documentario
    che si intitolava la freccia del tempo, in poche parole tutto cambia con il passare del tempo, niente rimane immutabile, quindi anche le certezze
    o lo stato delle cose sono del momento

  5. #135
    Brezza leggera L'avatar di alexeia
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    Predefinito Re: Importanza della neve riguardo le riserve idriche

    Citazione Originariamente Scritto da AcquaSacra Visualizza Messaggio
    ti aiuto io, l'Italia è prima in Europa e terza nel mondo.
    Queste sono le cifre, l'acqua ricopre il 71% della terra, ma solo il 2,5% è dolce di questa,solol'1% può essere utilizzata
    perchè il resto è intrappolata nei ghiacciai e nelle nevi perenni.
    9 paesi al mondo si dividono il 60% delle risorse idriche che non significa acqua di sorgente ma ci sono anche i laghi e fiumi.
    Tra i primi vi sono il Brasile(Rio delle Amazzoni) Russia grazie ai ghiacci e Canada per i grandi laghi.
    I principali consumatori di acqua al mondo sono, nell'ordine: India, Cina e Stati Uniti; con 500/600 kilometri cubici di acqua all'anno.
    l'Italia e il Canada ne consumano circa 45 ma se si considera il consumo procapite, quelli di Cina ed India sono inferiori a quelli dell'Italia e del Canada.
    l'Italia ha un consumo procapite di circa 770 metri cubi per abitante all'anno, più alto della media europea.
    Adesso rifaccio la domanda, visto che si PARLAVA di ACQUA PROVENIENTE da SORGENTI, l'Italia non ha grandi fiumi o grandi laghi.
    Quindi qual'è il paese al mondo che possiede più acqua di SORGENTE, e da dove arriva tutta l'acqua che possiede l'Italia.
    Pagine addietro ho scritto che l'Italia insieme al Giappone è il paese dove nevica di più al mondo e abbiamo più acqua di sorgente naturali
    se non abbiamo grandi laghi o grandi fiumi, l'acqua deve arrivare per forza da cielo sotto forma di precipitazioni nevose e di pioggia,
    per riempire le falde acquifere come ho scritto nel dettaglio su Roma, altro discorso e qui mi fermo è capire le percentuali di acqua che arriva dalle
    piogge e acqua che io chiamo a lento rilascio cioè dallo scioglimento delle nevi

    Però adesso non complichiamo il quadro tirando in ballo anche il numero di sorgenti!
    L'acqua cade giù, in un modo o nell'altro, si infiltra e va a fare la falda acquifera. Poi, se c'è il versante che la interseca, fa anche la sorgente. Altrimenti la andiamo a tirare su con i pozzi, ma sempre acqua che arriva dall'alto è.
    Molte zone d'Italia usano acqua tratta da pozzi, persino la Sanpellegrino viene in parte presa su da pozzo, figurati poi in pianura. Ci sono acque in bottiglia italiane che vengono da pozzi (altro motivo per cui a questo punto preferisco i pozi del mio sindaco a quelli imbottigliati altrui...). Quindi la disponibilità di acqua pro capite è slegata dal numero di sorgenti presenti.

  6. #136
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    Predefinito Re: Importanza della neve riguardo le riserve idriche

    Citazione Originariamente Scritto da alexeia Visualizza Messaggio
    Però adesso non complichiamo il quadro tirando in ballo anche il numero di sorgenti!
    L'acqua cade giù, in un modo o nell'altro, si infiltra e va a fare la falda acquifera. Poi, se c'è il versante che la interseca, fa anche la sorgente. Altrimenti la andiamo a tirare su con i pozzi, ma sempre acqua che arriva dall'alto è.
    Molte zone d'Italia usano acqua tratta da pozzi, persino la Sanpellegrino viene in parte presa su da pozzo, figurati poi in pianura. Ci sono acque in bottiglia italiane che vengono da pozzi (altro motivo per cui a questo punto preferisco i pozi del mio sindaco a quelli imbottigliati altrui...). Quindi la disponibilità di acqua pro capite è slegata dal numero di sorgenti presenti.
    cercavo di spiegare come ho specificato sopra con dei dati in mio possesso e per quello che leggo che l'Italia è in ogni caso uno dei paesi al mondo che consuma più acqua, a me risulta essere il terzo ed essendo una nazione piccola non i sono grandi fiumi o grandi laghi, anche se ce ne sono
    l'acqua arriva dal cielo sotto forma di neve o pioggia, le falde acquifere vanno alimentate in qualche maniera come sapevo e tu hai confermato
    più rapidamente dalla pioggia e più lentamente dallo scioglimento delle nevi circa 4 mesi, e questa è una cosa positiva perchè permette alle falde
    di essere alimentate anche nei periodi siccitosi

  7. #137
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    Predefinito Re: Importanza della neve riguardo le riserve idriche

    Citazione Originariamente Scritto da AcquaSacra Visualizza Messaggio
    Alexeia sicuramente è più preparata, di me sicuro, perchè credo sia geologa ho letto che andava a spaccare pietre a San Cassiano,
    Val Badia che reputo uno dei posti più belli del mondo. hotel Armentarola è fiabesco, le mie sono deduzioni frutto delle osservazioni
    e letture di molti libri, quando ho asserito che l'Italia è la nazione con più sorgenti di acqua al mondo insieme al Giappone, non l'ho
    scritto a caso ed il numero di sorgenti solo su Roma sono li ha dimostrarlo, così come quando ho parlato dell'acqua di Bergamo
    come una delle migliori d'Italia insieme a Roma, ed Alexeia me loha confermato perlomeno su quella di Bergamo perchè quella di
    Roma non la conosce bene, sicuramente gli Appennini sono differenti dalle Alpi, Roma consuma tanta acqua ed è la sua storia, i
    Romani hanno fondato un'impero anche con gli acquedotti, non penso che si sono affidati solo contando sulle precipitazioni, anche
    però sicuramente un geologo che conosca il territorio da dove viene l'80% dell'acqua di Roma, come ho scritto sopra, sorgente
    Peschiera-Capore che tra l'altro è alimentata anche dal Velino il territorio è quello Reatino confinante con l'Abruzzo, ben vengano
    contributi. ps domani torna Pino 64
    Vediamo se domani torna Pino64, perché gli account doppi non sono ammessi : come fai a sapere che il ban scade domani visto che non è stato specificato pubblicamente il numero di giorni ?
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  8. #138
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    Predefinito Re: Importanza della neve riguardo le riserve idriche

    Riflettendoci sono arrivato alla conclusione che a parità di precipitazioni liquide e solide è decisamente più conveniente avere tutte precipitazioni liquide. Esatto, liquide.
    Avere una scorta solida in montagna ha una serie di vantaggi che in realtà sono effimeri e nella stragrande maggioranza dei casi controproducenti.
    I vantaggi sarebbero essenzialmente 2: alimentazione più lenta ed efficace delle falde e quindi delle sorgenti, e traslazione temporale.
    In realtà le piogge invernali, comunque lente, alimentano bene e tranquillamente la stragrande maggioranza delle falde e relative sorgenti, che non sono legate alla neve.
    Basta riflettere sulla disponibilità idrica della Campania, che non ha monti di rilievo dal punto di vista nevoso in questo senso. Inoltre al centro-sud, e non solo, nella stragrande maggioranza dei casi esistono bacini artificiali a valle.
    Esempio pratico che conosco bene. Sistema Matese bacino del Biferno invaso di Guardialfiera. Immaginiamo che i 300cm medi che cadono sul Matese in inverno siano tutta pioggia. Ovviamente una parte alimenterà le falde, la restante ruscellerà ed andrà velocemente a finire nel lago. Il fatto che va velocemente nel lago è un enorme vantaggio, perché non spreco nulla. La superficie aumenta poco all'aumentare del livello, e dunque la perdita per evaporazione resta la stessa.
    In pratica è come se andassi a mettere tutta l'acqua che arriva in più sul fondo, al sicuro. Cosa succede invece con la neve in quota? Che una bella quantità, e dubito sia trascurabile, fonde ed evapora o sublima direttamente su una superficie enorme.
    Tutta perdita.
    L'unico caso in cui ho perdita è quando ho l'invaso pieno presto. Ma succede molto raramente, e vuol dire che tutte le falde di tutta la regione sono strapiene. Mi viene in mente l'alluvione del basso Molise a fine gennaio 2004, quando non fu possibile gestire la piena del Biferno che arrivò direttamente nella zona di Termoli. Normalmente il picco invece si raggiunge tra fine aprile e maggio, grazie alle nevi che fondono velocemente ma anche e soprattutto grazie alle piogge primaverili.
    Cosa succede se non ho bacini? In teoria sarebbe un vantaggio avere il ritardo di fusione ed alimentazione della falde. Ma alla fine le piene primaverili dove finiscono? In mare.
    Ecco dove finiscono. Guadagno solo qualcosa in termini sorgivi per giugno al limite luglio. Ma normalmente non serve a niente, perché già l'assenza di un bacino indica che la disponibilità di acqua è molta e piove molto anche in primavera ed estate. Tipo sui monti abruzzesi.

  9. #139
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    Predefinito Re: Importanza della neve riguardo le riserve idriche

    Citazione Originariamente Scritto da Moderatore Visualizza Messaggio
    Vediamo se domani torna Pino64, perché gli account doppi non sono ammessi : come fai a sapere che il ban scade domani visto che non è stato specificato pubblicamente il numero di giorni ?
    mi scuso con il moderatore, noin era mia intenzione aggirare il regolamento ammetto che non sapevo che non si potessero tenere 2
    account, la mia buona fede è li ha dimostrarlo non l'ho fatto di nascosto, per quanto riguarda la fine del BAN è scritto quando cerco
    di accedere come Pino 64 che scade il 16/04/2021 ore 10:00 chiedo di potere rientrare con il mio vero nome e di chiudere AcquaSacra
    altrimenti se non è possibile vi leggerò con piacere come ho sempre fatto da anni

  10. #140
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    Predefinito Re: Importanza della neve riguardo le riserve idriche

    Citazione Originariamente Scritto da TreborSnow Visualizza Messaggio
    Riflettendoci sono arrivato alla conclusione che a parità di precipitazioni liquide e solide è decisamente più conveniente avere tutte precipitazioni liquide. Esatto, liquide.
    Avere una scorta solida in montagna ha una serie di vantaggi che in realtà sono effimeri e nella stragrande maggioranza dei casi controproducenti.
    I vantaggi sarebbero essenzialmente 2: alimentazione più lenta ed efficace delle falde e quindi delle sorgenti, e traslazione temporale.
    In realtà le piogge invernali, comunque lente, alimentano bene e tranquillamente la stragrande maggioranza delle falde e relative sorgenti, che non sono legate alla neve.
    Basta riflettere sulla disponibilità idrica della Campania, che non ha monti di rilievo dal punto di vista nevoso in questo senso. Inoltre al centro-sud, e non solo, nella stragrande maggioranza dei casi esistono bacini artificiali a valle.
    Esempio pratico che conosco bene. Sistema Matese bacino del Biferno invaso di Guardialfiera. Immaginiamo che i 300cm medi che cadono sul Matese in inverno siano tutta pioggia. Ovviamente una parte alimenterà le falde, la restante ruscellerà ed andrà velocemente a finire nel lago. Il fatto che va velocemente nel lago è un enorme vantaggio, perché non spreco nulla. La superficie aumenta poco all'aumentare del livello, e dunque la perdita per evaporazione resta la stessa.
    In pratica è come se andassi a mettere tutta l'acqua che arriva in più sul fondo, al sicuro. Cosa succede invece con la neve in quota? Che una bella quantità, e dubito sia trascurabile, fonde ed evapora o sublima direttamente su una superficie enorme.
    Tutta perdita.
    L'unico caso in cui ho perdita è quando ho l'invaso pieno presto. Ma succede molto raramente, e vuol dire che tutte le falde di tutta la regione sono strapiene. Mi viene in mente l'alluvione del basso Molise a fine gennaio 2004, quando non fu possibile gestire la piena del Biferno che arrivò direttamente nella zona di Termoli. Normalmente il picco invece si raggiunge tra fine aprile e maggio, grazie alle nevi che fondono velocemente ma anche e soprattutto grazie alle piogge primaverili.
    Cosa succede se non ho bacini? In teoria sarebbe un vantaggio avere il ritardo di fusione ed alimentazione della falde. Ma alla fine le piene primaverili dove finiscono? In mare.
    Ecco dove finiscono. Guadagno solo qualcosa in termini sorgivi per giugno al limite luglio. Ma normalmente non serve a niente, perché già l'assenza di un bacino indica che la disponibilità di acqua è molta e piove molto anche in primavera ed estate. Tipo sui monti abruzzesi.
    Io penso invece che la questione non sia inquadrabile univocamente, ma andrebbero analizzati i diversi contesti possibili prendendo in considerazione variabili quali (generalizzando molto)
    - tipo di substrato: permeabilità, fratturazione, presenza di suolo o di fasce di detrito
    - quota a cui avvengono le precipitazioni, quindi possibilità che l'accumulo duri più o meno. Vogliamo parlare dell'importanza dei ghiacciai?
    - a questo punto, latitudine/ma anche zona climatica e relative tipologie di precipitazione (le precipitazioni liquide/solide che mi aspetto di avere in inghilterra sono diverse da quelle che mi aspetto in Italia ...)
    - tipologia di bacino idrografico, presenza di laghi, presenza di fenomeni carsici (Timavo insegna), fiumi che alimentano le fade o viceversa
    - tipologia di falda: si è parlato di Roma delle sue falde e delle sue sorgenti; situazione completamente diversa ad esempio in pianura padana

    In sostanza, secondo me, alla domanda qual è l'importanza della neve riguardo le riserve idriche, la risposta è dipende
    “Sopra le nuvole il meteo è noioso”

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