Infatti!! Obbligare i cittadini a muoversi facendo un investimento che non vogliono fare è un obbligo indiretto ad indebitarsi. Stessa cosa se non sarai un produttore rinnovabile o non farai qualunque investimento economico"green".
Riusciranno comunque a costringere i cittadini a fare scelte non proprie con la propaganda terroristica e colpevolizzatrice del genere umano già fatta negli scorsi anni, perchè poi saranno obblighi indiretti e non scelte dei cittadini.
P.s. Sul disboscamento c'è da dire che è sempre stato fatto per avere a disposizione terreni coltivabili ricchi di humus. In Italia infatti i terreni agricoli sono in drastica riduzione a beneficio di un maggiore superficie boschiva. Agricoltura che ricordo è una delle attività umane che hanno un feedback negativo relativamente alle emissioni di CO2.
Il tread di climatologia in un forum di amatori di meteo onestamente parlando, non è che sposta gli equilibri Burian. Qui non c'è nessun genio, non lo sei tu come non lo sono nemmeno io. Si parla di logica, di utilizzare un approccio ragionevole, di riflettere su come funziona il mondo oggi.
Non c'è nessun odio viscerale per l'auto elettrica, non riesci a comprendere il punto perchè sei putroppo completamente annebbiato dalla comunicazione delle "mezze verità" e delle "mezze logiche".
La produzione di auto elettrica e energia per supportare una transizione di portata storica, verrebbe coordinata dagli stessi "leader" e le stesse "aziende" che devastano le periferie del mondo e sfruttano decine di milioni di lavoratori per mantenere questo modello.
Tu e molti alti qui dentro, vi focalizzate sulla punticina dell'Iceberg ------> auto elettrica, che è esattamente il fumo che i grandi "incantaburini" spargono nel monto spargendo allarmi e consigliando "la soluzione".
Ma se uno amplia lo sguardo per riflettere di come un prodotto arriva sotto le mani del consumatore, come la macchinina elettrica e di quello che comporta, un'intelligenza media dovrebbe accorgersene
Io non lavoro per una casa automobilistica ma per un grande gruppo manifatturiero svizzero. Che tra altre cose produce anche componenti per automobili. Indovina le grandi fonderie che producono queste parti dove sono posizionate geograficamente? Nella sylicon valley? sotto casa di Elon Musk?
La macchina elettrica non ha la domanda che soddisfa la sete di margine di questi signorotti. Per questo dovrà essere imposta. E l'impiegato che guida tra berna e il paesino della campagna bernese (un esempio) con una bellissima macchina elettrica si sentirà salvatore del mondo ( Postilla: la qualità dell'aria in Svizzera è già ottima, a livello di emissioni forse l'intero paese emetterà un millesimo della Cina e mi tengo largo)
Ma da una parte io mi auguro che succeda, perchè sono curioso di vedere la reazione quando si sarà testimoni del nulla di fatto che questo comporta.
Follia! Immagino tu ti sia rivoltato allo stesso modo quando ti hanno imposto la lampadina a basso consumo, vietando le lampade ad incandescenza. Un'imposizione barbara di un prodotto che costa il triplo. Pazzi!
E che dire di quando hanno di fatto imposto la marmitta catalitica... come si sono permessi di obbligarci a montare quel catorcio che migliora la combustione, abbattendo tutti quei meravigliosi incombusti cancerogeni che ci facevano sentire veri uomini mentre guidavamo la nostra Alfasud.
E l'amianto in edilizia, maledetti, quello sì era un materiale meraviglioso, flessibile, resistente, ignifugo, ce l'hanno tolto... come faremo! Paesi all'avanguardia come la Bielorussia ancora lo utilizzano, e noi i soliti ******** a seguire le mode del mainstream.
E di esempi ce ne sono a milioni, i CFC nel frigo, la benzina al piombo, le sigarette al cinema... VOGLIAMO IL REGRESSO!!
Climate is what you expect
Weather is what you get
La cosa che mi fa molto ridere è il postulato per cui chi pensa che abbattere le emissioni di CO2 sia giusto è uno schiavo del sistema, una mente "annebbiata dalle mezze verità" (cit.), in pratica un minus habens, un inetto sveviano che segue il flusso senza avere contezza del proprio pensiero...
Sappiamo anche noi che la transizione viene coordinata dagli stessi gruppi di potere (almeno in parte), e quindi? Ti svelo un segreto Claud87: il capitalismo non finisce con la transizione energetica.
Che il modello del "tutto elettrico" abbia enormi criticità da risolvere è indubbio. Le prime che mi vengono in mente sono:
- la stabilizzazione di un'enorme quantità di energia rinnovabile attraverso fonti energeticamente sicure (e che naturalmente siano a quasi zero emissioni di CO2);
- le criticità ambientali/sociali che riguardano l'estrazione, la produzione e la commercializzazione degli elementi costitutivi di pannelli, batterie, ecc.
- l'utilizzo dei territori per la produzione di energia rinnovabile, che ha bisogno di spazi molto più grandi rispetto al business as usual.
Questi problemi sono conosciuti e riconosciuti da tutte le parti in causa, e le soluzioni, se non già pronte, sono comunque a portata di mano: batterie agli ioni di sodio che non hanno bisogno di litio e cobalto sono già in produzione su larga scala, filiere circolari sui pannelli solari sono già attive tra i grandi produttori, polimeri studiati per trasportare l'energia con dispersione minima, anche sul fondo del mare, sono già in commercio, così che l'energia può essere prodotta in mare da centrali solari galleggianti off-shore wind farms, o in zone desertiche.
Servirà anche il nucleare? Secondo me sì, inutile fare i fighetti, servirà qualunque cosa per arrivare a decarbonizzare il mondo.
Infine, la sfida per limitare le emissioni non serve solo a contenere il riscaldamento: poiché il land-use è fortemente coinvolto nei processi di riscaldamento, si comincia finalmente a parlare di stop alla deforestazione, di biodiversità, di ripristino degli ecosistemi, di miglioramento della qualità e dell'ambiente urbano. Inoltre, da quando il ruolo dell'oceano nell'assorbimento della CO2 è stato finalmente stabilito, la sensibilità nei confronti di questa componente è decisamente aumentata, e ha portato sui tavoli proposte e soluzioni per migliorare le condizioni dei mari (aree protette, ripristino delle barriere coralline e delle regioni costiere, ecc...).
Non mi pare poco. Poi oh, se pensate che lasciare tutto com'è vada bene, date un'occhiata a tutti gli indicatori ambientali dal dopoguerra ad oggi, globalmente, e trovatemene uno in trend positivo. Il nostro modello di sviluppo va migliorato ma non poco, va migliorato in modo radicale. Tu che soluzioni proponi, visto che tutto quello che si sta facendo è inutile propaganda?
Climate is what you expect
Weather is what you get
Non è questione di essere geni, è questione che sappiamo di che parliamo, quanto meno alcuni di noi, tanto che il thread di paleoclimatologia ha preso in considerazione studi scientifici come fonte primaria, quindi si è attinto direttamente dalle fonti per studiare quel periodo del passato.
Quando dunque scrivi che "conosciamo poco della storia della Terra" volevo solo farti presente che non lo stai scrivendo a chi non ne sa niente, e che quando ti si dice, da parte di chi come me di paleoclimatologia per passione sa più di qualcosa, che non esistono altri periodi nella storia della Terra in cui la temperatura è cresciuta così rapidamente SENZA una causa naturale ben chiara e riconoscibile, quanto meno negli ultimi 3 milioni di anni o se vuoi facciamo negli ultimi 20mila anni (periodo in cui abbiamo una certa risoluzione temporale anche in termini di anni o decenni, non solo secoli), lo si sta dicendo con cognizione di causa.
Ah ok.Non c'è nessun odio viscerale per l'auto elettrica, non riesci a comprendere il punto perchè sei putroppo completamente annebbiato dalla comunicazione delle "mezze verità" e delle "mezze logiche".
Ok, ma si può tranquillamente risolvere questo, non ostracizzando di certo lo sviluppo tecnologico ma aiutando le condizioni dei lavoratori.La produzione di auto elettrica e energia per supportare una transizione di portata storica, verrebbe coordinata dagli stessi "leader" e le stesse "aziende" che devastano le periferie del mondo e sfruttano decine di milioni di lavoratori per mantenere questo modello.
Ripeto, non per questo dobbiamo rinnegare una tecnologia. Il problema è come si sfruttano i lavoratori? Benissimo, non prendiamocela con la tecnologia (come sembra tu faccia) ma con chi abusa di questi lavoratori per crearle.Tu e molti alti qui dentro, vi focalizzate sulla punticina dell'Iceberg ------> auto elettrica, che è esattamente il fumo che i grandi "incantaburini" spargono nel monto spargendo allarmi e consigliando "la soluzione".
Ma se uno amplia lo sguardo per riflettere di come un prodotto arriva sotto le mani del consumatore, come la macchinina elettrica e di quello che comporta, un'intelligenza media dovrebbe accorgersene
Ancora non è stata imposta, probabilmente non lo sarà nemmeno per i prossimi 30 anni. Sono decenni ormai che si parla di sviluppo tecnologico delle auto, ma a parte l'informatizzazione e l'efficientamento dei consumi si continua a usare auto con motore alimentato da combustibili fossili come 30 anni fa e come 100 anni fa.La macchina elettrica non ha la domanda che soddisfa la sete di margine di questi signorotti. Per questo dovrà essere imposta. E l'impiegato che guida tra berna e il paesino della campagna bernese (un esempio) con una bellissima macchina elettrica si sentirà salvatore del mondo ( Postilla: la qualità dell'aria in Svizzera è già ottima, a livello di emissioni forse l'intero paese emetterà un millesimo della Cina e mi tengo largo)
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