
Originariamente Scritto da
Copernicus64
Parlane con i Giapponesi del nucleare...è sempre la solita storia, finchè non capita a te puoi sempre far finta che il problema non esista. Tra l'altro a Fukushima so che una serie di eventi fortunati hanno salvato il Giappone da una catastrofe totale, nel senso che ci sarebbe potuta essere la diaspora per quella nazione, nazione che tra l'altro io
amo particolarmente. Il fatto che i nuovi reattori siano assolutamente sicuri bisognerà vederlo sul campo, dato che si sarà detta la stessa cosa anche per i reattori di Fukushima.
Detto questo, può essere che la plastica negli oceani sia dovuta soprattutto all'asia e ai paesi emergenti, bene, questo è un punto interessante. Il problema è il suo smaltimento e il suo riciclo, che comunque implica produzione di co2 consumo di suolo eccetera. E' sostenibile? Può essere che per un pò lo sia, ma se si aumenta ulteriormente la produzione credo di no. Non sarebbe meglio invece ridurre almeno un pò la quantità di plastica che produciamo? Servono veramente tutti quegli involucri al supermercato? Oggi si possono produrre materiali biodegradabili ed è auspicabile che al più presto vengano sviluppati nuovi sistemi di produzione da scarti alimentari ad esempio.
Quanto al consumo di suolo, a cosa si riferisce quel grafico? Italia? Da quel grafico il consumo di suolo non sta diminuendo, ma sta aumentando linearmente, il primo istogramma si riferisce al 2012 e poi c'è un salto di 3 anni. Questo da la falsa impressione che il tasso di crescita stia diminuendo. Può essere che in Italia il consumo di suolo non sia più esponenziale, e meno male! In teoria si sarebbe dovuto fermare già da tempo. Il fatto che sia lineare non mi rasserena per niente. A livello globale purtroppo non lo è, perchè la maggior parte dei paesi sta crescendo a ritmi esponenziali. In Italia, malgrado il PIL non stia quasi più aumentando da un bel pò, il consumio di suolo invece non si arresta, questo mette in evidenza come in questo paese ci sia un problema urgente riguardo a questo. Più che aumentare le aree naturali, aumentano le aree in cui l'agricoltura (spesso quella a gestione familiare e a basso impatto) è stata abbandonata, e non sempre questo è un bene, specie per un paese come il nostro. In ogni caso non voglio essere pessimista a tutti i costi, ma
rimane il fatto che anche se gradualmente, dobbiamo immaginare il nostro sistema economico in equilibrio con l'ambiente. Quindi ti rimando la questione, come si raggiungerà questo equilibrio, e come pensi sia possibile che il PIL cresca all'infinito? Non c'è un limite a tutto questo? E soprattutto, perchè ti rifiuti di accettarlo? Semplicemente l'umanità se vogliamo che continui a prosperare, dovrà a un certo punto equilibrarsi con l'ambiente e per fare questo dovrà necessariamente non più espandersi, ma evolvere in armonia con esso. Sottolineo il termine EVOLVERE, perchè non è assolutamente detto che pur essendo in equilibrio debba stagnare l'economia e il benessere.
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