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  1. #111
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    Predefinito Re: De praeteriti tempestate

    Per l'ultima parte sto mettendo a punto tutti i particolari, la pubblicherò il prima possibile.
    Per affinare la ricostruzione sinottica ho eseguito una ricerca negli archivi selezionando le configurazioni del periodo che più si avvicinavano, in modo da avere una tendenza statistica sulla disposizione delle figure bariche sulla più ampia fetta d'Europa e del Mediterraneo che mi fosse possibile.

  2. #112
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    Predefinito Re: De praeteriti tempestate

    La ricostruzione si avvicina alla chiusura, e questo capitolo è quello su cui la ricostruzione su scala italica approssima il 100% di attendibilità. Questo vuol dire che la dinamica sinottica che sto per descrivere è praticamente certa.
    La storia da raccontare non finisce qui, per la fine restano ancora alcune puntate!

    Vi riporto nel frattempo i miei appunti stesi un anno fa, che arricchirò nei prossimi post con altri che ho scritto negli ultimi due mesi.


    -------------------------------------------------------------------

    5. DA OTRANTO A BRINDISI


    Calendario romano: 24 Nov 704 a.U.c
    Calendario moderno: 7 Ott 50 a.C





    Come già descritto nell'analisi del testo, Cicerone usa "eodem vento" per riferirsi alle caratteristiche del vento che lo ha portato da Otranto a Brindisi. Se dunque, a rigor di logica, il vento che aveva trasportato Cicerone a Otranto era lenissimo, cioè calmo, allora tale dovette essere il vento che lo accompagnò a Brindisi. Stesso discorso possiamo fare, come già visto, sulla direzione: Onchesmites definì Cicerone il vento, e l'Onchesmistes spirava da SSE/SE.

    Un vento di scirocco debole. A Brindisi è quasi un ossimoro. L'unica occasione in cui spira quel particolare vento ma debolmente è solo ed esclusivamente all'inizio della dinamica sinottica che sto per esporvi.
    Le giornate autunnali e invernali che mostrano questo tipo di direzione di vento prevalente sono infatti altamente specifiche di un dato pattern meteorologico.
    Quest'ultimo consiste in un affondo sull'Europa Occidentale, che determina una risalita d'aria mite (spesso associata a nuvolosità) sul Sud Italia e Balcani.
    La dinamica richiama moltissimo quanto abbiamo vissuto il 2-4 Ottobre 2020. Non solo, posso risalire anche all'esatta tempistica dell'arrivo di Cicerone, inquadrabile in questo frame sinottico:



    Potete vederlo voi stesso con qualsiasi affondo perturbato da occidente. Posso portarvi ad esempio il 2 Dicembre 2020 (e siamo in inverno), o altri episodi autunnali e invernali. Il copione è sempre il medesimo: la prima notte vento inusuale e debole da S/SE, segue nella tarda mattinata un rinforzo e poi un giorno e mezzo di intensa sfuriata sciroccale.






    Aggiunta recente: la stessa configurazione sinottica si è vista anche quest'autunno, coincidenza proprio 2071 anni dopo esatti, tra 5 e 7 Ottobre 2021.
    A Brindisi il 5 Ottobre vento infatti da S, in rinforzo dal pomeriggio. Anche il 6 sarebbe stato un buon candidato, perchè il vento dopo il rinforzo pomeridiano del 5 era calato nella notte del 6, ma non dobbiamo dimenticare che bisogna incrociare i dati di Brindisi con quelli di Otranto Punta Palascia per trovare la giusta combinazione.
    Mi spiego: Cicerone arriva a Brindisi al mattino, per cui deve essere salpato verso le 5 se non prima, infatti tra Brindisi e Otranto via mare ci sono pur sempre 90 km, quasi quanto la stessa distanza della traversata del Canale d'Otranto!
    Inoltre, con vento calmo come Cicerone afferma (10-15 km/h?), e con vento favorevolissimo spirando dalla direzione migliore (appunto da SSE) avrebbe comunque impiegato circa 6-7 ore:



    A Otranto il vento doveva essere dunque calmo alla partenza, prima delle 5.
    Ma già dalle 2 del 6 Ottobre 2021 il vento a Otranto era tutt'altro che "lenissimo", ma moderato e in ulteriore rinforzo!
    La scelta più simile ricade dunque sulla notte del 5 Ottobre, quando il vento era anche lì debole:




    E tuttavia, tra 2020 e 2021, il confronto migliore resta con il 2020. Il motivo? Nel 2020 c'è una zona di bassa pressione in riassorbimento sull'Europa centro-orientale, assente invece nel 2021.
    Quel flusso in riassorbimento era il residuo della bassa pressione sui Balcani dei giorni antecedenti, che come ho già descritto abbondantemente era presente in quei giorni di inizio Ottobre di 2071 anni fa.


  3. #113
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    Predefinito Re: De praeteriti tempestate

    5. L'ARRIVO A BRUNDISIUM


    Calendario romano: 24 Nov 704 a.U.c
    Calendario moderno: 7 Ott 50 a.C




    Questo intervento, che conclude la nostra ricostruzione, è dedicato a Brindisi.
    Attenzione però: non si conclude qui la discussione, perchè affronterò nei prossimi post un'analisi dell'aspetto termico dell'epoca tentando di ricostruire le temperature che avremmo potuto vivere in Italia e proverò ad accennare una previsione per i giorni immediatamente successivi all'arrivo a Brindisi sulla base dello scenario sinottico che abbiamo elaborato.




    Siamo arrivati all'ultimo atto, l'approdo a Brundisium.
    Cicerone non si limita in questo caso a citare solo il giorno, ma in uno slancio di precisione e meticolosità che non ho riscontrato in nessun'altra delle epistole (poche però in quantità) che ha scritto, menziona anche l'ora esatta del suo arrivo.
    Ed è eccezionale, non so sinceramente in quanti altri documenti così antichi (2070 anni fa!) un autore cita l'orario esatto di un evento, è già tanto anzi se si riesce a conoscere il mese e ancor più incredibile se si sa con relativa sicurezza il giorno!


    Grazie a Cicerone e a questa menzione io possiedo possiedo praticamente un resoconto preciso del tempo meteorologico in un definito istante temporale del passato: è come fosse un messaggio METAR di 2070 anni fa!!
    Da brindisino non posso che ringraziarlo per questa perla unica, non so davvero se ci sono fonti storiche così arcaiche che riportano persino l'orario esatto in cui è accaduto un evento meteorologico!!

    Cicerone arrivò all'hora quarta. I Romani calcolavano le horae suddivendo in 12 parti uguali l'intervallo temporale tra alba e tramonto. Le effemeridi di Brindisi erano le stesse ieri come oggi, e dagli orari di alba e tramonto posso stimare che un'hora romana, il 7 Ottobre, vale 57 minuti e 35 secondi.
    Da questo posso ricavare l'ora esatta: hora IIII = 9:45-10:43. Praticamente è arrivato alle 10 di mattina!

    Per cui a Brindisi, il 7 Ottobre 50 a.C, alle 10-10,30 di mattina, soffiava vento da S/SE, tra il debole e il teso (10-15 km/h probabilmente) e una temperatura che sarà stata sui 20-22° (ma magari ci torneremo nella sezione delle temperature che aprirò prossimamente).
    Mi vengono i brividi a pensare di poter ricostruire che tempo facesse in un dato orario di oltre 2000 anni fa, è magico.




    Cicerone approdò nel porto interno, attraversando quello che oggi chiamiamo Canale Pigonati ma che all'epoca era profondamente differente.
    Come gli appariva il porto? Anche quello era differente. Anzitutto sul lato dove oggi sorge l'aeroporto si innalzava una collina, che esiste tuttora dove c'è l'attuale quartiere Casale ma che è stata spianata su tutto il lato dell'aeroporto nel corso del 1900 per creare la pista principale.
    Ma non è solo l'opera dell'uomo moderno ad aver cambiato il porto: Giulio Cesare, giusto qualche mese più tardi (49 a.C), avrebbe spianato le piccole alture attorno al Canale Pigonati per bloccare nel porto interno, con i detriti ricavati da quei piccoli colli, il suo rivale politico Pompeo. Ma anche questo è un altro capitolo storico (e anche meteorologico) che magari affronteremo in un'altra occasione.


    Come appariva la città di Brindisi? C'è qualcosa che Cicerone potè vedere nel 50 a.C. che si erge ancora oggi, scalfito ma non abbattuto da 2000 anni di storia?
    Di romano esistono le colonne (anzi, la colonna, unica superstite), ma furono erette secondo gli studi archeologici tra II e III secolo d.C.
    Ma allora non c'è proprio nulla?

    Beh, non esattamente. C'è solo e soltanto una cosa che forse Cicerone potè avvistare e che ancora oggi, nel 2021, possiamo vedere anche noi, sebbene corrosa dal tempo.
    Esiste un breve, brevissimo, tratto di mura antiche, sul lungomare del porto, che secondo gli studi risale addirittura all'epoca pre-romana, costruite dai Messapi, il popolo che abitava il Salento prima di Roma, e di cui Brindisi era la città più importante (in opposizione alla greca Taranto, che nonostante tutto non riuscì mai a sottometterla).



    Tra queste pietre si può riconoscere un nucleo più antico, corroso dal tempo e dalla vegetazione.
    Ecco, qualcuna di quelle pietre fu vista da Cicerone, magari un attimo, magari solo di sfuggita.
    Ma il pensiero delle storie che avrebbero da raccontare, nonchè degli uomini potenti della storia che avvistarono, se solo fossero vive, mi affascina tantissimo.

    Imperatori, re, principi, papi, vescovi, e in tempi più recenti anche politici e personaggi di spicco internazionale (persino Gandhi passò da Brindisi, o Churchill, per citarne due soltanto).

    Chissà quante nevicate in 2300-2400 anni hanno potuto vivere. Chissà quanto caldo hanno dovuto subire, e quanto vento tagliente e freddo.



    Con questo tocco locale e orticellista voglio terminare la ricostruzione sinottica, rendendo omaggio a Brindisi e alla sua straordinaria storia senza la quale non avrei potuto aprire questo meraviglioso thread che, voglio nuovamente ricordarlo, non finisce qui e avrà ancora diversi aspetti da analizzare prima di dirsi concluso.
    Non cambiate canale quindi , restate sintonizzati per le prossime puntate!

  4. #114
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    Predefinito Re: De praeteriti tempestate

    E' l'ora di chiudere questa lunga ricostruzione, e per farlo ho deciso di ricostruire le sinottiche approssimative sullo scenario europeo, in larga parte ispirate agli avvenimenti del modello di Settembre 2020.
    Essendo ricostruzioni sono consapevole che sono frutto dell'interpretazione che ho dato delle informazioni meteorologiche desumibili dalle lettere di Cicerone, quindi prendetele con le pinze. L'approssimazione può giudicarsi molto buona solo sull'Italia, Grecia e Mediterraneo centro-occidentale.


    Per chiudere il tutto in bellezza ho scelto di proporvi queste ricostruzioni a mò di previsioni
    Potete darmi una mano voi stessi a ricostruire le temperature per le vostre zone, o per capire meglio il tipo di tempo che doveva esserci.

    ----------------------------------


    21 SETTEMBRE 50 a.C (703 dalla fondazione di Roma)


    21 Set 50 aC.jpg


    Legenda:

    linea bianca: fronte polare
    linea gialla tratteggiata: area di possibile lacuna barica, tempo in rapida evoluzione
    linee bianche "a tendina": area dove c'è una certa incertezza nella ricostruzione, poteva esserci alta come bassa pressione
    punti interrogativi: impossibile eseguire una ricostruzione approssimativa, può esserci alta pressione come una piccola area di bassa pressione/goccia fredda




    Sinottica

    Sull'Europa Orientale domina un campo di alta pressione, così come nell'Oceano Atlantico. L'Alta delle Azzorre sta puntando verso nord, verso il medio Atlantico settentrionale.
    Sul suo versante orientale scivola una bassa pressione in seno al neonato Vortice d'Islanda (siamo a Settembre).
    Nel Mediterraneo domina l'alta pressione, che tuttavia cederà nelle successive ore. Gli unici disturbi lungo l'Italia, dove sta transitando una velocissima goccia fredda con associata una blanda bassa pressione al suolo, in scivolamento lungo l'Adriatico. Si dissiperà a breve.




    Previsioni per l'Italia: fenomeni a carattere temporalesco lungo la catena appenninica al seguito del rapido passaggio della bassa pressione.
    Bel tempo in Sardegna, annuvolamenti pomeridiani lungo le Alpi e in Sicilia.


    Temperature in Italia: nelle medie 1961/1990 (n.b: nel I secolo a.C si era all'inizio dell'Optimum romano, e si stima che le temperature in Italia fossero all'incirca sul livello della 61/90 o 51/80; nella Pianura Padana, all'epoca ancora ricoperta da vastissime foreste, le massime è probabile fossero più basse, a fronte di minime lievemente più alte) per il periodo. Più fresco dove ci sono fenomeni, dunque Appennini e adriatiche in primis.
    Ultima modifica di burian br; 13/05/2022 alle 11:01

  5. #115
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    Predefinito Re: De praeteriti tempestate

    23 SETTEMBRE 50 a.C (703 dalla fondazione di Roma)


    23 Set 50 aC.jpg


    Sinottica

    L'alta pressione atlantica, spingendosi verso nord, sta favorendo lo scivolamento sull'Europa centro-meridionale di una bassa pressione, la cui forma a cuneo è forgiata dall'altra alta pressione, inamovibile, sull'Europa orientale.
    Considerando il periodo dell'anno è la tempesta equinoziale, che segna la fine definitiva dell'estate e l'inizio dell'autunno sul Continente.




    Previsioni per l'Italia: piogge e temporali anche molto forti al passaggio del fronte freddo, procedendo dal Nord Italia verso Sud, dove il tempo peggiorerà a breve.


    Temperature in Italia: in netto calo, soprattutto al Nord, al Sud caleranno a breve.

  6. #116
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    Predefinito Re: De praeteriti tempestate

    24-28 SETTEMBRE 50 a.C (703 dalla fondazione di Roma)

    24-28 Set 50 aC.jpg


    Considerazioni sulla ricostruzione: Cicerone parla di maltempo per diversi giorni a Corfù, una dinamica che può essersi verificata solo in presenza di una costante area di bassa pressione in azione sul Mediterraneo, tale da impedire di trovare finestre per la navigazione.
    Un'altra configurazione che avrebbe permesso un tale scenario è un treno di perturbazioni, ma dato che si è a Settembre e il getto non è teso quanto farebbe in inverno un evento come quello appena prospettato lascerebbe delle finestre di bel tempo (interciclone) che sarebbe sfruttabili per navigare. D'altro canto ho dedotto che il viaggio da Azio a Corfù, avvenuto il 22/23 Settembre 50 a.C. (data del moderno calendario gregoriano, n.b), si è verificato sfruttando una di queste brevi finestre tra due basse pressioni.

    Il ragionamento porta a considerare molto più probabile l'isolamento di una bassa pressione tra Italia e Balcani, isolamento che significa taglio della radice con il vortice polare ad opera di un braccio anticiclonico di coniugazione tra alta russa e alta atlantica.
    I punti interrogativi stanno a indicare che ho reputato questo lo scenario più probabile, ma non posso esserne certo per quel settore.

    Naturalmente la persistenza di un'area di bassa pressione per giorni porta ad un progressivo esaurimento della struttura depressionaria che tende a ridursi in dimensioni: quella "tendina" in giallo, sul canale della Manica, sta a significare proprio questo, cioè che la bassa pressione durante quei giorni si sarà progressivamente riassorbita a NW, persistendo sui Balcani e penisola italica.




    Sinottica

    Tipico pattern EUL, con persistenza di un'area di bassa pressione sull'Europa centro-meridionale, in rotazione attorno a sè stessa, con estensione anche ai Balcani orientali fino ai limiti del mar Nero e della Turchia occidentale.




    Previsioni per l'Italia: persistenza di fenomeni a carattere temporalesco, prevalentemente di pomeriggio presso le aree montuose di Alpi e Appennini, ma possibili anche di notte in mare, soprattutto Adriatico.


    Temperature in Italia: sotto la media del periodo (ricordo che possiamo usare come riferimento le medie 1961/1990, in Pianura Padana e laddove sorgevano foreste si dovrebbero abbassare le massime di 1-2° e aumentare le minime di altrettanto rispetto alla 61/90) in tutta Italia e sulle isole.

  7. #117
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    Predefinito Re: De praeteriti tempestate

    29 SETTEMBRE - 2 OTTOBRE 50 a.C.

    29 Set-3 Ott 50 aC.jpg


    Considerazioni sulla ricostruzione: dopo 5 giorni di maltempo Cicerone attende a Corfù in attesa di imbarcarsi per "venti" sfavorevoli. Gli unici venti che renderebbero difficile l'attraversamento del canale d'Otranto con navi a vela sono quelli da W/NW.
    L'unico modo per avere venti simili è avere una bassa pressione sui Balcani centro-settentrionali, attorno alla quale scorrono in senso antiorario correnti occidentali sul lato adriatico-ionico.
    Non è inusuale una simile configurazione, con una bassa pressione che non si spinge più a sud dello Ionio settentrionale, è anzi frequente a cavallo di fine Settembre-inizio Ottobre. Probabilmente ciò è legato anche a motivi termodinamici, che rendono difficili scambi ancor più meridiani in quel periodo dell'anno.



    Sinottica

    La bassa pressione resta incastrata sui Balcani, ma si sposta leggermente più a nord lasciando dunque sotto correnti occidentali l'Italia. Una cellula anticiclonica si spinge sulla penisola, mentre l'alta atlantica inizia a risalire verso nord. E' l'inizio di una meridianizzazione delle figure bariche.
    Sull'Europa orientale resta salda l'alta pressione, che potrebbe anche estendersi alla Scandinavia.



    Previsioni per l'Italia: bel tempo, qualche nuvola nel pomeriggio sulla catena appenninica. Venti tesi da W/NW su Basso Adriatico e Ionio.


    Temperature in Italia: nella media del periodo o sotto, specialmente verso l'Adriatico centro-meridionale e il Sud.

  8. #118
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    Predefinito Re: De praeteriti tempestate

    4-5 OTTOBRE 50 a.C.

    5 Ott 50 aC.jpg


    Considerazioni sulla ricostruzione: Cicerone salpa, i venti erano dunque di brezza, segno di una fase di tregua. Ma la successiva citazione dell'ostro suggerisce tempo in mutamento, con l'arrivo di una bassa pressione, ancora distante, dall'Europa occidentale.


    Sinottica

    Una bassa pressione si avvicina da NW sull'Italia, mentre la vecchia area di bassa pressione sui Balcani è in via di riassorbimento nel flusso principale.
    Le correnti si fanno più intense da sud sul Mediterraneo occidentale.


    Previsioni per l'Italia: bel tempo, nuvole in arrivo sul NW per il fronte, con venti in rinforzo su quel settore. Cielo poco nuvoloso sul Meridione.

    Temperature in Italia: nella media del periodo, poco sopra sul NW per il richiamo mite.

  9. #119
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    Predefinito Re: De praeteriti tempestate

    In quest'ultimo intervento, che chiude definitivamente questa avventura, azzardo anche una previsione per i giorni immediatamente successivi, resa possibile dalla prevedibilità di quel che stava per succedere secondo la ricostruzione.




    6-9 OTTOBRE 50 a.C.

    81-D31048-03-A5-445-C-9657-166-FE909-A6-D4.jpg


    Considerazioni sulla ricostruzione: Cicerone arriva a Brundisium, sotto un vento da SE ancora non moderato. Ma la situazione meteorologica è in rapido divenire probabilmente, perchè nel momento in cui arriva la forza del vento suggerisce che l'area di bassa pressione fosse ancora sufficientemente lontana o che la depressione sui mari italiani fosse ancora allo stato embrionale del suo sviluppo.


    Sinottica
    Una bassa pressione è in sviluppo sui mari italiani per l'arrivo di aria più fredda e instabile da NW.


    Previsioni per l'Italia: tempo in rapido peggioramento, con i primi fenomeni già il 5-6 Ottobre sul Nord-Ovest, possibili nubifragi in Liguria se la configurazione persiste troppo a lungo.
    Nelle ore/giorni successivi il maltempo si estende anche al resto della penisola, incluso il CS che in un primo momento vede solo nuvolosità alta e un rinforzo del vento di libeccio.


    Temperature in Italia: iniziale richiamo caldo da SW, con temperature decisamente sopra la media del periodo sul versante sotto richiamo. Sulle Adriatiche possibile garbino con massime estive, in un contesto molto ventoso.
    Man mano che la depressione si sposta ad est peggiora anche nelle altre regioni, con possibile sviluppo di temporali sciroccali sullo Ionio e basso Adriatico.

  10. #120
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    Predefinito Re: De praeteriti tempestate

    Grazie a Cicerone e al suo resoconto dettagliato del viaggio di ritorno dalla Grecia all'Italia è stato possibile gettare luce sulle dinamiche meteorologiche di ben 3 settimane di un lontanissimo passato, quasi 2100 anni fa.
    E' notevole essere riusciti a risalire grosso modo a dinamiche su scala geografica semplicemente conoscendo i venti di un settore regionale, questo reso possibile anche dall'alta specificità di alcune correnti (come quelle da S) e anche dalla ripetitività di certe configurazioni in quel periodo dell'anno.


    Sfruttando lo stesso principio si potrebbe, volendo, ricostruire il tempo meteorologico su scala geografica anche per altri episodi storici. La relazione intima tra navigazione a vela, vento e stato del mare è infatti abbastanza esplicità da rendere possibile risalire alle dinamiche meteorologiche che sottendono.


    Ho elaborato ulteriori ricostruzioni, stavolta su periodi temporali però molto più brevi, anche per altri eventi storici di cui ho trovato traccia a Brindisi. Quando avrò tempo cercherò di darne una breve descrizione.
    Le potenzialità sono infinite, tecnicamente conoscendo lo stato di navigazione dei porti di vari punti d'Europa sarebbe possibile quanto meno desumere la sinottica con relativa accuratezza per ogni data del passato.

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