Il messaggio che voglio far passare è che in una situazione in cui è necessario intervenire adesso, non è possibile escludere dal mix alcuna fonte di approvvigionamento energetico. Spesso si accosta chi è favorevole al nucleare a chi non vuole neanche mezzo pannello fotovoltaico installato, ma questa polarizzazione non porta ad alcuna soluzione. Anzi, sarebbe in un caso probabilmente sconveniente perchè modulare un reattore non è affatto economico, nell’altro senza un’importante contributo di idroelettrico e geotermico è praticamente impossibile. Devono essere utilizzate tutte le tecnologie a nostra disposizione, con un focus su limiti e peculiarità, come d’altronde molti paesi stanno già facendo.
La differenza é che i modelli sono inesatti perché sono semplificati rispetto alla realtà.
Mentre per il passato si può valutare con certezza l'errore commesso, perché si dispongono dati misurati e reali e apportare le dovute correzioni, per il futuro non c'é questa possibilità, bisogna prendere il risultato e aspettare che passi il tempo per verificarlo.
Lo stesso vale anche per i programmi utilizzati nella progettazione strutturale, le cui equazioni sono molto più semplici, ma nessuno si sogna di progettare un aereo unicamente al computer senza nessun tipo di verifica o test per validare i risultati a mano a mano che il progetto procede.
Trovo però che l'unico modo per non accettare il fatto che se non facciamo nulla e poi per davvero ci accorgeremo che la larghissima parte della comunità scientifica aveva ragione (e allora sarà tardi), è dare per assodato che la stessa comunità scientifica menta spudoratamente.
Non dò giudizio sulla cosa (non qui almeno), dico solo che non vedo molte altre alternative.
Quei modelli offrono tuttavia un'ottima risoluzione del clima del passato, pur avendo anche in quei casi un margine d'errore. Inoltre i proxy sono esposti anch'essi a margini di errore più o meno ampi, non pensare che offrano misure precise al decimale della neve precipitata o delle temperature medie di una data località.
Dunque se funzionano per ricostruire il passato perchè quegli stessi modelli, applicati con le stesse identiche equazioni e con i dati di input di oggi, non possono essere usati per ipotizzare il futuro?
A proposito di modelli e scenari futuri e della loro affidabilità:Clima e previsioni: I modelli sono inadeguati, la sensibilita climatica e bassa | Climatemonitor
Scafetta ce lo ricordiamo bene per le sue proiezioni alternative di una decina di anni fa (siamo intorno a +0.8):
https://www.ilgiornale.it/news/se-te...n-c-entra.html
e il suo nuovo lavoro non è da meno:
RealClimate: Issues and Errors in a new Scafetta paper
Ultima modifica di elz; 02/04/2022 alle 12:24
Fondamentalmente, semplificando, perché il sistema è fortemente non lineare, quindi l’errore non rimane costante nel tempo.
Se nel passato stima una temperatura più alta, nel futuro potrebbe essere una stima in difetto.
Un po’ come i modelli per le previsioni del tempo, non si può vedere che errore hanno commesso la settimana scorsa per correggerli per le previsioni della prossima, sarebbe troppo semplice se funzionasse così.
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per altro nessuno a partire dall'ipcc porta assiomi incorruttibili
si parla sempre di high,medium,low confidence nei report a seconda della tematica che viene discussa
idem per la questione dei forcing radiativi che sono sempre presentati con relativi delta di incertezza e ovviamente si considerano anche i feedback negativi, come nel caso dell'ozono tropo-strato
quello su cui c'è più margine per il relativo delta ovviamente riguarda l'incidenza degli aereosol in rapporto al vapore e quindi ai cicli di nuvolosità
il forcing radiativo della co2 che ovviamente è il più importante presenta anch'esso il proprio margine di incertezza ma è quello su cui si effettuano misurazioni accurate
il berkely laboratory ha quantificato per il periodo 2000-10 il contributo in 0,2w/m2
per fare un paragone relativo al sole il contributo delle variazioni di flusso della radiazione elettromagnetica, ovviamente al netto delle interazioni con il sistema terra, è stimato su una media di 0,05w/m2
C'ho la falla nel cervello
tra minimo e massimo circa 0.2-0.25 W...se il sole scaldasse così poco la terra sarebbe una palla di ghiaccio!
https://royalsocietypublishing.org/d...rspa.2009.0519
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